Leggere è un bene essenziale. Ecco le librerie di Firenze che hanno risposto all’appello e riaperto le porte

Con l’ultimo decreto prima di Pasqua le librerie hanno avuto il via libero del Governo per riaprire. Tempo di organizzarsi e qualcuno ha colto l’occasione

A tanti non tornava questa esclusione delle librerie dalle attività essenziali. La lettura è amata da molti. Specialmente in quarantena è un’ottima evasione, valore non da poco. In più c’è chi di libri ne ha bisogno per studio o per lavoro. Ecco quindi che il Governo risponde e dà il via libera alla riapertura delle librerie, ovviamente con tutte le accortezza necessarie durante l’emergenza Coronavirus.

Certo è un impegno non da poco e anche a Firenze non tutte le librerie hanno potuto o deciso di rispondere all’appello e riaprire i battenti.

Hanno riaperto la Libreria Giunti in via de' Guicciardini 51/53/55r, così come ha aperto anche a Prato e Pistoia, Il Libraccio Ibs in via de' Cerretani 16r, la Librairie Française de Florence in piazza Ognissanti 1r, la Libreria Salvemini, nell’omonima piazza e la libreria Alzaia in viale Don Giovanni Minzoni 25c, presso il Cinema Stensen, dove hanno preferito non permettere l’accesso diretto agli scaffali, ma porre un bancone all’ingresso dove chiedere consigli di lettura e fare ordini e acquisti.

C’è poi chi, come Todo Modo (via dei Fossi, 15r) e La Piccola Farmacia Letteraria (via di Ripoli, 7r), che con i suoi libri con tanto di bugiardino e prescrizioni mediche può essere particolarmente indicato (clicca qui per saperne di più e leggere la nostra intervista a Elena Molini, la fondatrice e titolare), hanno deciso di proseguire con le consegne a domicilio e con il servizio sportello per chi passa dalla loro strada per altre necessità, ma di rimanere chiuse al pubblico, almeno per adesso.

Anche La Feltrinelli per ora non ha riaperto le sue librerie, né Red in piazza della Repubblica, né l’indirizzo in via dei Cerretani o in piazza stazione Santa Maria Novella.

Ci sentiamo per nuovi aggiornamenti.