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cover moda gucci

Marta Innocenti Ciulli

19 Aprile 2020

L’abito e la rivoluzione di Gucci

Prima monografia dedicata al brand toscano che negli ultimi anni ha rivoluzionato l'idea di moda e di bellezza, con le foto degli shooting pubblicati su Firenze Made in Tuscany Magazine

A partire dalla prima uscita, cioè dal gennaio 2007, ogni numero cartaceo di Firenze Made in Tuscany ospita all’interno uno/due servizi fotografici di moda realizzati dal Direttore Moda Marta Innocenti Ciulli, con la collaborazione dei migliori fotografi e truccatori fiorentini, in studi fotografici che si trovano a Firenze.

ISSUE N.52 - GUCCI A/W 2019-20 - PH. Alessandro Bencini

Le modelle quelle no, arrivano in treno a Firenze dalle migliori agenzie di Milano (Elite, Fashion, Why Not, Woman, ecc.).

ISSUE N.27 - GUCCI A/W 2013-14 - PH.Andrea Varani

Ma i veri protagonisti dei servizi fotografici, come tutte sanno, sono i capi, consegnati dai corrieri alla nostra redazione qualche giorno prima della data stabilita per gli scatti fotografici.

Issue N.36 - GUCCI A/W 2015-16 - PH.Alessandro Bencini

Si tratta di solito 2/3 look corredati di accessori, provenienti da 10/12 brand internazionali e scelti dal direttore moda in base alla tendenza più forte prevista per la stagione in arrivo.

ISSUE N.26 - GUCCI S/S 2013 - PH. Ruggero Lupo Mengoni

Primavera/estate o autunno/inverno delle collezioni prêt-à-porter presentate ogni anno dalle grandi case di moda.  

ISSUE N.38 - GUCCI S/S 2016 - PH. Ruggero Lupo Mengoni

Questa volta però ci siamo divertiti a ribaltare i ruoli trasformando in protagonisti i grandi marchi della moda, che omaggiamo con una serie di monografie orizzontali attingendo ai nostri servizi fotografici. 

N.39 - GUCCI A/W 2017 - PH.Marco Lanza

Vogliamo entrare così nella fase due di questo oscuro momento storico, con le parole della moda che altro non sono che una visione illuminante degli abiti creati per vestire i nostri desideri. Poiché la voglia di ripartire passa anche da qui con forza e determinazione.

ISSUE N.42 - GUCCI S/S 2017 - PH. Sara Mautone

Gucci.  Tutto è iniziato a Firenze nel 1921 quando Guccio Gucci rientrato da Londra dove aveva lavorato per un elegante hotel, decise di aprire una piccola azienda di prodotti in pelle nei quali fondere il gusto raffinato degli aristocratici inglesi e la maestria degli artigiani toscani.

ISSUE N.43 - GUCCI F/W 2017-18 - PH. Alessandro Bencini

Aprì anche un negozio nel centro di Firenze che da subito diventò tappa fissa di turisti e nobiltà toscana dedita all’equitazione, il morsetto diventò il primo fortunato simbolo di Gucci.

ISSUE N.46 - GUCCI S/S 2018 - PH. Alessandro Bencini

I difficili anni della dittatura fascista e del conflitto mondiale  non permettevano l’importazione di materiali, fu così  che la Gucci iniziò a sperimentare materiali atipici come canapa, lino, iuta meno costosi del pellame, diventando poi una caratteristica del marchio a partire dalla fortunata borsa Bamboo, con il manico di canna brunita.

ISSUE N.50 - GUCCI S/S 2019 - PH. Alessandro Bencini

Negli anni Cinquanta nacque il mocassino con il morsetto e apparve il nastro verde/rosso/verde ripreso dal sottopancia della sella, negli anni Sessanta il foulard Flora e solo allora il logo con le  due G incrociate, iniziali del fondatore. Sono invece degli anni Settanta le prime collezioni di prêt-à-porter  in cui la doppia G  è stampata sulle camicie o impressa sui bottoni.

ISSUE N.29 - GUCCI S/S 2014 - PH. Federica Fiori

Nel 1994 è necessario l’arrivo di un  direttore creativo. Il designer texano Tom Ford, glamour e sensuale, impone una nuova immagine  con campagne pubblicitarie certo non indifferenti. I tacchi a spillo, gli abiti in jersey di seta sinuosi e appiccicati al corpo, scollature vertiginose, spacchi che lasciano intravedere, diventano i nuovi codici. Dopo una breve parentesi firmata Alessandra Facchinetti, l’arrivo del 2006 affida alla matita di Frida Giannini la nuova direzione creativa che focalizza un  attento ritorno al lavoro di ricerca dei materiali e alle lavorazioni artigiane.

ISSUE N.53 - GUCCI S/S 2020 - PH. Federica Fiori

Il 2015 segna invece la data della rivoluzione, la Gucci necessita di un rilancio, ha bisogno di riportarsi al centro della conversazione. Manca poco alla presentazione delle due  collezioni uomo/gennaio, donna/febbraio alle sfilate di Milano. Marco Bizzarri è il nuovo amministratore delegato (Stella McCartney, Bottega Veneta,  Kering Luxury). In testa Dio-solo-sa le dinamiche che vi si affollano; come rivoluzionare nel giro di poche settimane l’anima e il cuore del marchio storico?  Utile un cambiamento di sostanza, non cosmetico, una voce nuova: Alessandro Michele (quale il nome, quale il cognome? ci chiedevamo) debutta ufficialmente a direttore creativo per tutte le linee di Gucci.

Studi all’Accademia del costume di Roma, da Fendi come responsabile degli accessori, in Gucci dal 2002 assunto da Tom Ford, come associato al direttore creativo Frida Giannini. E’ lui la voce solista della sua moda stonata, senza legge ne tendenza che sembra inciampare ad ogni angolo. Mescola i colori, gli stili, i tessuti, gli abbinamenti. “La creatività non è una cosa stabile - dice - devi imparare a lasciarla libera”. Ma cosa ha reso i suoi abiti così ambiti?  Non sono le linee inedite, non sono i volumi nuovi, né le lunghezze originali, non i tessuti mai utilizzati.

ISSUE N.54 - GUCCI S/S 2020 - PH.Alessandro Bencini

Sono la confusione di pezzi che si amalgamano come fossero creati apposta, sono l’assemblaggio di un abito con un accessorio che apparentemente stona ma che a guardare due volte è lui che volevo. E’ l’imperfezione che evidenzia il bello e il nuovo.

ISSUE N.24 - GUCCI A/W 2012-13 - PH. Alessandro Bencini

E’  la consapevolezza di comunicare al mondo che tu sei unico e irripetibile e che quello che indossi si connette con te.  E’ una visione personale chiara e colta, che pone la moda  al centro dei temi culturali di oggi. Benvenuto  ‘alessandromichele’ e lunga vita a tutte quei pensieri che ti assediano la testa.  

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