Robert Kubica per la prima volta in gara nella ELMS al Mugello Circuit
La nostra intervista al famoso pilota: dai successi nei kart al mondo spietato della F1
Robert Kubica è pronto per una nuova sfida. E ancora una volta, lo fa con assoluta dedizione, passione e il sorriso sul volto. Polacco di nascita, italiano d’adozione, la sua carriera è stata una corsa sulle montagne russe. Tra le strade di Cracovia, Robert si era innamorato del mondo dei motori, che tanto dà quanto toglie. Dal lontano Natale in cui, a quattro anni, ricevette in regalo una macchinina rossa col motore a scoppio, non lo ha più mollato, nonostante tutti gli ostacoli che la pista gli ha messo davanti. Dai successi nei kart al mondo dorato quanto spietato della F1, dal terribile incidente nei rally nel 2011 alla straordinaria vittoria ad Austin Texas nel Campionato del Mondo Endurance WEC lo scorso 1 settembre su Ferrari, Kubica di motori ne ha visti di tutti i tipi. Lo incontriamo al Mugello Circuit per il debutto della European Le Mans Series sul tracciato toscano. Un circuito che lo stesso Robert mette al pari di Suzuka e Spa per bellezza e difficoltà di guida.
Robert, complimenti per la straordinaria vittoria in Texas, arrivata la stessa domenica in cui Charles Leclerc dominava a Monza nel GP d’Italia di F1.
È stata una bellissima gara e sono contento per la Ferrari. Credo non sia mai successo prima: vincere in due campionati mondiali nello stesso giorno.
Al via con AF Corse al volante di una Ferrari 499P numero 83 Giallo Modena, Kubica non ha deluso le aspettative.
Ci voleva questo risultato. La stagione finora non è stata facile. Eravamo consapevoli di avere un grande potenziale ma i risultati in qualche modo non rispecchiavano il nostro livello.
Una vittoria che ripaga solo in parte la delusione della 24Ore di Le Mans.
Sappiamo che è una sfida tecnica e umana immane. Un guasto tecnico ci sta, ma speri sempre che vada bene.
Quanto è difficile rialzarsi ogni volta?
Le gare sono così. La Ferrari non aveva mai vinto una gara di endurance con la 499P su un circuito che non fosse Le Mans in occasione della 24Ore. E’ stata una grande soddisfazione ed è bello che il successo sia arrivato con il nostro equipaggio # 83 di AF Corse. Un gruppo giovane. E’ un premio anche per tutti i ragazzi che lavorano al progetto.
Polacco, ma italiano d’adozione.
Mi sento tanto polacco, ma a livello sportivo sono cresciuto in Italia. Sono arrivato qui nel 1998 quando avevo 13 anni per correre nei kart. I miei genitori sono rimasti in Polonia per cui per me è stato un bel salto anche a livello di responsabilità. Il campionato italiano era il più competitivo e mi ritengo fortunato di essere approdato qui. In Italia si vive bene: le persone sono sincere e aperte. Mi sono adattato bene. Ho corso per diversi team italiani, ho frequentato Formula Medicine a Viareggio ed è strano che abbia corso al Mugello solo una volta nel 2002 nel Campionato Italiano Formula Renault.
Il successo nei kart, primo polacco in F1, l’accordo per correre con la Scuderia Ferrari a fianco di Fernando Alonso saltato per l’incidente, il ritorno in F1 da collaudatore ed ancora la vittoria della ELMS nel 2021, il WEC nel 2023 nella classe LMP2. Ma quante vite ha Robert Kubica?
Il go-kart ha rappresentato il periodo più bello della mia vita. In F1 l’highlight è stata la vittoria in Canada 2008 con BMW Sauber. La Ferrari F1 è una ferita aperta. Con Alonso avremmo fatto grandi cose. I Rally mi hanno dato più soddisfazioni personali perché un pilota che arriva dalla pista deve sviluppare capacità molto diverse. L’incidente del 2011 ha marcato il periodo più buio, ma tornare a correre mi ha ‘salvato’, perché mi ha tenuto la testa occupata.
Cosa la affascina del Campionato ELMS?
Mi piace il format che racchiude l’essenza del motorsport: quattro ore di gara, una griglia molto competitiva con oltre 40 vetture, piloti e team di alto livello nei circuiti più belli d’Europa.
C’è un punto del Mugello che le piace di più?
La pista è talmente bella che è difficile trovare un punto che non lo sia, ha un bel flow. Le Arrabbiate restano comunque due curve mitiche. Come categoria di tracciati, metto Il Mugello insieme a Suzuka e Spa per bellezza e difficoltà di guida. Consiglio a tutti di passare un weekend tra le verdi colline del Mugello alle porte di Firenze e assaporare il gusto adrenalinico della velocità e della competizione.