Gioielli tridimensionali
L’arte di Yoko Takirai, che da più di 20 anni crea gioielli unici a Firenze
Nel 2002 fonda Takirai Design, cui si unisce il designer Pietro Pellitteri. Insieme, nel 2018, aprono una nuova galleria-laboratorio. Le loro creazioni sono oggi esposte in importanti musei del mondo.
Cosa l’ha portata dal Giappone prima negli Stati Uniti e poi a Firenze?
Il destino. Anche se, in un certo senso, per me è sempre stato naturale pensare di studiare all’estero.
E cosa l’ha spinta a restare qua?
Mi sono trovata bene nel contesto artistico e artigianale di Firenze. Sono accadute delle cose giuste nel momento giusto. E tra una e l’altra sono passati 23 anni.
Come è nata la collaborazione con Pietro Pellitteri?
Da una mostra sul gioiello contemporaneo, qua a Firenze. Da lì è nato il sodalizio artistico e creativo che ci ha portato a quello che siamo adesso.
Come riesce a combinare la sua cultura di origine con la tradizione fiorentina?
Non cerco in modo forzato di combinare queste due culture. È come se si fossero fuse insieme spontaneamente.
I suoi gioielli hanno una tridimensionalità tutta particolare, quanto è importante il concetto dello spazio nelle sue creazioni?
Direi che è fondamentale... questo, però, restando sempre eleganti e facilmente indossabili.
Ha mai pensato di realizzare un gioiello dedicato a Firenze? Se si, come sarebbe?
Non ci ho mai pensato in maniera concreta ma, se mi capitasse, penso che mi concentrerei sui piccoli dettagli della architettura.