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Duomo di Pietrasanta ph. Pasquale Paradiso

text Martina Olivieri

7 Luglio 2023

Pietrasanta: cosa vedere e dove mangiare

Ristoranti e luoghi da non perdere nella piccola Atene della Toscana

Stretta nell’abbraccio tra il blu del mare e il candore delle cave di marmo delle Alpi Apuane, Pietrasanta è chiamata non a caso la “piccola Atene italiana” ed è senza dubbio uno dei borghi più belli della Versilia. E se già da tempo è una vera calamita per artisti - come si vede dalle molte e vivaci gallerie del centro storico - il suo fascino e la sua personalità forte ma raffinata l’hanno resa il nuovo cuore dello stile in Toscana. Ancora oggi Pietrasanta si distingue per la produzione artistica, soprattutto legata alla lavorazione del marmo. Un’anima glamour e cosmopolita che si respira anche nei locali e ristoranti più belli.

COSA VEDERE A PIETRASANTA:

  • Peace Frame Pietrasanta

La monumentale cornice dell’americano Nall che domina l’ingresso di via Mazzini-Piazza Crispi arrivando dal parcheggio di Piazza Statuto e diventata, dal giorno della sua collocazione nel 2006, una delle principali attrazioni artistiche del centro storico.

Peace Frame Pietrasanta ph. Pasquale Paradiso

  • Piazza Duomo

Superata Porta Pisana - l’unica porta cittadina che si è conservata - si arriva in Piazza del Duomo, il cuore del centro storico di Pietrasanta. La piazza raccoglie gran parte dei monumenti principali della città come il Duomo, la Torre dell’Orologio, il Museo Archeologico, il Museo dei Bozzetti e alcuni palazzi storici come il Palazzo Pretorio. Spesso la piazza ospita anche le statue di mostre temporanee che la fanno diventare un vero e proprio museo a cielo aperto.

Pietrasanta

Chiesa di San Martino in Pietrasanta ph. Pasquale Paradiso

  • Duomo di Pietrasanta

Conosciuto anche come collegiata di San Martino (o semplicemente Duomo di San Martino) è il principale luogo di culto della città, edificato a partire dal XIII secolo. L’esterno è interamente rivestito in marmo, mentre la facciata è arricchita da un rosone e aperta da tre portali con lunette istoriate. La struttura è a tre navate e al suo interno custodisce opere d’arte di straordinario valore, come il Pulpito marmoreo realizzato nel XVII secolo e gli affreschi ottocenteschi. Sulla sinistra del Duomo si erge il campanile, che è stato realizzato nella prima metà del XVI secolo ma mai completato. Presenta una superficie in mattoni che nel progetto iniziale doveva essere rivestita in marmo proprio come il Duomo.

Chiostro di Sant'Agostino ph. Pasquale Paradiso

Il Campanile di Pietrasanta ph. Pasquale Paradiso

  • L'oratorio di San Giacinto (Il Battistero)

Al suo interno si trovano due imponenti fonti battesimali trasferiti qui nel XIX secolo quando l’oratorio entrò a far parte dell’opera del Duomo. Il primo dei due, datato 1389, è una vasca esagonale attribuita a Bonuccio Pardini. Sui suoi lati sono presenti dei bassorilievi che raffigurano le virtù. L’altro è un’opera cinquecentesca di Donato Benti e Nicola Civitali ma rimase incompiuto. All’interno anche alcuni dipinti murali di Pietro Cavatorta e l'unica opera rimasta dell'assetto originario secentesco, la pala d'altare di Filippo Martelli.

L'Oratorio di San Giacinto (Il Battistero) ph. Pasquale Paradiso

  • Chiesa di San Francesco

La chiesa, con il convento annesso, fu fondata nel 1523 e ampliata nel '600 quando furono edificati il loggiato antistante la chiesa, l'ala occidentale del convento, la cappella dedicata a Sant'Antonio da Padova e la biblioteca conventuale. Fra le opere d'arte che arricchiscono la chiesa troviamo la Visione di Sant'Antonio da Padova di Orazio Fidani e la pala con San Luigi re di Francia e i Santi Francesco di Paola ed Elisabetta di Ungheria di Anton Domenico Gabbiani. Nel prato antistante la chiesa è collocata la scultura in bronzo San Francesco dello scultore americano Harry Marinsky, donata alla città nell'anno 2000.

  • La mostra di Bernard Bezzina

Fino al 17 settembre è possibile vedere la mostra di Bernard Bezzina, Fragilità, in Piazza del Duomo, Piazza Carducci e nella Chiesa e nelle sale del Chiostro di Sant’Agostino. L'artista torna nella sua città d'adozione con oltre vent’anni di opere che fanno luce sulla sua continua ricerca volta a svelare le possibilità e gli aspetti della materia. Fragilità, insieme a Frammentazione e Forza sono i grandi temi che ricorrono nel lavoro dell’artista. Vuoti e pieni, giochi di luce, ombre potenti sono al centro dell’esibizione e nascono dall’incontro tra la materia plasmata dall’artista e il luogo denso di storia e spiritualità.

Fragilità ph. Emma Leonardi

  • Museo Archeologico

Istituito nel 1968, il Museo archeologico ha sempre avuto sede nel Palazzo Moroni. Raccoglie reperti archeologici che vanno dalla preistoria fino al medioevo provenienti da ricerche sul territorio effettuate all’inizio degli anni ´60. È suddiviso in sezioni, importantissima quella dedicata al periodo etrusco, dove si possono ammirare i reperti, vasellame e strumenti di lavoro e la ricostruzione di una delle capanne. La sezione Romana e Medievale custodisce, invece, diversi manufatti tra cui vetri, anfore, ceramiche, monete, interi corredi funebri e tombe.

