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olio d'oliva

Paolo Pellegrini

12 Ottobre 2020

Olio: dove gustarlo nei migliori ristoranti di Firenze e dintorni

Piatti che esaltano l’extravergine e dove andare a mangiarli

Il sogno, quando si arriva all’autunno, è sempre quello: una bella fettunta. Pane raffermo - rigorosamente sciapo, senza sale, alla faccia dei “saponi” che storcono il naso - abbrustolito, semmai strusciato d’aglio, e una generosa innaffiata di olio nuovo.

a caccia di sapori genuini, come l'olio di oliva, rigorosamente toscano

Bello torbido, piccante, anche un pizzichino amaro di foglia che in fondo non guasta, profumi di campo e di orto tra la foglia del pomodoro e il carciofo.

"OLIO NOVO", ORGOGLIO DELL'AUTUNNO IN TOSCANA

I piatti fiorentini e toscani dell’olio buono non possono proprio farne a meno. Specialmente a crudo, come ultimo tocco per dare l’insaporita finale, e legare tutti i componenti e gli ingredienti.

Prendi proprio l’esempio più classico, una fettunta come si deve: si fa in casa, certo, ma la trovate da tante parti, a me piacciono quelle della trattoria I Ricchi di Cercina, sarà l’atmosfera, sarà che dopo mi aspetta un bel fritto…

Se il crostone ci piace arricchito al cavolo nero con crema di fagioli e pancetta, uno che lo fa speciale (e non fa solo quello) è Salvatore Toscano fresco di conferma della “chiocciola” Slow Food, insomma uno stellato delle trattorie, a Mangiando Mangiando nella piazza di Greve in Chianti; e se il crostone diventa zuppa lombarda, provate quella di Orlando a Monteloro.

Mangiando Mangiando, OSTERIA A GREVE IN CHIANTI

Ma il capitolo zuppe va dritto a cercare un’altra meritatissima “chiocciola”, quella di Burde nella periferia nord: immancabile la ribollita, o la zuppa contadina, o insomma tutte le zuppe di Paolo Gori, e immancabile il filo di olio ottimo.

Trattoria da Burde

In centro a Firenze la zuppa frantoiana di Buca Mario; per una buonissima pappa al pomodoro invece ci si potrà spostare nel Valdarno che io chiamo fiorentino anche se di targa fa Arezzo, da Paolo Tizzanini all’Osteria dell’Acquolina tra Terranuova e San Giustino. 

Trattoria Acquolina

Un altro gran cultore dell’olio eccellente (lui stesso coltiva una bella oliveta) e dei piatti da prepararci è ironia della sorte un altro Paolo, il Pasquali di Villa Campestri sotto il Monte Giovi, versante Vicchio di Mugello: da non perdere il nudo e crudo di filetto condito con l’olio, o il baccalà cucinato in oliocottura.

Villa Campestri Olive Oil Resort, Vicchio

Baccalà, il ricordo della semplicità quotidiana: eccone un altro ottimo, grigliato in padella con i fagioli zolfini al Molo 73 di Empoli.

Mentre per un buon pescato delicato “spinto” da ottimo olio eccoci alla Trattoria del pesce al Bargino di San Casciano Val di Pesa, e lì vicino, da Bule, meritevoli i fagioli al fiasco.

Memorabile poi il tortino di carciofi di Sostanza “i’ Troia” in pieno centro a Firenze, e sempre in città l’insalata di trippa di Fabio Picchi al Cibreo.

Trattoria Sostanza detto Il Troia

Voglia di ciccia-ciccia? Imbarazzo della scelta, tra Dario cecchini a Panzano, Tullio a  Montebeni, in Mugello le spettacolari bistecche di Bibo a Traversa di Firenzuola e di Riccardo Tombarelli alla Selva di Frena, sempre da quelle parti. In città la Trattoria dall’Oste e, dietro al Duomo, Regina Bistecca, a Scandicci La Braceria.

Trattoria dell’Oste

E per finire? Certo, olio anche nel dolce, come no. Il classico castagnaccio, alla Trattoria Ruggero. Olio e cioccolato, e si torna a Villa Campestri. O un bel gelato. Ma all’olio: eccolo pronto dai Gelati del Bondi in via Nazionale. Dall’inizio alla fine, l’olio è sempre una gran compagnia. Purché buono.

Gelati del Bondi

Places

In questo articolo abbiamo parlato di Trattoria da Burde, Buca Mario, Trattoria da Sostanza detto il Troia, Regina Bistecca al Duomo

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