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Palazzo Pitti, Firenze
18 Dicembre 2019

L'universo di Palazzo Pitti

Più che un palazzo è una reggia di meraviglia. Scoprite con noi i capolavori di questo luogo annesso alle Gallerie degli Uffizi

Più che un palazzo è stato sempre una reggia. Costruito da Luca Fancelli, secondo Vasari, su progetto di Filippo Brunelleschi per il ricco e prolifico mercante Luca Pitti, non verrà completato perché Luca viene ridotto in povertà per aver ordito una congiura contro Piero il Gottoso dei Medici. Bisognerà attendere quindi Eleonora di Toledo che, un’ottantina di anni più tardi, decide di acquistare il palazzo più che altro per il giardino. I primi interventi saranno infatti a Boboli. E quando Niccolò Ammannati, nel 1561, costruisce i bracci laterali verso l’interno e il cortile, Eleonora - che muore l’anno seguente, non riuscirà a gustarsi i giochi sull’acqua che il geniale architetto manierista rende possibili, trasformando all’occorrenza il cortile in un vero e proprio lago. Famosa sarà la naumachia giocata con barche vere in occasione delle nozze di Ferdinando I con Cristina di Lorena. Sarà infatti col secondogenito di Cosimo I che il palazzo verrà stabilmente abitato dai Granduchi, mentre fino ad allora era usato piuttosto come hotel di lusso per ospiti illustri. La coppia occupa l’ala sinistra del piano nobile, mentre i figli, compresa la primogenita del fratello, la futura regina di Francia Maria, vivono al secondo piano. Ma sarà con Cosimo II, che muore a 31 anni ma non prima di aver messo al mondo otto figli, che si renderà necessario ampliare il palazzo. Saranno Giulio e poi Alfonso Parigi ad allargare la facciata portando le finestre da 7 a 23. Mentre i rondò saranno costruiti dai Lorena. Ognuno di loro lascerà oggetti preziosi e stanze finemente affrescate.

Madonna delle Seggiole, Raffaello

Pitti oggi li racchiude in buona parte. Sei sono infatti i musei: dalle quadrerie tardo rinascimentali e moderne, gli argenti, gli avori, i preziosi gioielli, fino alla collezione di porcellane e la più fornita galleria del costume d’Italia. A questi entro due anni si aggiungerà il Museo delle carrozze - ora in riallestimento - dedicato alle carrozze delle corti dei Lorena e dei Savoia. Pitti merita una visita anche solo per le sue pareti affrescate da artisti quali Pietro da Cortona e Giovanni da San Giovanni e i quadraturisti emiliani. 

Galleria Palatina, Firenze

GALLERIA PALATINA 

Con gli Uffizi è la più ricca collezione d’arte tardo rinascimentale e barocca: ventotto sale al primo piano finemente decorate, come la Stufa affrescata da Pietro da Cortona che proprio qui introduce il Barocco a Firenze. Ma allestite secondo il gusto del vorace Gran Principe Ferdinando nel ‘700, con quadri allargati o ridotti e con epoche allegramente mischiate. Ed è qui la più corposa collezione di opere di Raffaello, tra cui la Madonna dell’Impannata e quella della Seggiola, i grandi Manieristi da Andrea del Sarto a Pontormo e Rosso, fino a RubensTintoretto e Reni.

Appartamenti Reali, Firenze

APPARTAMENTI IMPERIALI E REALI

Sempre nel piano nobile del Palazzo, gli Appartamenti Reali occupano le quattordici sale di rappresentanza che all’inizio del Settecento ospitarono gli appartamenti privati del Gran Principe Ferdinando de’ Medici e in seguito, rinnovate e trasformate dai Granduchi di Lorena

Abitati dal 1865 dai sovrani della Casa Reale Savoia durante il periodo di Firenze Capitale d’Italia, i sontuosi ambienti portano le tracce tangibili dell’avvicendarsi di queste dinastie. Da non perdere il Gabinetto Ovale, l’Inginocchiatoio dell’Elettrice Palatina e l’Acquasantiera con l’Annunciazione.

Galleria d'arte Moderna, Firenze

GALLERIA D’ARTE MODERNA

Dalle opere neoclassiche di Pompeo Batoni e Pietro Benvenuti, ma anche di Canova al romanticismo di Hayez, fino all’arte francese. 

E ancora tutta l’arte che celebra il Risorgimento, raccontandolo attraverso la storia antica, come farà Giuseppe Bezzuoli, fino alla guerra senza vincitori raccontata da Giuseppe Fattori

Nelle trenta sale al secondo piano di Pitti, la galleria d’arte moderna, creata da Pietro Leopoldo Lorena, offre uno spaccato tra Otto e Novecento soffermandosi anche sui Macchiaioli del Caffè Michelangelo in via Cavour.

Museo del Costume e della Moda

MUSEO DEL COSTUME E DELLA MODA

Annesso alle Gallerie degli Uffizi, è l’unico museo della storia del costume in Italia, con un patrimonio di oltre seimila pezzi. Ricavato nella Palazzina della Meridiana, all’interno di Boboli, fu realizzato da Gaspare Maria Paoletti per Pietro Leopoldo di Lorena nel 1776 e completato da Pasquale Poccianti nel secolo seguente, è stato l’alloggio preferito da tutti i regnanti, Lorenanapoleonici e Savoia

Il museo, aperto nel 1983, contiene gli abiti mortuari di Eleonora di Toledo e Cosimo I, costumi antichi, rinascimentali e di stilisti contemporanei.

TESORO DEI GRANDUCHI

Già noto come Museo degli Argenti, è un vero e proprio scrigno di gioielli. Due piani e 25 sale con reliquiari finemente cesellati, ori, avori e piccoli e grandi stipi, compreso il tesoro di Salisburgo, che arricchisce il già incommensurabile patrimonio mediceo. Le sale al piano terra sono magnifiche anche per gli affreschi seicenteschi che ricoprono pareti e soffitti. 

Dalla sala così detta di Giovanni da San Giovanni che avvia i fasti medicei nella prima metà del ‘600, un susseguirsi di trompe l’oeil con animali esotici e riferimenti alle allora recenti scoperte scientifiche.

Places

In questo articolo abbiamo parlato di Palazzo Pitti

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