Lorenzo Tellini, school director dell’Istituto Marangoni Firenze, e la sua visione della nuova era post Covid-19

Le riflessioni e i progetti di un'istituzione internazione nel campo della moda e del design

Il Covid-19, e l’emergenza sociale ed economica che ne è conseguita, ci sta portando verso una nuova era fatta di grandi cambiamenti nel quotidiano ma anche di una riscoperta dei valori umani. Abbiamo incontrato Lorenzo Tellini, school director dell’Istituto Marangoni Firenze per conoscere le sue visioni e i suoi progetti di rilancio per i prossimi mesi.

Lorenzo Tellini

Come vede questo nuovo mondo che si sta affacciando? quali sono i cambiamenti più importanti che sta percependo?

Il cambiamento più importante che ho percepito e che mi auguro si consoliderà in futuro è proprio una maggiore attenzione nell'importanza di fermarsi, o almeno di rallentare, per riflettere. una modalità intrinseca al metodo accademico e vocazione primaria di una scuola. E’ importante rimettere al centro del dibattito una nuova consapevolezza verso le istituzioni che stimolano il pensiero con formazione di qualità e di stampo internazionale, come quella di Istituto Marangoni.

Se questo è il presente, come sarà il futuro prossimo? Pensiamo soprattutto agli scenari dell’autunno…

Tra gli addetti ai lavori si respira un nuovo pensiero: la moda avrà bisogno di persone con una visione internazionale, unita a una formazione culturale e ad una sensibilità che trovano terreno fertile in riva d’Arno. gli stessi rappresentanti delle istituzioni ci indicano che il futuro sarà pieno di bellezza. Moda e arte, grazie al loro DNA, possono rappresentare dei valori fondamentali per la ripartenza.

In questo senso la sede di Istituto Marangoni a Firenze è sicuramente privilegiata essendo circondata da storia e bellezza.

La pandemia ha portato con sé una vera e propria rivoluzione digitale: fermi nelle nostre case, senza contatti, la rete si è mossa velocissima e ha rappresentato la nostra unica realtà possibile. uno scatto in avanti che ormai ci appartiene. E’ cambiato anche il modo di fruire la moda, l’arte e la cultura?

Molti operatori del mondo dell’arte continuano a mostrare scetticismo di fronte all’impiego di nuove tecnologie, preoccupati che il digitale possa sostituirsi alle esperienze autentiche. Non saremo più quelli di prima: l'innovazione ci accompagnerà, ma non perderemo il fascino di una fruizione reale di arte, moda e cultura. Per quanto concerne la formazione, Istituto Marangoni si è attivata in modo tempestivo e proattivo verso un processo di  digitalizzazione completa delle attività didattiche al fine di garantire qualità e continuità ai nostri studenti.

Una visione più a lungo raggio: quali sono le difficoltà ma anche le opportunità che vede per quanto riguarda l'istituto marangoni nei prossimi anni?

Istituto Marangoni deve stimolare idee contribuendo al rilancio del paese e dello straordinario bacino di know-how, storia, innovazione che è il made in Italy.

La nostra priorità è una crescita sensibile e durevole. per questo abbiamo deciso di farci guidare dalle tendenze emergenti della moda, dell’arte e del design, perché i nostri programmi educativi possano tenerne sempre conto e spingere il professionista di domani ad andare oltre.  Una delle direzioni lungo la quale sta avvenendo il cambiamento, è il “melting pot” di razze ed etnie che ha trasformato radicalmente, e ancora trasformerà, il target dei consumatori a cui presto si rivolgeranno scuole e aziende. 

I progetti più interessanti per i prossimi mesi?

L'attuale scenario ha portato a un'accelerazione senza precedenti della digitalizzazione, dando un vero e proprio boost a nuovi software, da quelli dedicati al fashion design, alla realizzazione di fitting in 3d, o all’esperienza interamente virtuale di una mostra d’arte. l'idea di Istituto Marangoni di concentrare gli investimenti su strumenti e tecnologie virtuali, anche in ottica sostenibile, è già realtà, con i primi specifici progetti e percorsi che saranno svelati a breve.