Storie di Vino. Roccapesta Morellino di Scansano DOCG dell'Azienda Roccapesta
Il terzo appuntamento con i protagonisti del vino in Toscana, raccontati attraverso le loro migliori etichette
Siamo in Maremma, nel cuore storico di una grande zona a vocazione vitivinicola. Questa è l'azienda Roccapesta di Alberto Tanzini, massima espressione del Morellino di Scansano. 25 ettari vitati a sud-est del paese di Scansano, suddivisi in tre zone dislocate tra i 250 e i 350 metri sul livello del mare.
Siamo in un territorio magico, tra il Tirreno e l'Amiata, tra mare e vulcano, tra acqua e fuoco. Un terroir caratterizzato da un'ottima escursione giorno-notte, venti tesi e una matrice di terreni argilloso-bruno-grigio di origine eluvio-colluviale.
Qui lavora da 15 anni un team che si è impegnato per esprimere al massimo le potenzialità del vitigno principe della Toscana, il Sangiovese.
Un lavoro costante di studio, ricerca, attenzione e rispetto in tutta la filiera di produzione. Vigneti progettati singolarmente alla ricerca delle migliori condizioni pedoclimatiche, vendemmia manuale per ogni vigneto, tripla cernita delle uve, vinificazione separata per ogni vigneto e massima attenzione in cantina, ma soprattutto, ricerca e utilizzo di otto cloni diversi di Sangiovese e attenzione maniacale nell’uso del legno, soltanto botti grandi da 500/600 litri e oltre, è stato vincente per avere un prodotto unica espressione di purezza territoriale.“Roccapesta” Morellino di Scansano DOCG rappresenta il vino simbolo dell'azienda.
Degustazione
“Roccapesta” Morellino di Scansano DOCG dell'Azienda Roccapesta
L’annata 2018 di 13 gradi alcolici, si presenta con una cromaticità lucente, rosso rubino trasparente vera espressività di un sangiovese, la gamma olfattiva regala, in sequenza perfetta, amarena matura, una croccante ciliegia marasca, un omaggio floreale di rosa e viola, caramella al mirto, china – chinotto, cannella, un tocco balsamico, l'ingresso in bocca è fresco, equilibrato da una buona morbidezza e avvolgenza, sorretto da una trama tannica importante e ben integrata, rende l’ assaggio ricco ed elegante, gustoso, con finale ottimo e persistente.
Servitelo ad una temperatura di 16/18 gradi in ampi calici di cristallo o vetro cristallo, abbinatelo ai primi e secondi piatti a base di carne, neile diverse tipologie di cottura, partendo dal crudo con la tartare, ai ragout bianchi o con pomodoro, agli stracotti, ai brasati, alla carne alla griglia, alla mitica bistecca alla fiorentina, ricordando, sempre, che non soltanto nel bicchiere avete un capolavoro dell’ uomo ma avete la fortuna di degustare un’ opera d’ arte liquida, dinamica.