Advertising

Connect with Firenze Made in Tuscany

Sign up our newsletter

Get more inspiration, tips and exclusive itineraries in Florence

+
Università americana firenze

Loredana Ficicchia

9 Gennaio 2012

Le scuole americane a Firenze: luoghi magnifici, dove si studia Shakespeare e il Rinascimento

Una Firenze mai vista, tra bellezza e story

Cominciarono a prendere posto fra i banchi degli istituti fiorentini, almeno 60 anni fa. I più piccoli, uniforme blu e stemma sul golfino, all’International School of Florence che oggi ha due sedi: in via del Carota e in Viuzzo di Gattaia, nei pressi del piazzale Michelangelo.

Gli altri, negli anni successivi, distribuiti nelle 24 sedi di istituti di cultura per stranieri, che ogni anno mettono in piedi 800 corsi con un turn over di studenti che tocca le punte più alte alla NY University (1000 studenti) e alla Syracuse University, con 900 iscritti all’anno.

Non hanno granché scelta gli studenti delle scuole primarie e secondarie. Le loro famiglie trapiantate in Italia optano quasi sempre per la formazione scolastica in doppia lingua e poi, non si sa mai, meglio una scuola riconosciuta in Usa. ‘Hei! Where are you going? Si va insieme, aspettami!’ - strilla sudatissimo Marc, un ragazzino dal ciuffo rossiccio, che ha appena finito di prendere a calci una palla, nel piazzale dell’International School of Florence, fra magnifici cipressi.

Quest’anno festeggiano 60 anni di attività e il parco studenti è arrivato a 400 unità nelle due sedi, con 30 paesi d’origine differenti e un motto: ‘collegare le esperienze di classe con la realtà del mondo esterno’. Col diploma di ‘Baccalaureato internazionale’, possono accedere a tutte le università del mondo.

Nel frattempo non si fanno mancare le visite guidate ai musei fiorentini e per non far torto a Shakespeare anche gite a Stratford-on-Avon. Fra loro, perfettamente integrati, ci sono anche i figli dei militari di Camp Darby, che ogni giorno si sobbarcano due ore di autobus da Livorno. La ‘Isf’è una scuola non confessionale, eppure si distingue per l’intensa attività filantropica che prende al laccio tutta la popolazione studentesca. Con una serie di progetti a favore del Meyer e della Tanzania.

Il primo drappello di universitari, 35 in tutto, arrivò a bordo di una nave crociera inviato dalla Syracuse University americana, che a Firenze aveva appena inaugurato una succursale. Accadeva mezzo secolo fa, e da allora ogni sei mesi un piccolo esercito di studenti vola a Firenze per immergersi nella storia e nella cultura rinascimentali invogliati da un più assortito pacchetto di corsi accademici, mettendo insieme così una popolazione studentesca che sbarca a Firenze per studiare nell’ex palazzo dei conti Gigliucci (noto a Firenze come la casa rossa per via dell’insolito colore dell’edificio), provenendo da altre università americane.

Dentro quella “casa” in piazza Savonarola, almeno tre generazioni di americani sono stati sedotti dalle meraviglie del Rinascimento fiorentino. Attualmente si contano 80 corsi e 300 studenti che ogni semestre si passano il testimone dopo aver affinato le loro conoscenze in storia dell’arte, architettura, lettere, scienze politiche ed economiche, italiano.

La Villa Rossa, sede principale del campus, ospita gli uffici amministrativi, alcune aule, un bar e un computer lab, ma dagli anni ’80 si è “allungata” verso piazzale Donatello dove sono stati messi in pista i corsi di architettura e, nel 2006, inglobando il Villino - una bella palazzina della fine del XIX secolo prospiciente Villa Rossa - che accoglie la biblioteca, il media lab, alcune aule e gli uffici di facoltà. Sasha Perugini, neodirettrice della succursale fiorentina, porta avanti con grinta l’investimento avviato qualche anno fa, sullo scambio interculturale tra Stati Uniti e Italia (nel 2006 è stata inaugurata anche la Syracuse University in Florence Art Gallery), attraverso mostre d’arte che servono sia ad ampliare il contesto delle attività accademiche dell’università, che ad offrire nuove e diverse occasioni di contatto tra la Syracuse University e la popolazione fiorentina: convegni, conferenze, concerti, rappresentazioni teatrali aperti a tutti.

Ma mentre si celebrano 50 anni di attività Sasha Perugini pensa al futuro del campus fiorentino.
Il programma Study Abroad a Firenze, porta anche il timbro autorevolissimo della NY University of Florence che ha sede a Villa La Pietra sulla Via Bolognese. Una delle più grandi università private degli Stati Uniti - 40.000 studenti (350 a semestre solo a Firenze) frequentano le 18 facoltà a Manhattan e nelle sedi in Europa, Asia, Africa e Sud America - è sbarcata a Firenze nel ’94, grazie alla donazione della famiglia Acton della magnifica villa che ancora oggi custodisce e mostra ai visitatori la collezione messa insieme da Arthur e Orthense sistemata nelle 30 stanze della dimora: oltre cinquemila oggetti fra opere d’arte, oggetti personali e arredi che il figlio Harold, scrittore ed esteta, aveva mantenuto gelosamente al suo posto. La NY University accogliendo la donazione si è impegnata a restaurare la villa e a conservarne lo spirito culturale e cosmopolita.

Fra le università blasonate, se non altro per la lista dei nobel che lì si sono formati, ecco la Harvard university, che a Firenze nel suo campus in via di Vincigliata ospita la sede del centro di Storia del Rinascimento italiano, un centro di ricerca post dottorato fondato nel 1961. Parliamo di Villa “I Tatti”, nel Novecento frequentata dal fior fiore delle élite culturali italiane e straniere, grazie alle seduzioni di un eccellente padrone di casa, il critico d’arte Bernard Berenson. Nel 1936, prima di morire (1959), lasciò in testamento la villa con l’intera collezione d’arte all’università di Harvard. 

Inspiration

Connect with Firenze Made in Tuscany