Le nuove mostre del Museo Novecento
Fino al prossimo 30 aprile in mostra Fabio Mauri, artista di respiro internazionale, Elena Mazzi e Emanuele Becheri, due nomi emergenti del panorama contemporaneo
Il Museo Novecento inaugura il nuovo decennio con un interessante dialogo generazionale, a partire dal 25 gennaio. Nello spazio del secondo piano riservato al progetto Solo, la monografica curata da Sergio Risaliti e Giovanni Iovane è dedicata a Fabio Mauri (Roma, 1926-2009), protagonista indiscusso dell’arte internazionale. La mostra offre uno spaccato della sua parabola creativa, dai celebri Schermi degli anni Cinquanta alla serie inedita dell’Apocalisse degli anni Ottanta.
E poi ancora i Dramophone, in cui l’immagine del disco come “mondo già inciso” richiama il tema della predestinazione del destino e i “disegni” sotto forma di collage e installazioni, come il Comò-disegno (1990), composto da più oggetti di epoche diverse.
Al piano terra il ciclo Duel propone l’immaginario viaggio della giovane artista italiana Elena Mazzi (Reggio Emilia, 1984), che dalla Sicilia attraversa l’Italia e conduce in Islanda e poi in Cina, suggerendo diverse possibili traiettorie. Per la prima volta la mostra nasce attorno al dialogo-duello con tre diverse opere della collezione permanente, di Renato Guttuso, Mario Sironi e Enrico Prampolini (Raccolta Alberto Della Ragione).
Al primo e secondo piano, il ciclo Campo aperto propone una selezione di oltre cento opere tra sculture e disegni di Emanuele Becheri (Prato, 1973).
Un’inedita modalità espositiva - un gruppo di 100 sculture suddivise nello spazio di tre teche contigue - che “preleva”, per “ricostruire” in mostra, alcuni ripiani dello scaffale dello studio di Becheri dove l’artista installa via via le sue opere.