Specchi e Spacchi

Le Opere di Fabio Massimo Faggi a Firenze fino al 23 gennaio

Dal 15 al 23 gennaio presso lo Studio 108 di Firenze, è presentata una selezione di opere di Fabio Massimo Faggi, artista di complessa formazione, poeta e semiologo che si muove sul liminare di linguaggi differenti.

Si tratta prevalentemente di specchi neri di una essenzialità assoluta in cui la forma è il mezzo e la disposizione è il fine. Segni e parole tracciate secondo misteriose geometrie, misure puramente mentali, grafie interiori affidate ad una materia di per sè introspettiva e mentale.

Lo specchio è deformante per definizione: restituisce un’immagine inversa a quella del reale e seduce consentendoci di gettare lo sguardo sul nostro volto, che altrimenti ci resterebbe estraneo.

E’ una finestra che si affaccia su uno spazio altro, silenzioso e capovolto. Uno spazio che per un artista come F. M. Faggi apre alle possibilità non realizzate, alla realtà della semantica, agli universi paralleli della moderna cosmologia.

Anche i segni e le parole sono specchi. Riflessi di qualcosa d’altro con il quale pure non coincidono. Allo stesso modo di chi guarda e, specchiandosi, viene attirato nel gioco ambiguo e sempre valido dell’arte.