Un salto nel Metaverso per Biaf
Svolta digitale per la Biennale Internazionale dell'Antiquariato che ha raggiunto la 32esima edizione
L’apertura della Biennale al linguaggio contemporaneo è diventato un vero e proprio punto di forza della manifestazione, che vanta nella sua storia recente artisti come Henry Moore, Jeff Koons e Urs Fisher… Contaminazioni tra passato e futuro sempre più profonde che EY, leader mondiale nei servizi professionali con forte expertise nella trasformazione digitale, ha trasformato per questa edizione di Biaf in un ponte tra l’arte classica proveniente dal passato e il futuro attraverso la tecnologia.
Il corner EY presente in Biennale è costituito da uno spazio museale all’interno del Metaverso dove sono esposti quadri e opere d’arte premiate nelle precedenti edizioni della BIAF consentendo a tutti gli appassionati di vivere, anche da remoto, un’esperienza immersiva. La mostra nel Metaverso è arricchita da attività interattive digitali con la possibilità di misurare, grazie a strumenti di neuroestetica, le reazioni emotive che sorgono ammirando le opere d’arte. A testimonianza della partecipazione alla visita, i visitatori hanno anche l’opportunità di ottenere un NFT (Non-Fungible Token).
Assieme al metaverso, gli NFT hanno un ruolo fondamentale nella dimensione artistica in quanto consentono di assicurare l’unicità, non replicabilità e autenticità dell’oggetto d’arte digitale o anche delle sue copie autorizzate e autenticate. Il Metaverso e gli NFT creano infatti un ecosistema innovativo e nuovo che consente la creazione, la fruizione e la transazione dell’arte digitale.
Per approfondire il ruolo delle tecnologie nel mondo dell’arte, il 29 settembre a partire dalle ore 16.00 EY ospita in Biennale un panel dedicato al tema che s’inserisce nel percorso avviato da EY e di avvicinamento all’arte. In tale percorso, la tecnologia è un mezzo fondamentale per supportare il processo di trasformazione artistica in ottica digitale.