Tutti gli artisti che hanno esposto in Piazza della Signoria a Firenze
Da Botero al maxi-albero di Penone, la grande arte contemporanea internazionale passa da qui
Piazza della Signoria, cuore politico di Firenze dal Medioevo ad oggi, è circondata da alcuni dei più famosi edifici della città a cominciare da Palazzo Vecchio, davanti a cui si trova una copia del David di Michelangelo (l’originale si può ammirare alla Galleria dell’Accademia), sede tradizionale del governo fiorentino; la Loggia dei Lanzi, un museo di scultura a cielo aperto con capolavori come il Perseo di Benvenuto Cellini, grande statua in bronzo di oltre 3 metri, ma anche il complesso Ratto delle Sabine in marmo del Giambologna.
Completano la Piazza la grande Fontana del Nettuno di Bartolomeo Ammannati, la prima fontana pubblica della città, chiamata dai fiorentini Biancone, mentre a sinistra di Palazzo Vecchio, la Statua equestre di Cosimo I del Giambologna.
Piazza della Signoria è spesso anche culla dell'arte contemporanea e ambita cornice per incursioni artistiche firmate da alcuni dei più grandi protagonisti dell'arte contemporanea.
A cominciare dal maestro colombiano Ferdinando Botero che nel giugno del 1999 collocò 30 sculture monumentali in piazza della Signoria e nel piazzale degli Uffizi. Sculture inedite o mai state esposte in Italia e giunte a Firenze da collezioni private di tutto il mondo (tra queste: Torso maschile, Donna con specchio, Uomo che cammina, Il pensiero). La "perla" era rappresentata da "Apres Piero della Francesca", che Botero realizzò come omaggio a Firenze e al suo artista più amato, che è, appunto, Piero della Francesca.
Balziamo direttamente nel 2015 con l'incursione di Jeff Koons, l'artista vivente più quotato al mondo. L'artista aveva portato in Piazza della Signoria Pluto and Proserpina, un’opera monumentale alta più di tre metri, che inaugurava il progetto Jeff Koons In Florence, un programma ambizioso e innovativo che vedeva i protagonisti dell’arte del nostro tempo confrontarsi con gli spazi e le opere del Rinascimento fiorentino. I luoghi eletti del dialogo erano la Sala dei Gigli in Palazzo Vecchio dove era esposta l’opera Gazing Ball (Barberini Faun) ,e Piazza della Signoria. La mostra, organizzata da Associazione Mus.e e a cura di Sergio Risaliti, è stata realizzata grazie alle relazioni e al contributo di Fabrizio Moretti, segretario generale della Biennale Internazionale dell’antiquariato. Koons è tornato anche a Firenze tra il 2021 e il 2022, con una grande mostra a Palazzo Strozzi.
Una tartaruga gigante, un uomo con in mano un metro, un cavaliere incastonato in fili d'argento ed un mappamondo di 2,50 metri di diametro rivestito di scarabei dal carapace cangiante. Erano queste le opere più grandiose, esposte dall'aprile a ottobre 2016 in piazza della Signoria e dentro Palazzo Vecchio. L'artista è Jan Fabre e la magnifica mostra, che si sviluppava anche al Forte di Belvedere, era intitolata Spiritual Guards. Searching for Utopia era il titolo della scultura bronzea collocata in piazza della Signoria raffigurante una tartaruga cavalcata da un autoritratto dell'artista.
Arriviamo al settembre 2017 con Big Clay #4, la monumentale scultura approdata in piazza della Signoria, che portava la firma di Urs Fischer. L'opera, già esposta a New York ma per la prima volta in Europa, è una grande scultura in metallo alta 12 metri che svettava davanti alla Torre di Arnolfo, le cui forme avevano contemporaneamente qualcosa di primordiale e di infantile: un monumento alla semplicità e alla primordialità del gesto umano che plasma la forma, l'ingrandimento di piccoli pezzi di creta modellati dall'artista nel suo studio. Un monumento alla manualità e all'azione creativa più semplice e quotidiana.
Oltre all'imponente scultura in alluminio, due opere più piccole poste sull'Arengario di Palazzo Vecchio, tra la riproduzione del David di Michelangelo e quella di Giuditta e Oloferne di Donatello. Si tratta di 2 Tuscan Men, due figure umane realizzate in cera, Fabrizio e Francesco, rappresentanti Fabrizio Moretti e Francesco Bonami, ideatore e curatore del progetto.
Poi è stata la volta di Giuseppe Penone con il suo maxi albero. La più grande installazione mai esposta in uno spazio pubblico a Firenze, 22 metri di fusione di acciaio inox per il tronco, e di bronzo per le canne di bambù che si poggiano, leggere e resistenti, sui rami.
Ad ottobre 2021 è arrivata la scultura di Francesco Vezzoli. Un monumentale leone rampante novecentesco, installato su un basamento antico, che stritola tra le fauci una testa romana del II secolo d.C.