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La vita è bella
28 Febbraio 2025

Toscana da Oscar: i film che l'hanno resa protagonista agli Academy Awards

In attesa della magica notte degli Oscar, ripercorriamo tutti i trionfi della nostra regione

Nella notte tra il 2 e il 3 marzo si tiene la tanto attesa cerimonia degli Oscar, l’evento più prestigioso del cinema mondiale. A condurre la serata Conan O'Brien, celebre comico e storico presentatore di talk show, pronto a intrattenere il pubblico con il suo inconfondibile humor. Come da tradizione, le ambite statuette sono consegnate da personalità di spicco del mondo del cinema. Tra loro, quest'anno, spicca anche il nome dell’italiana Alba Rohrwacher (clicca qui per leggere la nostra doppia intervista e lei e alla sorella Alice), che ha l'onore di presentare uno dei premi. La Rohrwacher è recentemente apparsa accanto ad Angelina Jolie in Maria, il film di Pablo Larraín che racconta gli ultimi giorni di Maria Callas. Inoltre, il pubblico la conosce bene anche per il suo ruolo da protagonista e voce narrante nella serie di successo L’amica geniale.

Ma Alba Rohrwacher non è l’unica rappresentante italiana alla notte degli Oscar 2025. Isabella Rossellini è infatti candidata come Miglior Attrice Non Protagonista per la sua interpretazione in Conclave, film in cui troviamo anche un po' di Firenze. I gioielli di Paolo Penko sono stati nominati agli Oscar nella categoria Best Costume Design. Un riconoscimento straordinario che porta l’eccellenza dell’artigianato fiorentino fino a Beverly Hills. Il film Conclave di Edward Berger ha ottenuto ben otto nomination, tra cui quella per i migliori costumi, che include gli opulenti gioielli che hanno impreziosito le vesti di cardinali, suore e religiosi nel capolavoro del regista già premio Oscar.

Croce di Paolo Penko per il film Conclave (foto di Edoardo Argenio)

In attesa della magica notte degli Oscar, eccone una carrellata degli Oscar in cui Firenze e la Toscana hanno contribuito alla vittoria dell'ambita statuetta:

  • La dolce Vita (1962) - Uno dei più celebri capolavori di Federico Fellini, che agli Oscar fu nominato come migliore regia, sceneggiatura originale e migliore scenografia, vinse la statuetta per i costumi, curati dall'aretino Piero Gherardi.

  • 8 ½ (1963) - Altra grande opera di Federico Fellini che nel 1963 vinse agli Oscar come miglior film straniero e per i costumi, sempre di Piero Gherardi. Se il palazzo delle terme ispirate a quelle di Chianciano, frequentate regolarmente dal regista, venne ricostruito in un bosco vicino Roma, alcune scene sono state fisicamente girate nel padiglione regina delle Terme Tamerici di Montecatini.

  • Darling (1965) - Premiata agli Oscar attrice una splendida Julie Christie, insieme ai costumi di Julie Harris e alla miglior sceneggiatura originale di Frederic Raphael. Le scene toscane sono quelle nella sontuosa Villa Medicea di Poggio a Caiano.

  • Romeo e Giulietta (1968) - L'adattamento della tragedia shakespeariana firmato da Franco Zeffirelli. Due premi Oscar: per la fotografia di Pasqualino De Santis e per i costumi di Danilo Donati. Della Toscana si vede il Palazzo Piccolomini di Pienza.

  • Amadeus (1984) - La storia del'odio di Antonio Salieri, musicista della corte viennese, nei confronti di Mozart, che spopolò agli Oscar del 1984, con ben 8 statuette, comprese quelle per miglior film, miglior regia, e miglior attore protagonista a F. Murray Abraham. Tra le scene quelle girate sul Monte Argentario, nel grossetano.

  • Camera con vista (1986) - L'adattamento cinematografico firmato dal regista James Ivory dell’omonimo romanzo di E.M. Forster, ambientato nella Firenze tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novevento. Oltre a panorami mozzafiato sulla città e i Lungarni, s'intravedono anche i prati di Fiesole. La pellicola vinse 3 statuette: migliore sceneggiatura non originale, migliore scenografia e migliori costumi.

  • Il paziente Inglese (1996) - La macchina da presa di Anthony Minghella ha ripreso molte location toscane, tra cui Viareggio, Forte dei Marmi, Massarosa e Ripafratta. Una dei più più premiati agli Academy Awards, dove fu premiato come miglior film, migliore regia, miglior attrice non protagonista a Juliette Binoche, migliore fotografia, migliore scenografia, costumi, montaggio, miglior sonoro e colonna sonora drammatica.

  • La vita è bella (1997) - La più grande vittoria agli Oscar per la Toscana, Roberto Benigni, regista e protagonista, premiato come miglior film straniero, miglior attore protagonista - con l'iconica scena di Sophia Loren che lo chiama raggiante sul palco - e migliore colonna sonora a Nicola Piovani. La maggior parte delle scene sono state girate nella provincia di Arezzo, ma anche a Castiglion Fiorentino, il teatro Signorelli di Cortona e Villa Masini di Montevarchi.

  • Il gladiatore (2003) - Per il suo colossal, Ridley Scott scelse le dolci colline della Val d'Orcia, tra San Quirico d’Orcia e Pienza, precisamente a Terrapille, set della celebre scena dei campi elisi. Il film portò a casa 5 premi Oscar: miglior film, miglior attore protagonista a Russell Crowe, costumi, effetti speciali e miglior sonoro.

  • Espiazione (2008) - Di questo film made in Tuscany è la colonna sonora, opera del compositore pisano Dario Marianelli, candidato anche per Orgoglio e pregiudizio nel 2006 e Anna Karenina del 2013.

  • La grande bellezza (2013) - Se nel capolavoro di Paolo Sorrentino, vincitore come miglior film straniero nel 2013, la protagonista è chiaramente Roma, gli spettatori più attenti avranno sicuramente riconosciuto il faro di Capel Rosso dell'Isola del Giglio, dove si reca il protagonista Jep Gambardella, interpretato da Toni Servillo.

Una citazione d'onore va al costumista fiorentino Massimo Cantini Parrini, nominato a due premi Oscar: nel 2021 per il Pinocchio di Roberto Benigni e nel 2022 per Cyrano con protagonista Peter Dinklage, alias Tyrion Lannister nella serie Il Trono di Spade (clicca qui per leggere la nostra intervista a Massimo Cantini Parrini). E al già menzionato Alfonso Cuarón, che ha scelto Pietrasanta come sua casa (clicca qui per la nostra intervista al regista premio Oscar), vincitore con Gravity nel 2014 (7 statuette in tutto), e con Roma, nel 2019, miglior regia, miglior film straniero e miglior fotografia.

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