Stop Motion. Firenze e il Coronavirus, poco prima della Fase Due
La Firenze immobile e silenziosa ai tempi del Coronavirus vista dall’obiettivo di Alessandro Bencini
Tra pochi giorni queste immagini saranno solo e ormai un ricordo… Firenze vuota, le piazze, i viali, i lungarni, i vicoli avvolti in un silenzio irreale.
Ma soprattutto Firenze immobile, priva di movimento, senza gente che cammina, turisti che avanzano col naso all’insù, scooter, automobili e taxi che sfrecciano, biciclette che corrono.
Strano destino verrebbe proprio da dire: Firenze che un secolo fa è stata il cuore dell’utopia del movimento adesso fa i conti con il suo contrario (chissà cosa ne penserebbero Giovanni Papini, Ardengo Soffici e Primo Conti se potessero vedere tutto questo).
L’assenza di movimento è ciò che balza agli occhi di Alessandro Bencini, l’autore di questi scatti di Firenze ai tempi del Coronavirus. Lui che ha dedicato tutta la vita a fotografare il grande movimento della moda italiana, dai ruggenti anni Ottanta a oggi, con quel suo obiettivo avvolgente che accarezza con sguardo morbido e sofisticato abiti, accessori, gioielli in un fluttuare armonico e continuo di set, luci, fondali, truccatori, modelle e assistenti nel suo studio che sembra un antro delle meraviglie.
Bencini è la firma di molti shooting di moda anche per Firenze Made in Tuscany, fin dal primo numero…
Ma oggi, lo ringraziamo per questo suo contributo ‘out label’ con il quale per noi, per una volta, per l’eccezionalità del momento storico e per l’amore che prova per la sua città, si è prestato a scattare il reportage di una Firenze così lontana dal suo mondo in fluttuante movimento. In attesa che scatto dopo scatto Firenze torni a muoversi come, anzi meglio di prima.