San Frediano, l'altra Firenze
Alla scoperta di una Firenze vera, tra luoghi imperdibili, indirizzi gourmet e tesori d'arte e artigianato
Esistono racconti e tradizioni che ogni grande città tiene nascosti, come a proteggerli dalla massificazione, perle rare fatte di storia e poesia. La Roma trasteverina, la Milano dei navigli, Genova con l’antico ghetto. Anche Firenze possiede il suo “primo figlio prediletto”, che prende il nome di San Frediano. Un rione difficile da descrivere senza citare le appassionate parole di chi l’ha vissuto e raccontato, Vasco Pratolini nel celebre romanzo Le ragazze di San Frediano: “quanto v’è di perfetto, in una civiltà diventata essa stessa natura, l’immobilità terribile e affascinante del sorriso di Dio, avvolge Sanfrediano, e lo esalta.”
Da Ponte alla Carraia, ultima arteria del centro più calcato di Firenze, i nostri passi ci guidano sul Lugarno Soderini. Eccoci giunti al primo must dell’Oltrarno: il Museo Bellini. In una signorile dimora quattrocentesca affacciata sull’Arno, appartenuta al grande antiquario Luigi Bellini, un vero e proprio tesoro, che comprende opere di Donatello, Ghiberti, Canaletto, Della Robbia, Piero di Cosimo e Beato Angelico.
Arriviamo in piazza del Cestello, qui sorge, con la sua alta cupola, la Chiesa di San Frediano in Cestello, al suo interno l’intonaco chiaro crea una luminosità travolgente. Un segreto: ascoltate attentamente il suono proveniente dalla facciata e chiudete gli occhi, vi sembrerà di navigare sulle acque dell’Arno!
Imbocchiamo Borgo San Frediano, una lunga strada, cuore del quartiere che, se potesse, narrerebbe una miriade di storie, fatte di sapienza e forza, eccellenza artigiana e tradizione. Qui la parola d’ordine sembra essere soltanto una: artigianato. Alcuni nomi di artigiani per cui vale la pena un salto in San Frediano? L’Antico Setificio Fiorentino, in via Lorenzo Bartolini. Nato a metà del Seicento, è uno dei simboli del quartiere; qui si lavora su telai a mano e i disegni delle stoffe custoditi nell’Archivio storico comprendono rari damaschi del Rinascimento, broccatelli, lampassi e filaticci.
Altro must per l’artigianato made in San Frediano è Claudio Arezio. Nella sua bottega fiorentina di via del Leone, costruisce violini, viole e violoncelli, moderni e barocchi. E come non citare anche Il Paralume, in Borgo San Frediano. Ma aspettate.
Durante la vostra passeggiata in Borgo San Frediano tenete gli occhi ben aperti perché da un momento all’altro potreste incontrare luoghi sognanti, ricchi di arte e bellezza, pagani perché non religiosi, ma intrisi di una atmosfera quasi sacrale. Uno di questi è Galleria Romanelli: uno studio di scultura autentico, tappa obbligata per amanti d’arte, collezionisti, architetti e appassionati alla ricerca di pezzi unici e personalizzati.
Torniamo a noi: oltrepassiamo via San Giovanni, dalle tipiche case “povere” emblema di una Firenze verace e sanguigna e raggiungiamo piazza de’ Nerli, nota anche per il suo storico trippaio, attorno a lei le vie dei Cardatori e dei Tessitori conservano il nome dei vecchi mestieri.
Ci siamo, i nostri occhi sono increduli, piazza del Carmine, da poco pedonalizzata, si mostra in tutta la sua maestosità. Davanti a noi, la facciata incompiuta della Basilica di Santa Maria del Carmine. A fianco una porta fa accedere al miracolo visionario della Cappella Brancacci. No, non stiamo esagerando, gli affreschi della Cappella Brancacci di Masaccio e Masolino sono un vero miracolo dell’arte di tutti i tempi. Il ciclo di affreschi narra alcune Storie di San Pietro, precedute, sugli stipiti d’ingresso dal Peccato Originale e dalla Cacciata di Adamo ed Eva: una reale rappresentazione di pathos e umanità.
Usciamo, la zona di piazza del Carmine è una delle poche del centro storico di Firenze dove è ancora possibile respirare un’autentica atmosfera rionale. Al carattere profondamente religioso e artistico negli ultimi decenni si è aggiunta l’anima più contemporanea di una città che fonda sull’eccellenza ogni esperienza. In materia di gusto e cucina abbiamo gli indirizzi giusti. Per un pranzo all’insegna del verace tradizione fiorentina (dialetto incluso) la Trattoria Sabatino è quella che fa per voi, appena fuori la Porta San Frediano.
Una delle migliori bistecche di Firenze? Dall’Antico Ristoro dei Cambi in via Sant’Onofrio. Uno dei templi della cucina in Oltrarno e a Firenze? incastonato nell’omonima piazza, Cestello Firenze In via Pisana, Fuor d’Acqua, punto di riferimento indiscusso per la cucina di mare. Ancora sapori marittimi da Il Pescatore, in piazza del Carmine. Un Hamburger in puro American Style? BBQ in piazza Tasso. Creatività e tocco gourmet: siamo da Io Osteria Personale in Borgo San Frediano. Amanti della cucina veg e biologica, il quartiere ha i suoi segreti: La Vivanda, in via Santa Monaca e Gnam in via di Camaldoli. Infine il cult della cucina nipponica a Firenze: Momoyama, in Borgo San Frediano.
Tempo di relax. Nascosto nel cuore del quartiere di San Frediano, tra via de’ Serragli, via del Campuccio e il tratto di mura che costeggia il viale Francesco Petrarca, sboccia il Giardino Torrigiani. Proprietà delle due famiglie Torrigiani di Santa Cristina e Torrigiani Malaspina, 7 ettari di rara bellezza, che vanno a comporre uno straordinario parco privato, il più grande giardino privato in Europa all’interno della vecchia cerchia di mura di una città. Sarà facile perdersi lungo sentieri di straordinaria bellezza, fiori e piante di ogni specie, statue e fontane. Ciò che rende famoso il giardino è anche il suo orto botanico, straordinariamente ricco di specie arboree e piante provenienti da diverse parti del mondo. Nella splendida cornice delle serre torrigiani, si possono prenotare pranzi e aperitivi da mille e una notte. (per info, prenotazioni e visite guidate: info@giardinotorrigiani.it).
Vietato concludere la vostra giornata in Oltrarno prima di uno step nei locali che rendono la nightlife del quartiere una delle più interessanti in città. Aperitivo, cena e dopocena al Circolo Aurora in piazza Tasso. Negli spazi intrisi di storia e cultura dell’ex bar Vanzini, un luogo cult che esprime perfettamente lo stile un po’ hipster un po’ chic di chi respira l’Oltrarno. Musica, poesia, teatro, divertimento e anche ospitalità all’Ostello Tasso, in via Villani. La sua è una formula davvero incredibile: ostello e locale cool con giardino… Da non perdere qui gli esclusivi party e i mercatini vintage stagionali! Atmosfera più rilassata per l’ultima chicca di San Frediano. E’ l’Hemingway, in piazza Piattellina.
San Frediano è tutto qua, stupore e poesia e proprio per mantenere intatta questa unicità è nata l’Associazione Oltrarno, un grande progetto il cui unico obiettivo è quello di valorizzare i tesori e le eccellenze di questo puro microcosmo fiorentino al di là dell’Arno.