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Jovanotti

text Sabrina Bozzoni

10 Febbraio 2025

Lorenzo Jovanotti al Festival di Sanremo 2025

Per l'occasione ripubblichiamo l'intervista fatta al famoso cantante per Firenze Made in Tuscany 46

Lorenzo Jovanotti sarà il grande ospite della serata inaugurale del Festival di Sanremo 2025. Per l'occasione ripubblichiamo l'intervista fatta al cantante per Firenze Made in Tuscany 46, nella primavera del 2018.

Un errore provvidenziale. Quello del tipografo che, stampando la locandina di presentazione per una serata in discoteca, al posto di Joe Vanotti – nome d’arte scelto da Lorenzo Cherubini - scrisse Jovanotti. Passava un anno, quello dell’87, in cui il nostro ventenne Lorenzo si destreggiava abilmente tra Deejay Television e Radio Deejay, presentatore per uno, disc-jockey per l’altro. Di lì a poco Claudio Cecchetto avrebbe prodotto il suo primo disco Jovanotti For President.

“Trent’anni fa - racconta Lorenzo - nella notte di capodanno del 1987, per la prima volta iniziai a domandare gridando come un pazzo al microfono sopra ai dischi: “È qui la festa?” e nella tradizione del funk la pista rispondeva “Si!”. Quello slogan divenne anche un singolo, fatto in un pomeriggio, che andò al numero uno anche se non era un capolavoro di composizione, ma il titolo bastava, lo slogan era efficace e funzionò di brutto, divenne un modo di dire, inaspettato”. Tutto il resto è storia. Una storia fatta di moto e safari, la storia di un ragazzo fortunato divenuto per sempre simbolo di una cultura pop esplosa come un big bang, la cui energia ha coperto di musica felice nonni, padri, madri, figli e figlie. Lorenzo Cherubini nasce a Roma nel ’66, la capitale è stata la sua grande madre culturale, ma il suo legame con la Toscana è quasi ancestrale. A Cortona ci passava le estati fin da bambino, forgiando esperienze lontano dalla città che hanno avuto un ruolo fondamentale anche per la sua carriera. In quel borgo tenuto racchiuso dal verde aretino, Jovanotti ha i suoi epicentri fatti di volti popolari e luoghi genuini, come il bar di Enrico, i bastioni della Fortezza del Girifalco, la casa di famiglia nascosta tra le antiche mura etrusche. E poi arriva lei, Firenze. In un’atmosfera dalla meraviglia intatta, quasi da film di Guadagnino, Villa Le Rose all’Impruneta, a sud di Firenze, è stata, per tutto l’agosto 2017, lo studio ideale dove registrare Oh Vita!, un album di 14 tracce, selezionate e prodotte nientedimeno che da Rick Rubin. Date un’occhiata su Google, basta poco per comprendere quanto Rubin possa essere una stella polare della musica. Californiano nel dna, tra gli artisti prodotti Beastie Boys, Johnny Cash, Metallica, Red Hot Chili Peppers e adesso anche il nostro Jova. Per celebrare questa esplosione di vita in musica, Jovanotti è partito da Milano, passando per Firenze, Roma e poi in Europa, alla volta del sensazionale Lorenzo Live Tour 2018.

Jovanotti (ph. Giovanni Ghidini)

Dopo 30 anni di carriera, 13 album di inediti, dopo decine di stadi e palazzetti sold out, Lorenzo sembra instancabile e inventa uno show spettacolare, nel vero senso della parola. Lo spettacolo si apre su 13 grandi lampadari che trasformano lo spazio in un vero e proprio salone delle feste. “Nel salone della casa dove abbiamo registrato il disco, proprio qui alle porte di Firenze, c’era un grande lampadario di cristallo, e mentre cantavo ce l’avevo sopra la testa, così ho pensato che fosse un segno e che in qualche modo avrei voluto portarlo in tour. Questi lampadari sovrastano il pubblico, lo scaldano, lo accolgono, lo emozionano e durante il concerto si trasformano da oggetti classici in macchine da discoteca, astronavi, ufo, sparalaser, dischi volanti di luna park, lampioni di città”. In scena con Lorenzo la sua inseparabile band, anima gemella musicale che lo ha accompagnato lungo ogni capitolo della sua carriera. “Il cuore di tutto è lei – dichiara Jova - non ho mai avuto una band in stato di grazia come stavolta, con una nuova sezione fiati e i miei musicisti, collaboratori di sempre, ancora più a fuoco. Chiedo molto a loro perché in questo concerto le atmosfere cambiano di continuo e per un musicista si tratta di spingere sempre al massimo e sempre in modo diverso. La spina dorsale dello show è la musica, un viaggio verso l’hip hop, la dancehall, la disco e il rock’n’roll, senza fermarsi mai”. Tra un ballo e l’altro, capitanato dal solito groove che lo contraddistingue, Lorenzo si muta in un vero animale da palcoscenico anche nel look. Magico Jova, il più grande spettacolo dopo il big bang è senza dubbio il tuo.

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