Riccardo Cicchelli e la sua Forte dei Marmi
Il bagnino di Alpemare ci racconta quest'oasi di meraviglia
La figura del bagnino è un’icona di Forte dei Marmi. Com’è cambiata nel tempo?
Una volta il bagnino era una sorta di lupo di mare, quasi un marinaio prestato alla spiaggia, con insuperabile conoscenza dell’ambiente marino, del meteo e dei venti. Schietto e a volte rude nei modi. Oggi la figura si è ingentilita e la tecnologia, unita a corsi d’aggiornamento periodici, ha consentito una maggior collaborazione tra colleghi. Basti pensare ai gruppi whatsapp o ai social, spesso utili per ritrovare in breve tempo bambini che si perdono in spiaggia.
Il suo momento preferito durante una giornata al mare?
La mattina presto, un connubio di pace ed energia vitale, quasi un momento mistico.
E quando stacca dal turno, dove le piace andare per una cena?
Prediligo ristoranti dell’entroterra collinare, spesso dotati di meravigliose verande o terrazze panoramiche.
Cosa rende unico il Bagno Alpemare?
L’alto livello del servizio offerto, la discrezione e l’eleganza sono i nostri cardini. E poi, ovviamente, la presenza del maestro Bocelli, un must unico per gli ospiti - tra i quali è consueto vedere volti noti del mondo della cultura, della moda, dello sport e dello spettacolo - e per i dipendenti.
I suoi luoghi preferiti in Versilia?
Difficile scegliere, la amo nella sua interezza, dalle Apuane alla costa, dalla pineta ai laghi, dalle colline ai borghi antichi. È un equilibrio unico di forze contrapposte.
Il suo motto?
“Io sono me più il mio ambiente e se non preservo quest’ultimo non presero me stesso” Ortega y Gasset.
@alpemare_fortedeimarmi