Le torte salate pasquali della tradizione Toscana
Le ricette tutte toscane da sperimentare in occasione delle festività pasquali
“Natale con i tuoi... Pasqua con chi vuoi”, tenendo conto di questo proverbio, i picnic
all'aperto sono tipici del periodo pasquale. Proprio per questa ragione la Torta Pasqualina (dovendo essere consumata fredda) è uno dei piatti più apprezzati e un must a cui non possiamo rinunciare!
Vediamo insieme tutte le versioni toscane di questa torta della tradizione! E se avete già l'acquolina in bocca, qui trovate la ricetta della Torta Pasqualina, mentre cliccando qui troverete quella della Torta Ciaccia.
Due torte della tradizione toscana: la Pasqualina e la "CIaccia" al formaggio
Pur essendo originaria della Liguria, la Torta Pasqualina è entrata a far parte anche della tradizione Toscana. Si tratta di una torta salata che viene preparata per le festività pasquali (come suggerisce il nome) ed è principalmente a base di spinaci, uova e formaggio. In particolare, in Lunigiana si è mantenuta la tradizione originale che vuole la divisione dell'impasto in 33 panetti. Questi simboleggiano l'età di Cristo, ma sono anche fondamentali per garantire un effetto molto simile a quello della pasta sfoglia.
Emblematica è anche la Torta “Ciaccia”, chiamata anche Torta al formaggio. Alta, soffice e fragrante... si tratta di un pane salato lievitato a base di farina, uova, pecorino e parmigiano. Con la sua tipica forma a panettone, la tradizione vuole che sia consumata la domenica di Pasqua per colazione. Questa Torta al formaggio è uno dei piatti più particolari della storia toscana. Veniva generalmente realizzata tra il Giovedì e il Venerdì Santo ed era fortemente legata ai riti religiosi.
Lunigiana
Abbiamo precedentemente menzionato questo territorio per il suo legame con la tradizione della Torta Pasqualina. Tuttavia, non dobbiamo dimenticare anche un'altra torta salata tipica di questo periodo e che rappresenta a pieno quest'area: la Torta d'erbi. Questa proviene dalla tradizione culinaria contadina ed è a base di erbe di campo come cicoria, borragine, crescione, valeriana, pimpinella, ecc. Infatti, si chiama così, perché nel dialetto locale le erbette commestibili sono declinate al maschile. ia, borragine, crescione, valeriana, pimpinella, ecc. Infatti, si chiama così, perché nel dialetto locale le erbette commestibili sono declinate al maschile. Secondo un'antica credenza della zona, era necessario tenere la Torta d'erbi rovesciata sul tagliere come simbolo di buon auspicio.
Provincia di Massa-Carrara e dintorni
Appartenente a questo territorio è la Torta di riso carrarina. Si tratta di un dolce casalingo, non molto conosciuto, a base di riso e di una crema ricca di uova. L'origine è attribuita a questa parte del territorio toscano, perché a causa del faticoso lavoro nelle cave necessitavano di cibi sostanziosi e calorici. Il segreto per la sua buona riuscita sta' nella delicatezza della preparazione e nella cottura; le uova vanno mescolate a mano senza farle montare mentre il forno deve permettere una cottura lenta e uniforme.
Provincia di Lucca
Sempre a base di riso è la torta pasquale tipica della Versilia. Tuttavia, a differenza della precedente, questa è molto salata e piccante. Proprio a causa del suo gusto molto accentuato, viene chiamata “Putta” che significa in dialetto “piccante, pepata”. Anche questa dev'essere gustata fredda e, generalmente, è accompagnata da olive, uova sode, salumi e formaggi. Una variante della Torta Putta è quella tipica della Garfagnana, realizzata a base di farro (al posto del riso). Sia quest'ultima che quella versiliese sono pietanze di origine contadina (gli ingredienti utilizzati erano facilmente reperibili anche per le famiglie più umili), arricchite da pepe nero, cannella, chiodi di garofano e noce moscata.