Le mostre di Un Anno ad Arte 2015
A Firenze, un calendario di grandi mostre di ricerca e approfondimento
Un anno ad arte giunto all’edizione 2015, la decima, oltre a offrire un magnifico e articolato insieme di rassegne potrebbe essere l’ultimo a coinvolgere il Polo Museale Fiorentino come istituto unitario, per effetto delle nuove autonomie nelle quali sarà suddivisa l’attuale Soprintendenza che disegneranno una nuova geografia culturale fiorentina e un diverso assetto delle collaborazioni.
Senza lasciare spazio a riflessioni nostalgiche , i musei del Polo nell’anno dell’Expo hanno messo a punto un programma interessante di mostre di ricerca e approfondimento. Nel 150° anno della fondazione il Museo del Bargello presenta in partenariato con altri musei europei la civiltà medioevale nelle sue espressioni più alte, riunendo attorno al tema del viaggio nel reale e nel fantastico oggetti d’uso e testimonianze artistiche di rara suggestione : Il Medioevo in viaggio (20 marzo - 21 giugno).
Ancora dall’epoca medievale prende le mosse la prima mostra della Galleria dell’Accademia, L’arte di Francesco. Capolavori d’arte e terre d’Asia dal XIII al XV secolo (30 marzo - 11 ottobre) che conduce all’origine di uno dei più grandi fenomeni religiosi e culturali della storia d’Occidente e del mondo: il Francescanesimo, con il suo immenso portato d’arte e di culto, rapidamente diffuso in Oriente fino alla Cina.
Tra il Rinascimento e il Barocco si collocano ben quattro mostre monografiche, incardinate alle collezioni e al tempo stesso arricchite da prestiti d’eccellenza. Ognuna sarà dedicata alla presentazione di un pittore poco noto al grande pubblico, secondo una politica di valorizzazione fondata sugli studi dei massimi esperti.
Dunque sfileranno nell’arco dell’anno Piero di Cosimo, Carlo Portelli, Gherardo delle Notti, Carlo Dolci. Piero, un geniale eccentrico fiorentino vissuto tra il XV e il XVI secolo, protagonista alla Galleria degli Uffizi con la mostra Piero di Cosimo (1462-1522) Pittore “fiorentino” eccentrico fra Rinascimento e Maniera ( 22 giugno - 27 settembre) .
Carlo Portelli, un altro eccentrico fiorentino ma ben più inoltrato nella “maniera” del pieno Cinquecento, rivelerà la sua insistente ricerca di eleganze tanto raffinate quanto complicate alla Galleria dell’Accademia dal 14 dicembre dal 17 aprile.
Di Gerrit Honthorst detto Gherardo delle Notti, da Utrecht, sarà valorizzata la presenza in Italia nel primo Seicento e soprattutto l’entusiastica ricezione fiorentina, che assicurò quattro grandi tele alle collezioni medicee. A Gerrit, che deve il suo soprannome al talento per le scene notturne rischiarate da lucerne e candele, saranno affiancati altri pittori degli antichi Paesi Bassi, specialmente dediti alle medesime ricerche luministiche ( Galleria degli Uffizi 10 febbraio - 24 maggio).
Con Carlo Dolci alla Galleria Palatina si entra nella vita artistica (ma anche devozionale) della corte fiorentina nel pieno Seicento, dominata dalla granduchessa Vittoria Della Rovere.
Un argomento trasversale, che per secoli accomunò gli artisti d’Europa e non soltanto, è quello cui verrà dedicata la mostra del Museo degli Argenti: il Lapislazzuli. Pietra di frequente importata dal cuore dell’Asia, oltre a entrare alla creazione di splendidi e preziosi oggetti, servì ai pittori provvedendo - una volta macinato e ridotto in polvere - quello che è certo insieme all’oro il più regale e costoso dei pigmenti, il blu detto Oltremare naturale, atto a evocare le sfere supreme del cielo e a vestire la divinità.
La Galleria d’arte moderna, proseguendo lo scavo storico all’interno delle proprie collezioni - riunite e create a partire dalla fondazione, nel 1914 - celebrerà la ricorrenza dei 150 anni da Firenze capitale dell’Italia unita con una mostra dedicata in particolare alle opere d’arte e agli arredi acquisiti da Re Vittorio Emanuele II per la sontuosa e labirintica reggia fiorentina di Palazzo Pitti, nel periodo della sua permanenza in città.
Il programma dei musei fiorentine naturalmente non si esauriranno con questo primo panel ricchissimo di eventi: mostre e percorsi di valorizzazione in musei, ville medicee e cenacoli, dedicati ai temi dell’Expo di Milano e quindi ispirati alla filiera alimentare che “nutre il pianeta”, riguarderanno un ampio arco di iconografia e di oggetti, che vanno dal paesaggio agrario alla mensa signorile o popolare.