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Anselm Kiefer. Angeli caduti, Palazzo Strozzi, Firenze, 2024. Photo Ela Bialkowska, OKNO studio

text Francesca Lombardi
photo Ela Bialkowska OKNO studio

11 Aprile 2024

Anselm Kiefer. Angeli caduti a Palazzo Strozzi

Fino al 21 luglio a Firenze una nuova grande mostra ideata e realizzata insieme a uno del più importanti artisti tra XX e XXI secolo

“Il mio rapporto con Strozzi è molto speciale perché quando sono stato per la prima volta a Firenze, avrò avuto circa diciassette anni - devo controllare sul mio diario, perché lo tengo quotidianamente da sempre – ho scritto di Palazzo Strozzi, non so li motivo, e a quell’epoca non me ne chiedevo la ragione. Ma, forse perché è così ‘minimal’, è uno dei miei palazzi preferiti la mondo”. Iniziamo con questa dichiarazione di Anselm Kiefer il racconto della sua bellissima mostra ospitata a Palazzo Strozzi fino al prossimo 21 luglio.

“Anselm Kiefer. Angeli caduti”, Palazzo Strozzi. Photo Ela Bialkowska, OKNO Studio Ⓒ Anselm Kiefer.

Angeli Caduti a cura di Arturo Galansino, Direttore Generale della Fondazione Palazzo Strozzi, permette di approfondire la conoscenza del maestro tedesco, celebre per una accurata e stratificata ricerca sui temi della memoria, del mito, della storia, della letteratura e della filosofia. Gli angeli caduti del titolo sono gli angeli cacciati dal Paradiso a seguito della loro ribellione contro Dio. Quest’immagine simbolica - che risuona nel cortile del Palazzo con il grande dipinto Engeissturz (Caduta dell’angelo, 2022-2023), rappresentazione dell’intera umanità - diventa punto di partenza della mostra a Palazzo Strozzi: un viaggio attraverso allegorie, figure e forme che riflettono sull’identità, la poesia, le vicende storiche, i diversi pensieri filosofici.

“Anselm Kiefer. Angeli caduti”, Palazzo Strozzi. Photo Ela Bialkowska, OKNO Studio Ⓒ Anselm Kiefer

Ogni produzione artistica di Kiefer esprime il rifiuto del limite, non solo nella monumentalità o nella materialità ma anche nella profondità del pensiero che comunica con la sua arte. Kiefer ha esordito nella scena tedesca alla fine degli anni Sessanta con opere che, tra le prime, hanno segnato una riflessione sulla storia della Seconda guerra mondiale e sull’eredità emotiva e culturale della Germania. “A Palazzo Strozzi - racconta Arturo Galansino - le sue opere sono messe in dialogo con l’architettura rinascimentale, amplificando le stratificazioni dei loro significati intorno a temi come la memoria, al storio e la guerra. La mostra diviene un invito a tutti visitatori o investigare la complessità dell’esistenza tra passato, presente e futuro e nella dialettica tra spiritualità e materialità”. Attraverso venticinque opere storiche e di recente produzione, tra cui un lavoro immersivo composto da sessanta tele di dimensioni diverse, l’esposizione permette di esplorare la variegata pratica dell’artista che abbraccia pittura, scultura, installazione e fotografia.

“Anselm Kiefer. Angeli caduti”, Palazzo Strozzi. Photo Ela Bialkowska, OKNO Studio Ⓒ Anselm Kiefer

Angeli Caduti si apre appunto con il celebre brano dell’Apocalisse che descrive li combattimento tra l’arcangelo Michele e gli angeli ribelli, metafora della lotta tra Bene e Male. Nel percorso al Piano Nobile li tema degli angeli caduti si ritrova nella prima sala con il monumentale dipinto Luzifer (Lucifero, 2012-2023). Kiefer rappresenta l’angelo ribelle che precipita nell’abisso, reinterpretato attraverso materiali che si riferiscono alla storia contemporanea e recente. Un’acuminata e minacciosa ala di aereo ni piombo sporge da una massa di materia, creando un diretto riferimento al tema della guerra, ricorrente nell’opera di Kiefer. Le sale centrali del percorso espositivo accolgono una serie di vetrine, una tipologia di opere che l’artista utilizza dalla fine degli anni Ottanta creando microcosmi in cui Kiefer inserisce materiali e oggetti collegati a scritte di suo pugno. Le vetrine creano un ambiente protetto e controllato in cui i materiali contenuti possono esistere nel loro spazio. Alo stesso tempo, rafforzano i temi dell’alienazione e dell’isolamento presenti nell’opera di Kiefer.

“Anselm Kiefer. Angeli caduti”, Palazzo Strozzi. Photo Ela Bialkowska, OKNO Studio Ⓒ Anselm Kiefer.

La mostra prosegue con l’installazione immersiva Verstrahite Bilder (Dipinti irradiati, 1983-2023) composta da una suggestiva selezione di sessanta dipinti che riempiono completamente le pareti e li soffitto di una delle più grandi sale di Palazzo Strozzi. Creata appositamente per la mostra e dotata anche di grandi superfici specchianti poste al centro dello spazio, l’installazione invita il visitatore a immergersi nell’arte stratificata e totalizzante di Kiefer. L’uso dei cosiddetti dipinti irradiati, scarnificati e scoloriti da radiazioni, aggiunge una dimensione evocativa e malinconica all’installazione, invitando a una riflessione sulla fragilità della vita e sul potere dell’arte. Secondo l’artista, anche “la distruzione è un mezzo per fare arte”. La mostra si chiude con i celebri versi del 1930 del poeta Salvatore Quasimodo, tracciati da Kiefer stesso su una parete della sala: Ognuno sta solo sul cuor della terra / trafitto da un raggio di sole / ed è subito sera”.

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