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SCOPPIO DEL CARRO COVER ANDRE PAOLETTI

text: Teresa Favi
photo cover: Andrea Paoletti

10 Aprile 2020

Pasqua e lo Scoppio del Carro a Firenze ai tempi del Coronavirus

Cosa ci sarà al posto della millenaria tradizione tanto amata dai fiorentini e la nostra intervista al custode del Brindellone

A Firenze la Pasqua 2020 sarà senza lo Scoppio del Carro.
La più antica tradizione popolare fiorentina, che si tramanda da oltre 9 secoli e ricorda le gesta dei fiorentini alle Crociate e il loro ritorno a casa, quest'anno non si terrà.

Niente Brindellone, niente volo augurale della colombina, ma un gesto simbolico, per dare un segno di speranza.

il tradizionale scoppio del carro

La mattina del 12 aprile, l'arcivescovo Betori, insieme al sindaco Nardella e al Gonfalone di Firenze, si muoverà dall’altare maggiore portando il cero pasquale fino al sagrato, da dove la sua luce sarà mostrata all'intera città, seppur in modo virtuale, esposta sopra una piazza vuota di persone, ma piena dei cuori dei suoi cittadini.

Insieme a questo gesto prezioso per gli animi, anche un gesto concreto, importantissimo, annunciato dal sindaco Nardella, che dei fondi destinati alla rievocazione storica afferma: “Devolveremo le risorse risparmiate ovvero circa 50 mila euro, a progetti sociali, sanitari e assistenziali del Comune legati all’emergenza coronavirus”.

Mentre a Pasquetta, dalle 17 alle 19.30 in diretta su radio RDF 102e7, Lady Radio, Radio Mitology 70 - 80 e sul canale digitale 841 del dgt di Lady Radio, Musica, condivisione e solidarietà. Tra gli ospiti ci saranno Carlo Conti, Lorenzo Baglioni, Dolcenera, Malika Ayane, Irene Grandi, Federico Russo, Lorenzo Andreaggi, Street Clerks e tanti altri.

In occasione della Pasqua, la nostra intervista pubblicata su Firenze Made in Tuscany n.46, a Gianfranco Bernardini, da più di 35 anni, il custode del nostro Brindellone, il tradizionale carretto che il giorno di Pasqua "esplode" con i fuochi d'artificio davanti al Duomo, e per il resto dell'anno è conservato in deposito e custodito in Via Il Prato 48.

Gianfranco Bernardini, custode del Brindellone

Come ha iniziato questo lavoro?
Da ragazzo, facendo da garzone ai falegnami che all’epoca avevano il compito di vegliare sulla salute del Brindellone.
Quanto è alto e quanto pesa il carro?
40 quintali per 11 metri di altezza. Tre piani di pannelli di castagno e abete finemente intarsiati. Le ruote sono di olmo. La base è dipinta sui quattro lati che raffigurano i quartieri di Firenze.
Quando è stato costruito e da chi?
Veramente non si sa di preciso a quale epoca risalga e chi lo abbia costruito, qui in deposito ho sempre sentito dire che risale al Quattrocento.
Il giorno di Pasqua quante persone lavorano intorno al Brindellone?
Una trentina, esclusi gli addetti alla sicurezza e i fuochisti.
E’ possibile visitarlo nel deposito durante l’anno?
Sì, ma su appuntamento, basta contattare l’ufficio delle tradizioni popolari fiorentine del Comune.
Perché i fiorentini lo chiamano Brindellone?
Il carro dentro è vuoto, con una specie di albero maestro al centro che tiene, tramite tiranti d’acciaio, i pannelli di legno di castagno e abete che non sono fissi. I fiorentini lo chiamano Brindellone perché essendo flessibile, quando avanza trainato dai 4 buoi bianchi ondeggia come un ragazzotto sgraziato (brindellone appunto). Ed è proprio questa flessibilità, il segreto per cui non si è mai spezzato.

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