text Teresa Favi
L'amico Fritz chiude la stagione del Maggio dal 1° al 5 marzo 2022
Torna dopo 83 anni a Firenze l'opera fresca e moderna di Mascagni costruita su una delicata storia d'amore
Debutta martedì 5 marzo alle 20.00, L'amico Fritz di Mascagni, alla Sala Mehta, l'auditorium del Maggio Musicale Fiorentino, con altre quattro recite il 3 e il 9 marzo alle ore 20.00, il 6 marzo alle ore 15.30 e il 12 marzo alle 18.00. Commedia lirica in tre atti che questa produzione realizza senza intervalli, per una durata complessiva di 1 ora e mezzo.
L'amico Fritz © Michele Monasta, Maggio Musicale Fiorentino L'OPERA
L’amico Fritz nel corso degli anni è stato un titolo martellato da pareri critici poco lusinghieri (più per il testo che per la musica, però) primo fra tutti quello di Giuseppe Verdi, che definì l’opera “scema” per la leggerezza e l’inconsistenza del suo libretto. Ma la critica forse non aveva capito che la leggerezza era proprio lo scopo ultimo dell’opera; un’opera dove il pubblico, non “distratto” da un libretto impegnativo, si lasciasse cullare dalla delicatezza della sua musica.
Una musica fresca, dolce e adatta ai buoni di cuore - come la definì lo stesso autore - che tratteggia con mano leggera il piccolo idillio amoroso di Fritz Kobus, scapolo impenitente del paese, e dell’incantevole Suzel, figlia del suo fattore che lo farà innamorare.
IL CAST
Ultimo titolo operistico della stagione prima dell’avvio dell’84esima edizione del Festival del Maggio Musicale, vede alla direzione Riccardo Frizza, la regia è di Rosetta Cucchi. Al loro fianco una compagnia di canto di grande interesse: Charles Castronovo, al suo debutto al Maggio, è Fritz Kobus, Salome Jicia è Suzel, Teresa Iervolino interpreta Beppe lo zingaro, mentre il ruolo di Davide il rabbino è interpretato da Massimo Cavalletti. Con loro Dave Monaco, Francesco Samuele Venuti e Caterina Meldolesi. In questo nuovo allestimento scene e costumi sono curati da Gary McCann, le luci da Daniele Naldi. Il maestro del Coro è Lorenzo Fratini.
La commedia lirica è stata messa in scena al Maggio solo in due occasioni precedenti, la prima nel 1939, l'altra nel 1941 quando L’amico Fritz è andato in scena diretto dallo stesso Pietro Mascagni.
L'amico Fritz © Michele Monasta-Maggio Musicale Fiorentino LA REGIA
La regista Rosetta Cucchi ha dichiarato di aver avuto un po’ di problemi per l’allestimento dell’opera: la sala Zubin Mehta, ha un'acustica fantastica, ma essendo un auditorium è sprovvista di graticcio, cioè quella struttura del palcoscenico che consente di installare e movimentare i fondali, le scene e le macchine di scena sospese.
La soluzione adottata è originale, e stupirà gli spettatori, che si ritroveranno come al cinema: verrà infatti allestito un box nero da sedici noni che ritaglierà quindi il palcoscenico, dando così l’impressione di una vera e propria riproduzione cinematografica.
L'amico Fritz © Michele Monasta-Maggio Musicale Fiorentino L'altra novità di questa produzione fiorentina sarà l'ambientazione. Non più l’originale Alsazia dell'Ottocento, ma la New York degli anni Ottanta, scenario ironico, leggero, perfettamente allineato con la visione di Mascagni.