  • Museo dei Bozzetti

Oltre 700 tra bozzetti, modelli e disegni di sculture realizzati da 350 artisti italiani e stranieri. I pezzi esposti sono dei lavori preparatori che consentono di capire l'idea che sta alla base delle opere definitive e sono a loro volta delle vere e proprie opere d’arte. Il museo propone anche tante attività per i più piccoli con laboratori didattici nei quali è possibile realizzare delle opere e sentirsi dei piccoli artisti.

  • Rocchetta Arrighina

Costruita nel 1324 da Castruccio Castracani per rinforzare il sistema difensivo della città, la Rocchetta Arrighina inizialmente era dotata anche di un fossato con tanto di ponte levatoio e fungeva da vertice basso di un appartato difensivo che culminava con la Rocca di Sala. Fu distrutta dai fiorentini nel 1484 e ricostruita pochi anni dopo; le ultime modifiche risalgono all’Ottocento quando ormai ogni funzione militare era stata dismessa.

Rocchetta Arrighina

  • Rocca di Sala

Nota anche come Rocca Ghibellina, la Rocca di Sala a Pietrasanta è un complesso fortificato che domina dall’alto piazza Duomo e gli edifici che vi si affacciano. Per raggiungerla si segue un breve sentiero - comodo anche per i più piccoli seppur in salita -che porta in pochi minuti ad una vista mozzafiato.

COSA VEDERE NEI DINTORNI DI PIETRASANTA:

Qui un elenco dettagliato dei borghi più belli della Versilia, mentre di seguito la nostra selezione degli imperdibili.

  • Forte dei Marmi

Elegante, marina, collinare e anche montanara. Forte dei Marmi è un luogo dove rilassarsi tra spiaggia e pinete ma anche dove fare meravigliosi aperitivi, cene da sogno e shopping frenato. Un mosaico di esperienze da non perdere e lunghi chilometri di spiaggia fine per vivere il relax e il divertimento nel centro più esclusivo della Versilia.

Forte dei Marmi

  • Valdicastello

Borgo antico e affascinante situato nel comune di Pietrasanta, vicino al centro storico cittadino. Il nome Valdicastello Carducci sembrava ricondurre al Castello di Monteggiori ma un documento dell’800 ha dimostrato che questa zona veniva chiamata “Valle dei Castelli” ben prima della costruzione di fortificazioni a Monteggiori ad opera di Castruccio Castracani nel 1320. Carducci è stato aggiunto in onore del poeta Giosuè Carducci che proprio qua nacque nel Luglio 1835. Da vedere la Chiesa Parrocchiale di Santa Maria Assunta e San Giuseppe, la Chiesa di Santa Maria, il Monumento ai Caduti della Grande Guerra e la Casa Natale di Giosuè Carducci.

  • Marina di Pietrasanta

Una delle località turistiche più eleganti di tutta la Versilia per una vacanza di relax, mare, spiaggia e aperitivi per vivere al meglio la movida versiliese. Da non perdere il parco La Versiliana, un’area verde sterminata con sentieri, sottobosco e alberi tra i quali pini, querce e lecci. Nel periodo estivo ospita il Festival Versiliana con spettacoli e concerti da segnare in agenda.

Villa La Versiliana

DOVE MANGIARE A PIETRASANTA

Oltre ai migliori ristoranti di Pietrasanta, qui trovate anche un breve guida sui migliori ristoranti sul mare della Versilia e i migliori di tutta la Costa.

Filippo Ristorante a Pietrasanta propone una cucina tradizionale arricchita con piatti moderne e vivaci. Dal famoso roast beef alle polpettine passando per i golosi tortelli alla lucchese e al pescato del giorno, Filippo è un indirizzo da non perdere per gli amanti del buon gusto e del design elegante e raffinato.

FILIPPO Forte dei Marmi

  • Giacomo Pietrasanta
    Via del Marzocco, 19
    ph. +39 0584 300 272

Un'eleganza senza tempo, discreta e non sfacciata. Da Giacomo a Pietrasanta si ripropone tutto lo stile Giacomo e in un ambiente curato e raffinato si può gustare pesce freschissimo di giornata. Ogni piatto è cucinato in modo impeccabile per esaltare la qualità delle materie prime. Se il menu è allettante è interessante anche farsi catturare dai fuori carta, con una grande selezione di carpacci e tartare accompagnati da una vini scelti ad hoc con il sommelier.

Giacomo Pietrasanta

Una cucina ricca dei sapori tipici della regione, da assaporare in una cornice accogliente e alla mano. A tavola troverete classici toscani come la pappa al pomodoro ma anche i deliziosi spaghetti alla viareggina e il pescato che arriva direttamente dal Tirreno.

Pinocchio Pietrasanta ph. Pasquale Paradiso

COME ARRIVARE A PIETRASANTA DA FIRENZE:

Da Firenze: prendete l’autostrada Firenze-Mare A11 fino a Lucca e poi proseguite per l’autostrada A12 con uscita Versilia: successivamente seguite le indicazioni per Pietrasanta.

Per i parcheggi, i più vicini sono quelli di piazza Statuto (il più vicino al centro), piazza Matteotti e piazzale Stazione (gratuito anche se più lontano dal centro).

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