La nostra guida sulle riaperture dal 26 aprile fino a luglio: ristoranti, bar, locali, musei, palestre e fiere
Ristoranti, bar, locali, musei, palestre, piscine, stadi, stabilimenti balneari e termali. Quando aprono e come.
Il governo ha approvato il nuovo decreto che fissa il calendario delle riaperture a partire dal 26 aprile e sarà in vigore fino al 31 luglio.
Dal 26 aprile 2021 riapriranno in zona gialla i musei ristoranti, i bar e i locali ma con consumazione seduti solo all'aperto anche a cena e coprifuoco confermato alle 22. Riapriranno gradualmente anche le altre attività.
Nel provvedimento non viene fissata una data di scadenza, ma è stato chiarito che le misure saranno riesaminate in base all’andamento della curva epidemiologica e dunque è possibile che anche questo limite orario venga rivisto già alla fine di maggio.
Ma ecco il calendario di tutte le aperture:
Dal 26 aprile 2021
Vengono ripristinate le zone gialle, tra le quali saranno consentiti gli spostamenti.
C’è la grande novità del pass per gli spostamenti tra regioni di colore diverso: se non si hanno ragioni di lavoro, salute o necessità, servirà un certificato che attesti di essere stati vaccinati, di aver effettuato un tampone entro le 48 ore precedenti o di essere guariti dal Covid (con validità di 6 mesi). Il pass darà anche accesso a eventi culturali e sportivi. Bar e ristoranti riaprono nelle zone gialle sia a pranzo sia a cena e solo con tavoli all’aperto: 4 persone al massimo per tavolo, di più solo se conviventi. Restano asporto e delivery.
Coprifuoco è confermato dalle 22
Dal 26 aprile al 15 giugno chi vive in zona gialla può andare a trovare amici oppure parenti nella regione una sola volta al giorno: ci si può muovere in quattro persone, oltre ai minori. Nello stesso periodo la visita in quattro persone, sempre oltre ai minori, a parenti e amici è consentita anche in zona arancione, ma rimanendo all’interno del proprio comune di residenza. In zona rossa, invece, sono del tutto vietate le visite a parenti e amici. È inoltre sempre consentito andare nelle seconde case ma può spostarsi soltanto il nucleo familiare e la casa non deve essere abitata da altre persone. Il titolare deve dimostrare di aver affittato o acquistato l’abitazione prima del 14 gennaio 2021.
Si potrà fare sport all’aperto: non solo quelli individuali, ma anche calcetto, basket e tennis.
Riaprono teatri, sale da concerto, cinema, live-club e altri locali o spazi anche all’aperto. Si potrà stare soltanto seduti e i posti devono essere prenotati. È obbligatoria la distanza di almeno un metro sia per gli spettatori che non siano abitualmente conviventi, sia per il personale. La capienza non può essere superiore al 50 % di quella massima autorizzata e il numero massimo di spettatori non può comunque essere superiore a 1.000 per gli spettacoli all’aperto e a 500 per gli spettacoli in luoghi chiusi, per ogni singola sala.
Dal 26 aprile riaprono anche i musei, le mostre e i parchi archeologici ma nel fine settimana si può andare solo su prenotazione.
Riaprono tutte le scuole nelle zone gialle e arancioni, fino alla fine dell’anno scolastico. Nelle zone rosse (in questo momento Puglia, Sardegna e Valle d’Aosta) potranno tornare in classe tutti fino alla terza media e dal 50 al 75% alle superiori (il punto della situazione con Gianna Fregonara, tra aule mancanti e il nodo trasporti).
Dal 1 maggio 2021
Saranno riaperti al pubblico i palazzetti dello sport — massimo 500 persone — e gli stadi — massimo mille spettatori.
Dal 15 maggio 2021
Riaprono le piscine all’aperto e gli stabilimenti balneari, con ombrelloni e lettini distanziati, con le medesime regole dell'estate 2020.
Dal 1 giugno 2021
Riaprono i i ristoranti con tavoli al chiuso (ma solo a pranzo e distanti due metri l’uno dall’altro e massimo 4 persone non conviventi) e le palestre.
Dal 1 luglio 2021
Fiere e congressi, stabilimenti termali (senza certificato medico) e parchi tematici. (Scopri qui la grande edizione di Pitti Uomo in programma)
Per lo spostamento in tutte le regioni per vacanza o per svago, arriverà un pass speciale, molto simile a quello anticipato dall'Unione europea che, potrebbe favorire anche l'ingresso a determinati eventi come quelli culturali e sportivi, oltre che andare in vacanza. Una certificazione che dovrebbe comprovare di essere stati sottoposti al vaccino, oppure avere un tampone antigenico o molecolare negativo effettuato nelle 48 ore precedenti o di aver avuto il Covid ed essere guariti (in questo caso il pass durerà 6 mesi).
Solo tavoli all'aperto per evitare di facilitare i contagi nei luoghi chiusi, massimo quattro persone insieme (tranne se familiari conviventi), ristoranti, bar e locali aperti anche la sera e pagamenti con carte di credito direttamente al tavolo, escludendo la possibilità di pagare in contanti. Privilegiata la prenotazione. Va mantenuto per due settimane l'elenco di chi ha prenotato, per favorire l’eventuale rintracciamento dei positivi.
Nei cinema e teatri i posti a sedere dovranno prevedere un distanziamento minimo di un metro tra uno spettatore e l'altro, a meno che non si tratti di conviventi. Va privilegiata la prenotazione e va mantenuto l'elenco delle presenze per un periodo di 14 giorni. Solo negli scenari epidemiologici definiti ad alto rischio, ossia nelle zone arancioni, si parla (così come anche per palestre e piscine) di «strategie di screening/testing, anche in autosomministrazione». Franceschini ha inoltre inviato al Comitato tecnico scientifico un documento in cui chiede di aumentare i posti a sedere, con un pubblico “raddoppiato” rispetto alle regole adesso in vigore: fino a 500 persone al chiuso e 1000 all'aperto.
Le precauzioni ulteriori, l'ipotesi di richiedere un tampone, entrerebbero in campo invece per eventi particolari, situazioni speciali la cui organizzazione verrebbe lasciata alla valutazione delle Regioni, concerti o manifestazioni da tenersi rigorosamente all'aperto ma aperti anche a qualche migliaia di spettatori.