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Palazzo dei Vescovi- Daniel Buren

photo cover: Oniwakamaru sottomette una carpa gigante, Surimono Totoya Hokkei ©Museo d'Arte Orientale Edoardo Chiossone Genova

13 Marzo 2025

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Pistoia

Fino al 27 luglio 2025 Palazzo Buontalenti a Pistoia ospita l’attesissima mostra di Daniel Buren, con interventi che coinvolgono anche gli spazi esterni delle sedi museali di Palazzo de’ Rossi e Antico Palazzo dei Vescovi.

daniel Buren

L’esposizione DANIEL BUREN. Fare, Disfare, Rifare. Lavori in situ e situati 1968-2025 indaga come l’artista francese, nato a Boulogne-Billancourt (Parigi) nel 1938, trasformi gli spazi architettonici attraverso l’uso delle forme, dei colori e dei materiali, creando un dialogo tra arte e ambiente. Il percorso, articolato in dodici sale e nella corte interna di Palazzo Buontalenti, propone una selezione di dieci opere pittoriche eseguite tra il 1965 e il 1966, due Cabane del 1985 e del 2000/2019, tre alto-rilievi recenti, oltre a una sala dedicata ai disegni progettuali di interventi realizzati in Toscana e lavori appositamente creati/ricreati per Pistoia.

La mostra a palazzo Buontalenti si concentra, in particolare, sul legame di Daniel Buren con l’Italia e la Toscana, presentando lavori che l’artista ha rivisitato e ricreato in un processo continuo di fare, disfare, rifare. Con questa idea, Buren mette in discussione e rielabora il proprio lavoro, investendo di nuovi significati progetti elaborati in Italia dal 1968 a oggi e invitando lo spettatore a riflettere sulla trasformazione dell’arte nel tempo e nei diversi contesti.

La cifra distintiva dell’arte di Daniel Buren è il motivo a strisce verticali alternate, bianche e colorate, sempre larghe 8,7 centimetri, provenienti dal tessuto industriale utilizzato dal 1965 per i suoi dipinti e ripreso dall’artista dopo il 1967 in opere poste in contesti urbani, in luoghi istituzionali, e non, dell’arte e della cultura. Questo dispositivo visivo di rigorosa semplicità, è divenuto il suo outil visuel (strumento visivo).

In collegamento all’esposizione, nello sdrucciolo della chiesa di San Jacopo in Castellare, sul muro esterno di Palazzo de’ Rossi, si trova l’intervento Dalla terrazza alla strada: livello, che coinvolge lo spettatore in un’esperienza visiva inedita. Rifacendosi alle azioni urbane degli Affichages Sauvages della fine degli anni Sessanta, l’artista adatta il proprio ‘strumento visivo’ al contesto cittadino, con una striscia con bande bianche e nere, disposte in alternanza dinamica, che sembra “slittare” sulla parete, adattandosi con naturalezza alla struttura architettonica.

In piazza del Duomo, all’esterno dell’Antico Palazzo dei Vescovi, Buren ha realizzato La facciata ai venti un’opera che si fonde con l’architettura, creando un dialogo con l’edificio storico. Una sequenza di tessuti a righe bianche e nere alternate e verticali, sospesa alle arcate del loggiato, viene animata da ventilatori producendo un movimento cromatico che richiama i motivi della Cattedrale, del Battistero e dello stesso palazzo.



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