Le Letture di firenzemadeintuscany.com con Marco Vichi
"La confraternita dell’uva": il famoso scrittore toscano ci legge John Fante, un omaggio al suo maestro, a Dostoevskij e alle conciliazioni interiori
Anche se impegnato un una full immersion di scrittura (forse un nuovo libro sul Commissario Bordelli…) Marco Vichi ha accettato il nostro invito per leggerci qualcosa a lui molto caro; una mezza pagina de La confraternita dell’uva di John Fante.
Vi riportiamo il messaggio con il quale Vichi ha accompagnato il video di questa lettura: “Il brano l’ho scelto perché considero Fante uno dei miei maestri, ma anche perché condivido con lui l’amore per Dostoevskij (di cui ho letto tutto in gioventù, oltre a tutto l’Ottocento russo, popolato di altri grandi maestri) e anche il contrasto con mio padre che per fortuna nel tempo si è sanato.
Capisco molto bene cosa sentiva Fante scrivendo quel brano, sia per quanto riguarda Dostoevskij, sia per quello che dice del padre, che da nemico diventa una persona da amare e da comprendere”.
Fiorentino, scrittore di numerosi racconti e romanzi, Marco Vichi è il padre del Commissario Bordelli, uno dei rari poliziotti letterari che potrebbero sopravvivere sulla carta anche senza un caso da risolvere. Il suo ultimo libro che si intitola L’anno dei misteri, edito da Guanda, è l’ottavo della popolare saga ambientata nella Firenze degli Anni Sessanta.