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4 Aprile 2016

San Giovanni. A un passo dal paradiso

Vieni con noi, ti portiamo dentro la Firenze più sacra

Siamo pronti per accompagnarti là dove il Rinascimento risplende di un’aura speciale, tanto palpabile che potrebbe sembrarti un sogno. Il nostro inizio di giornata nel quartiere odora di caffè. E che caffè. Non esiste una Firenze più autentica di quella che puoi respirare in questi locali storici. Caffè Gilli in via Roma, un salotto in pieno centro con oltre 250 anni di storia; Paszkowski Caffè Concerto in piazza della Repubblica, da fabbrica di birra a caffè letterario; Caffè Giacosa in via della Spada: fu qui che venne creato il celebre cocktail Negroni nel 1920 e poi Rivoire, in piazza della Signoria, creato da Enrico Rivoire, cioccolataio della famiglia reale dei Savoia. La colazione è fatta, adesso tuffiamoci nell’arte.

Ci troviamo davanti alla Cattedrale di Santa Maria del Fiore. I lavori di costruzione del grande edificio a marmi verdi e bianchi, iniziarono intorno al 1290 sotto la direzione di Arnolfo di Cambio, fu completata nel 1436 da Filippo Brunelleschi che aggiunse quell’opera di straordinario ingegno, la Cupola, divenuta una delle icone più riconoscibili della città. Non perdetevi il nuovo percorso espositivo della Chiesa di Santa Reparata sottostante il Duomo. Passiamo al Campanile di Giotto. Il progetto affidato al celebre maestro fu poi proseguito da Andrea Pisano e Francesco Talenti. Alto 90 metri e con 400 scalini che conducono alla cima, offre una vista spettacolare della città. La terza meraviglia della piazza è il Battistero di San Giovanni. Fede, storia e arte si fondono in questa struttura declinata al suo esterno con lastre di marmo bianco e verde di Prato. Di fama mondiale le sue tre bellissime porte bronzee. La più antica è la Porta Sud realizzata tra il 1330 e il 1336 da Andrea Pisano. Troviamo poi La Porta Nord e la porta Est, detta la Porta del Paradiso, capolavoro del Ghiberti e dei suoi aiuti, tra cui Luca della Robbia.

Quest’ultime e molte altri tesori sono esposti, dal 29 ottobre, nel nuovo Museo dell’Opera del Duomo. Percorrendo la patinatissima via Roma - una nota per le shopping addicted: non perdetevi Luisa Via Roma, concept store multimarca con il meglio della moda internazionale – giungiamo in piazza della Repubblica.

Ci avviciniamo al fatidico momento del pranzo. Eccovi svelati i nostri indirizzi. I panini gourmet di ‘Ino sono una vera istituzione. Li troverete in via de’ Georgofili. Girando l’angolo di via Calzaioli non dimenticatevi di passare da I Fratellini. Nessuna insegna e il sapore della vera cucina fiorentina. Siamo all’Osteria delle Belle Donne, nell’omonima via. Tovaglie a quadri e alle pareti ritratti di artisti e personaggi famosi. Coco Lezzone in via del Parioncino è una leggenda. Come poteva mancare a Firenze? Eataly, la mecca del sapore italiano, è in via de’ Martelli.

Camminiamo verso piazza Strozzi, qui antico e moderno generano una sorta di attitudine al buon gusto che si percepisce passo dopo passo. Sarà per le straordinarie esposizioni di Palazzo Strozzi, sarà la suggestiva presenza del cinema Odeon, un tripudio di oro e fascino anni ’20. E per la notte, la stessa piazza nasconde dei veri cult della nightlife fiorentina: Colle Bereto (ottimo anche per un aperitivo) e Yab, disco club iconico.

