Storie di vino. Crognolo IGT Toscana 2018 della Tenuta Sette Ponti
Un nuovo appuntamento con i protagonisti del vino in Toscana, raccontati attraverso le loro migliori etichette
La Tenuta Sette Ponti è una delle proprietà della famiglia Moretti Cuseri. Nasce negli anni Cinquanta per opera dell’architetto Alberto Moretti che acquista dalle principesse Margherita e Maria Cristina di Savoia 330 ettari di terreno, nel Chianti, tra le province di Arezzo e Firenze.
Il suo nome deriva dal numero di ponti sull'Arno, sette appunto, che uniscono le sponde tra i due capoluoghi toscani.
330 ettari di cui 50 vitati, con terreni vari tra il sabbioso e argilloso, calcare e il tipico galestro, a un’altitudine che varia dai 200 ai 300 metri slm.
Una delle produzioni di Sette Ponti è un Igt Toscana Crognolo che deve il suo nome a un cespuglio, il Cornus, che cresce in abbondanza nella tenuta. SI tratta di un blend di Sangiovese al 93%, un tocco di Merlot al 7%, e un affinamento in barrique di rovere francese di 12-14 mesi.
Degustazione
“Crognolo” Igt Toscana 2018 - 14 % della Tenuta Sette Ponti
L’annata 2018 si presenta con una tonalità rosso rubino acceso, compatto, impenetrabile, all’ olfatto presenta profumi intensi e variegati di ciliegia e amarena, accenno di frutti di bosco, more e mirtilli, una composizione floreale di rose rosse e viole, ma anche, liquirizia e tabacco dolce, soffio balsamico, al gusto è ricco, strutturato, con finale equilibrato acido-sapido, da servire a 16/18 gradi in ampi calici di cristallo o vetro cristallo, in abbinamento ai grandi primi piatti a base di ragù di carne, paste ripiene come tortelli, secondi piatti di carne o cacciagione, in umido o alla brace, formaggi stagionati o in serenità accompagnandolo con un puf di un grande sigaro, il Moro, creazione toscana, realizzato completamente a mano a base di tabacco kentucky, ricordando, sempre, che non soltanto nel bicchiere avete un capolavoro dell’uomo ma avete la fortuna di degustare un’opera d’arte liquida, dinamica.