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text Teresa Favi
photo Ottavia Poli

Giovambattista Giannangeli
16 Dicembre 2019

Scelte d’artista

Nato a Firenze nel 1970, Giovambattista Giannangeli, in arte Giambaccio, lascia una brillante carriera forense per dedicarsi all’arte

Giovambattista Giannangeli

Come si è avvicinato al mondo dell’arte? 

Come San Paolo sulla via di Damasco.   

Gli incontri decisivi che hanno contribuito a trasformarla da avvocato in artista? 

Ogni incontro decisivo comporta una trasformazione.   

Quando dipinge quali particolari interroga a colpo d’occhio nel soggetto che le sta davanti? 

Lavoro sull’emozione, e questa dura poco.   

Uno dei personaggi ritratti che non ha mai dimenticato? 

Tutti, perché dal momento che li hi ritratti per me sono indimenticabili. 

Di solito è lei che sceglie i soggetti o il contrario? 

E’ un fenomeno di sincronicità, accade, nessuno sceglie o è scelto, accade e basta.   

Qual è il filo conduttore della sua ultima mostra, alla Galleria del Palazzo Coveri? 

Si chiama Humans 100%, mostra l’idea del mondo in cui viviamo e le nostre origini, noi, figli di quei padri, fondatori di Roma, scampati a un sanguinoso scontro di civiltà, il cui unico pretesto era una storia di corna.   

Quale antico personaggio di Firenze vorrebbe incontrare oggi per fargli un ritratto nel suo studio in piazza del Carmine? 

Dante.

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