Il dono di una Firenze segreta
Veronica Grechi ha iniziato a immaginare Velona’s Jungle nel 2013, con il supporto della madre Serena l’ha aperta al pubblico nel 2016
Come nasce la scelta di un’ospitalità decisamente bizzarra rispetto alla consueta cartolina rinascimentale di Firenze?
In parte è dettata dalla natura dell’edificio costruito negli anni ’30, in parte dalla passione mia e di mia madre per l’animalier e l’ambiente della giungla. Molti pezzi, anche di fine ‘800, vengono dall’attività di antiquario del nonno Pasquale, li abbiamo coniugati con oggetti moderni secondo il nostro gusto. La ristrutturazione conservativa ha cercato di valorizzare l’essenza di questa casa, che ci è molto cara.
Quale rapporto si crea con gli ospiti delle suites?
E’ come ospitare nella mia città amici stranieri: propongo cose da fare e da vedere, ‘mi espongo’ suggerendo quello che mi piace, anche al di fuori degli schemi tradizionali. Con l’intenzione di far vivere un’esperienza che sia davvero indelebile, al di là della durata del soggiorno.
Qual è il feedback più gratificante della sua attività?
Il legame che si crea con gli ospiti, che a volte tornano, che a volte trovano oggetti che ritengono in sintonia con la nostra casa e ce li portano, come se fosse un regalo ad amici di cui si conoscono i gusti e le passioni.
Quale esperienza consiglia ai suoi ospiti?
Certamente L’anello del Rinascimento, un percorso da fare a piedi o in bici che accompagna nel centro storico partendo dalle prime colline e offrendo scorci e prospettive insoliti.