E' tempo di Pitti Uomo
Viaggio nel tempo di questa 97° edizione di Pitti Uomo
Arrivano anche dall’altra parte del mondo. Il Pitti Immagine Uomo è oggi un protagonista autorevole nel panorama internazionale delle manifestazioni legate alla moda e alla declinazione dello stile di vita. Per Firenze ha segnato una ingente svolta. Da sempre considerata la capitale della moda per i suoi ricordi incancellabili legati agli anni Cinquanta con le prime sfilate della Sala Bianca di Palazzo Pitti, che segnarono l’atto di nascita dello stile italiano nella moda, oggi è la destinazione obbligatoria per tutti coloro che lavorano e ruotano intorno a questo settore.
Ma Pitti Uomo che dai giornalisti viene definita ‘kermesse fiorentina’, due parole che non lasciano spazio a fraintendimenti, è paragonata alle settimane delle sfilate internazionali. Ha come protagonisti non tanto gli stilisti più importanti ma le aziende italiane e internazionali che presentano alla stampa e ai buyer le collezioni per l’anno successivo, è la combinazione del momento di scambio, di incontro e di informazione della fiera tradizionale con quello generale riferito ai fenomeni sociologici, economici, di costume e comunicazione.
Quattro giorni di fiera e quattro giorni di eventi, sfilate e installazioni che mettono sottosopra tutta la città e comunicano con il mondo. Quanta moda e quanti eventi in luoghi emblematici si sono succeduti in quasi 50 anni di vita del Pitti Uomo (il 50° compleanno si festeggerà nel giugno 2021, ndr). Dal mare magnum della moda sono passati da Firenze tra gli altri Vivienne Westwood, Raf Simons, Romeo Gigli, Versace, Hedi Slimane, Yohji Yamamoto, Rick Owens, Marco de Vincenzo, Martin Margiela, Carven, Givenchy, la lista potrebbe continuare all’infinito.
Questa volta si parla di bandieracome filo conduttore fra Pitti Uomo e gli altri saloni targati Pitti Immagine: ‘Show your flags at Pitti!’: un rettangolo di stoffa sul quale si intersecano linee, colori e disegni. “Pitti è come le Nazioni Unite della moda, dice Agostino Poletto direttore generale di Pitti Immagine, non è mai un tessuto muto, dice sempre qualcosa, suscita emozioni e parla di messaggi universali come quelli degli abiti che portiamo, simbolo di identità, pensiero e sentimento”. Guest Designer, con sfilata evento, l’atteso Jil Sander un nome importante nel panorama del fashion. Per intendersi: casa di moda fondata ad Amburgo nel 1973. Negli agli Ottanta/Novanta le sue sfilate a Parigi erano prese d’assalto: a differenza dei canoni proposti in quegli anni Jil Sander suggeriva codici minimalisti, tagli puliti, qualità dei tessuti, linee essenziali e colori neutri. Una gioia per gli occhi. La coppia che dal 2017 è alla direzione creativa sono Lucie e Luke Meier; piccola curiosità si conobbero 17 anni fa mentre frequentavano l’istituto Polimoda a Firenze.
Altra sfilata- evento Ramdom Identities, primo progetto indipendente di Stefano Pilati. Esperienza nel settore del lusso, dieci anni come direttore artistico di Yves Saint Laurent, ha lavorato con Armani, Prada, Tom Ford. “Random Identities, dice Lapo Cianchi, direttore comunicazione e eventi di Pitti Immagine, nasce da una spinta interiore di Pilati a esprimere se stesso, un’ossessione al vestirsi, attraverso la moda”. Ancora un evento speciale quello di Telfar, brand fondato nel 2005 a New York, un progetto di fashion in cui si fondono in modo inaspettato estetica, arte, identità di genere e funzionalità.
Telfar Clemens prima di essere scoperto dal mondo della moda ha esposto nei musei di tutto il mondo, ha collaborato con marchi come Converse, i suoi abiti sono venduti in negozi come la Galleries Lafayette e Dover Street Market.
Compleanno per la maison Brioni che presenta la collezione autunno/inverno 2020 attraverso una installazione curata da Olivier Saillard per rendere omaggio alla tradizione sartoriale del brand. “75 anni di Brioni, dice Raffaello Napoleone, amministratore delegato del Pitti Immagine, in cui Firenze ha avuto un ruolo importante . Proprio qui nel 1952 Brioni presentò la prima sfilata di moda maschile in assoluto”.
E quali sono le tendenze del prossimo inverno? Materiali ultraleggeri con una particolare attenzione all'uso delle fibre naturali e preziose, silhouette moderne, tagli morbidi, grande cura dei particolari, sapienza sartoriale, eleganza, comfort, funzionalità e vestibilità. Nuance cammello, blue royal delle uniformi della marina.