Il profumo della mia città
Sileno Cheloni, artigiano in San Niccolò nel suo esclusivo laboratorio
Cosa dovrebbe rappresentare il profumo per il suo cliente ideale?
Semplicemente uno stato d’animo a cui aspirare. Il viaggio istantaneo da come sei a come sarai a distanza di un colpo di spray.
Firenze. Da quali essenze potrebbe esser rappresentata?
Ovviamente Iris e Rosa, ma anche una nota di essenza di trementina e legni perché Firenze è opera ma anche cornice.
La fotografia è una delle sue passioni. Se scattasse il suo ritratto di Firenze per i nostri lettori…
Farei dei ritratti ai fiorentini perché sono la cosa più rara a Firenze, la città sarà qui ancora per molti anni, la Firenze vera sta lentamente sparendo.
L’opera d’arte con cui si sente più in sintonia?
Ponte Vecchio. È lì a disposizione di tutti e ogni volta che lo attraverso mi fa sentire la magia di essere io la vera Opera d’arte. Questa era la magia del Rinascimento.
Un locale dove rifugiarsi nei giorni di pioggia?
Mi piace prendere un tè nella mia OL’Factory fra divani di velluto ed essenze di betulla. Io non esco mai, figuriamoci quando piove...
La più sensoriale tra le passeggiate in città?
Lungo tutto l’Oltrarno, da San Frediano a San Niccolò, la vera Firenze fra giardini, artisti, artigiani e ristoranti autentici.
Un’esplosione di sensi e sensazioni, fino al piazzale Michelangelo dove la vista ti lascia senza fiato, anche un po’ la salita...