Laura Morante al Teatro della Pergola con Io Sarah, io Tosca
Dal 9 al 14 novembre l'attrice veste i panni della leggendaria Sarah Bernhardt
Da martedì 9 a domenica 14 novembre 2021 al Teatro della Pergola di Firenze, Laura Morante in Io Sarah, io Tosca sarà Sarah Bernhardt, la mitica attrice cui Victorien Sardou dedicò il celebre dramma trasformato in libretto da Illica e Giacosa e messo in musica da Puccini.
La realtà e la finzione finiscono per mescolarsi in un gioco di specchi che apre squarci di verità nell’affascinante leggenda di questa donna tenace e vulnerabile, indomabile e raffinata, cinica e generosa, che fu la prima diva di fama mondiale.
In scena insieme a Laura Morante, la giovane musicista Mimosa Campironi, che interagisce, commenta e dialoga soltanto con il suono del suo pianoforte e con il canto, in un flusso continuo di recitazione, azione e musica avvincente, emozionante, e a tratti anche divertente.
Io Sarah, io Tosca di Laura Morante racconta Sarah Bernhard nei giorni precedenti il debutto de La Tosca. Il testo è costruito in tre quadri: il primo, il 3 novembre 1887, all’inizio delle prove; il secondo due settimane dopo; il terzo all’alba del 24 novembre, il giorno della prima rappresentazione.
"Ho intrapreso un lungo percorso, attraverso la vasta mole di libri dedicati a Sarah Bernhardt, partendo dalla sua autobiografia, tanto rivelatrice del suo carattere, quanto imprecisa, sfuggente e lacunosa per quanto riguarda le vicende non sempre edificanti che hanno contribuito a farne un’attrice e una donna famosissima – osannata e aspramente criticata, ma costantemente al centro della scena – e soprattutto per quel che concerne i fatti della sua vita privata e sentimentale. Più andavo avanti nella mia esplorazione, più mi convincevo che il confronto fra Sarah e Tosca, attraverso la dialettica in gran parte misteriosa e inconscia che sempre si crea fra un personaggio e l’attore che lo interpreta, poteva operare un progressivo e affascinante disvelamento della personalità di Sarah stessa, che gelosia, passione, rabbia, devozione, ribellione non appartenevano solo alla finzione del dramma di Sardou, ma anche alla sua prima magistrale interprete" ha raccontato la Morante.