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Gallerie degli Uffizi
20 Dicembre 2019

Una Firenze da scoprire

Luoghi segreti e prospettive inedite della città più bella del mondo

Una Firenze inaspettata. Fatta di dettagli suggestivi, scorci che compaiono all’improvviso voltando appena lo sguardo, oppure uscendo da piccole strade che testimoniamo ancora le origini medievali della città Rinascimentale per eccellenza.

Il nostro è un percorso a naso all’insù, cercando questi frammenti e queste viste in cui riconoscere la mano e il sapere dell’uomo capace di far diventare un luogo un piccolo pezzo di cielo, un riflesso di quell’armonia del mondo che a Firenze si trova girando l’angolo.

Un viaggio tra luoghi iconici ma visti con un occhio nuovo, e luoghi segreti, sconosciuti ai più, e che, una volta scoperti, diventano indimenticabili.

In cover:

Con gli Uffizi e la realizzazione del Corridoio Vasariano il potere, detenuto dalla famiglia de’ Medici, si protese anche verso l’Arno e l’Oltrarno. Queste le imponenti colonne del secondo corridoio del piazzale, attraversato il quale, voltandosi verso destra, appare il sempre romantico Ponte Vecchio.

OP-UFFIZI 13

Una prospettiva inedita del piazzale degli Uffizi, gli spazi dove un tempo il grande Cosimo I de’ Medici volle riunire le 13 più importanti magistrature fiorentine, dette appunto uffici, in modo che fossero sotto il suo diretto controllo. In questa visione dal forte impatto architettonico si riconosce il famoso stemma con le sei palle, che rappresenta la famiglia fiorentina più importante di sempre.

Palazzo Pitti

Una maestosa residenza nata dal forte spirito di competizione che legava le potenti famiglie fiorentine. Fu Luca Pitti a volere un palazzo che fosse più grande e maestoso di Palazzo Medici Riccardi e con un cortile così ampio che avrebbe potuto contenere l’intero Palazzo Strozzi. Così fu, ma la famiglia riuscì a risiederci solo per 3 anni e, dopo meno di un secolo, Palazzo Pitti arrivò proprio nelle mani dei Medici.

Basilica di Santa croce

La Basilica di Santa Croce è una delle chiese francescane più antiche e grandi al mondo e uno degli esempi di stile gotico più belli in Italia. Non a caso è qui che il francese Stendhal, in Italia durante il suo Grand Tour nel 1817, provò quello strano malessere da cui poi prese il nome la famosa Sindrome. Qui sono sepolti personaggi illustri come Niccolò Machiavelli e Galileo Galilei.

Santa Croce

Dante Alighieri, il Sommo Poeta. Chi non conosce lui e la Divina Commedia? Padre della lingua italiana è senza dubbio uno dei fiorentini più celebri in tutto il mondo. Nel settembre 2021 si celebreranno i 700 anni della morte, avvenuta a Ravenna a causa di un esilio che lo allontanò da Firenze. Di lui, qui, la grande statua posta sui gradoni della Basilica di Santa Croce.

Santa Maria Novella

Decorata dalle linee morbide e tondeggianti volute da Leon Battista Alberti, la facciata tipicamente rinascimentale della duecentesca Basilica di Santa Maria Novella nasconde un’anima gotica fatta di volte a crociera e archi a sesto acuto talmente alti da far venire il capogiro. All’interno, una serie di opere inestimabili la rendono un concentrato di arte mozzafiato, come l’Adorazione del Bambino di Botticelli, la Trinità di Masaccio e il Crocifisso di Giotto.

Santo Spirito

In una delle piazze più amate dell’Oltrarno, la facciata completamente spoglia della Basilica di Santo Spirito è una delle icone di questa vivace zona di Firenze. Il progetto originario era di Filippo Brunelleschi, che però morì prima di riuscire a portarlo a termine.

Badia Fiorentina

Badia Fiorentina era in origine un'abbazia benedettina, oggi si trova in centro, mentre le altre quattro circondavano Firenze. Regala una vista davvero unica dei marmi policromi del campanile di Giotto di Santa Maria del Fiore.

San Niccolò

Torre San Niccolò, o, più correttamente, Porta San Niccolò. Perché questa era la sua funzione originaria: permettere di varcare le mura medievali di Firenze. Era la seconda metà dell’Ottocento, erano gli anni di Firenze Capitale. Per cui, su ispirazione delle altre grandi capitali europee, l’architetto Giuseppe Poggi fu incaricato di abbattere le mura, che troppo chiudevano le città, progettare i viali e collegare, con le famose rampe da poco restaurate, la zona di San Niccolò con il piazzale Michelangelo. Dalla sua cima, una vista mozzafiato.

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