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text Virginia Mammoli
photo Olivia Magris

Francesca Guicciardini
16 Dicembre 2019

Decisamente non minimal

Francesca Guicciardini, discendente della storica famiglia fiorentina, è una giovane decor painter

Francesca Guicciardini

Come è nata la sua passione per l’arte?

Sono due le cose della mia infanzia che mi hanno portata a questa professione: la fortuna di frequentare meravigliose ville rinascimentali e una madre che mi lasciava disegnare sui muri di casa.

La sua formazione artistica?

Ho frequentato l’Istituto d’Arte di Porta Romana, a Firenze. Una fucina di idee, con professori di altissimo livello e una gipsoteca da fare invidia ai musei più blasonati. Dopo sono andata a Roma, a un’accademia di Arti e nuove tecnologie.

Qual è il suo stile?

In questo momento sono innamorata del mix. Le case di Lorenzo Mongiardino, per esempio, mi fanno impazzire. Ogni angolo è un mondo che racconta una storia... decisamente non minimal.

La collaborazione più stimolante?

Il primo designer non si scorda mai... Manfredi della Gherardesca, eclettico creativo, fiorentino trapiantato a Londra. 

Dove possiamo vedere una delle sue opere in città?

Il ristorante Konnubio, dell’architetto Luigi Fragola, ha una sala decorata con enormi foglie di banano. L’ho dipinto nel 2014, ora quel motivo è esploso. 

I suoi indirizzi del cuore a Firenze?

Le botteghe dei miei amici artigiani in San Frediano, l’altana della biblioteca Thouar in piazza Tasso e La Specola, un museo con un gusto antico, anche un po’ goffo, che mi rispecchia molto.

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