Le fantastiche creature dell'artista belga Koen Vanmechelen agli Uffizi
La mostra Seduzione apre la stagione espositiva 2022 con un nuovo dialogo tra classico e contemporaneo
Enormi iguana cornute, una tigre rossa accucciata nel bel mezzo della sala della Niobe, inedite versioni della Medusa con la testa brulicante di zanne e becchi appuntiti: 30 installazioni dell’artista belga Koen Vanmechelen dedicate ai temi dell’evoluzione e dell’ibridazione sono disseminate fino al prossimo 20 marzo tra i classici capolavori del museo. Clicca qui per scoprire le dieci opere imperdibile degli Uffizi e le altre mostre da vedere assolutamente quest'inverno a Firenze.
Vanmechelen, pittore, scultore, performer, figura eclettica i cui interessi spaziano dall’antropologia alla bioetica, dalla tutela dei diritti umani alla bio-genetica, incentra la sua ricerca sui concetti di ibridazione (delle specie animali e vegetali) e contaminazione (delle tecniche espressive e dei materiali.
I lavori, tutti specificamente realizzati per gli ambienti degli Uffizi, mettono a fuoco i concetti primordiali, archetipici e antitetici, che da sempre nutrono l’immaginario umano: vita-morte, umano-divino, terreno-spirituale, naturale-artificiale.
Allestiti in dialogo con le opere della collezione, costituiscono un viaggio suggestivo e spiazzante intorno all’idea di ‘seduzione’: sono una sorta di inno alla potenza della vita ed alla forza rigeneratrice (ma anche appunto ibridatrice, mostruosa) del mondo naturale.