Un San Valentino speciale con il cioccolato firmato Noalya
Festeggia l’Amore abbinando a fine cena vino e cioccolato. Un vademecum per farlo con le raffinate creazioni di cacao prodotte da Tessieri
Al contrario di un’antica credenza l’abbinamento del vino con il cioccolato è una delle
esperienze gourmet più esaltanti della gastronomia moderna. Basta sapere come fare e questa esperienza sarà indimenticabile. Poche e semplici regole, ma fondamentali per la serata di San Valentino. Sì, perché alla fine della romantica cena non è poi molto salutare appesantirsi con torte fortemente caloriche, più adatte ad addormentare i sensi piuttosto che a risvegliarli. Niente di meglio dunque che concludere con un assaggio di ottimo e vero cioccolato, magari ad alto tenore di cacao. La teobromina, l’alcaloide tipico del cacao, ha effetti stimolanti che si uniscono a quelli della caffeina, anch’essa contenuta nel cacao in dosi molto basse, quelle giuste, insomma. Il cioccolato appaga, intriga, soddisfa e stimola i sensi. Cosa c’è di meglio per la notte di San Valentino?
Quale cioccolato però? Parliamo di cioccolato coltivato, controllato con sapienza all’origine nel raccolto delle fave di cacao, nella fermentazione, nella tostatura e nella lavorazione. Un cioccolato come Noalya, prodotto da Tessieri in Toscana a Ponsacco da piantagioni di loro proprietà in Venezuela, che anche nelle percentuali più alte non è assolutamente amaro, ma anzi ha cremosità e avvolgenza di sapori e profumi, con evidenza di frutti di bosco o di nocciole e mandorle o di legni tropicali pregiati, fino al caffè e alle erbe aromatiche. Una cena romantica si conclude anche con un brindisi e allora vediamo quali sono i vini più adatti per l’abbinamento con il cioccolato: il Porto Tawny, invecchiato più a lungo in botte, il Marsala, il Madeira, lo Sherry o il Malaga. Fra i passiti il Vin Santo toscano, il Montefalco Sagrantino Passito o lo stesso Passito di Pantelleria. Per gli spumanti il Brachetto d’Acqui.