Centro della vita politica di Firenze fin dal XIV secolo, il nostro tour si sposta in piazza della Signoria. Se parlasse la nostra lingua, questa piazza ci potrebbe raccontare di eventi storici e grandi trionfi, di morte e passione, di bellezza e arte. Un vero museo a cielo aperto con la Fontana del Nettuno di Baccio Bandinelli, il monumento equestre a Cosimo I de’ Medici del Giambologna, il maestoso David, uomo-simbolo di Firenze, il cui originale, opera di Michelangelo, alla Galleria dell’Accademia e poi, come una visione, la meravigliosa Loggia dei Lanzi, emblema scultoreo di passione e genialità, con il Perseo di Benvenuto Cellini.

Al centro di tutto Palazzo Vecchio il simbolo politico della città. Ci troviamo alla Galleria degli Uffizi. Sarebbe impossibile annoverarvi tutti i capolavori che potrete ammirare in ogni singola sala della Galleria, ci limitiamo a citarne solo alcuni, vere opere-miracolo dell’arte di tutti i tempi. Il Battesimo di Cristo di Leonardo da Vinci e Andrea del Verrocchio, La Nascita di Venere e la Primavera di Sandro Botticelli, la Venere di Tiziano, la Madonna col Bambino e San Giovannino di Raffaello, La Medusa del Caravaggio. Nasce proprio dagli Uffizi, prende corpo in via della Ninna, fa da tetto alle botteghe del Ponte Vecchio, costeggia la torre dei Mannelli, si affaccia sulla chiesa di Santa Felicita, attraversa le case dei Guicciardini, tocca il vivaio di Boboli e approda a Palazzo Pitti.

Il Corridoio Vasariano, rappresenta uno dei luoghi più suggestivi e intrisi di storia della cultura fiorentina. Questo stupefacente percorso sopraelevato, lungo un chilometro, fu realizzato in soli cinque mesi da Giorgio Vasari per volere del granduca Cosimo I de’ Medici.

 

Momento Shopping: e dove se non lungo l’elegantissima via de’ Tornabuoni? La nuova pavimentazione, oltre alla sua recente pedonalizzazione, la rendono un diamante di stile incastonato nel cuore di Firenze. Le boutique da non perdere? Il tempio di Salvatore Ferragamo nel palazzo Spini Ferroni e poi Dior, Cèline, Prada, Gucci, Fendi, Bottega Veneta, Emilio Pucci, Stefano Ricci, Balenciaga, Officina de’ Tornabuoni, Bulgari, Pomellato, Barducci, Fani Gioielli, Cassetti Gioielli (sul Ponte Vecchio), Omega, Enrico Verità, Richard Ginori, La Perla, Ermenegildo Zegna e Roberto Cavalli, solo per citarne alcuni. Ah, dimenticavamo, piccola tip di gusto: non c’è romanzo ambientato a Firenze che non citi i suoi famosi panini tartufati. Parliamo di Procacci, gastronomia fondata nel 1885 in via de’ Tornabuoni.

Per l’aperitivo: il minimalismo chic del The Fusion Bar & Restaurant del Gallery Hotel Art nel Vicolo dell’Oro, l’atmosfera glamour di Colle Bereto in piazza Strozzi, vinili e birra artigianale per il nuovo Move On in piazza San Giovanni.

E per la cena? A Firenze si chiamano ‘buche’, sono degli ex-laboratori seminterrati trasformati in cantinette, nidi di sapori e cucina toscana. In questo quartiere avrete l’imbarazzo della scelta: Buca Lapi, Buca Mario, e Buca dell’Orafo. Per gli amanti dell’alta cucina, Marco Stabile ci accoglie nel regno stellato di Ora d’Aria in via Dei Georgofili. Una vista panoramica su piazza della Repubblica, un bistrò toscano dai piatti semplici e genuini creati da Fulvio Pierangelini, tutto questo è Irene, all’Hotel Savoy. In via dei Conti esiste infine Konnubio, un luogo che unisce design e natura, cucina e biologico. Oltre Ponte Vecchio, le meraviglie dell’Oltrarno, che vi racconteremo nella prossima puntata…

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