La rinascita delle Rampe di Giuseppe Poggi
Con The Lodge tornano a rivivere le Rampe di Giuseppe Poggi, tra cucina Nikkei e vista mozzafiato sulla città
Sotto al piazzale Michelangelo troviamo un luogo a cui i fiorentini sono particolarmente affezionati: le Rampe del Poggi. Si tratta di un sistema architettonico, ideato dall’architetto Giuseppe Poggi al tempo in cui Firenze fu capitale d’Italia, che aveva il compito di assicurare maggiore stabilità alla collina di San Miniato con condotti idrici e scoli per evitare il ristagno delle acque. Alla funzione di consolidamento strutturale e ambientale, si affiancò anche una composizione architettonica di grande bellezza: visuali sulla città e architetture da giardino, mosaici, grotte, nicchie e mascheroni si fondono insieme, tutti accomunati dall’elemento ‘acqua’, che doveva sgorgare dal punto più alto delle Rampe per poi passare, come elemento costante, agli altri livelli sottostanti.
Dopo anni di completo abbandono, le Rampe hanno trovato nuova vita grazie all’importante progetto di restauro, voluto dal comune e dalla Fondazione CR Firenze, che si è sviluppato in tre direttrici: la conservazione della componente architettonica e materica del sistema (grotte, scogliere e vasche), la realizzazione di un nuovo impianto idrico e il recupero della componente vegetale. Una riqualificazione che ha candidato anche tutta l’area nell’elenco del patrimonio mondiale dell’UNESCO.
A completare questa opera di restauro anche l’apertura del nuovo locale The Lodge, che ha aperto al posto dello splendido Chalet, realizzato dal Poggi in quello che un tempo era il Bastione della carbonaia della collina di San Miniato e che, a fine ‘800, fu trasformato in una casa cantoniera adibita al mantenimento del giardino e delle fontane.
Questo chalet con una vista mozzafiato sulla città, dopo oltre 25 anni di chiusura, torna a splendere nelle sere estive grazie all’impegno di tre soci Lorenzo Segre, rinomato imprenditore della ristorazione, Tommaso Corsini, organizzatore e produttore di eventi e ricevimenti e Niccolò Manetti, imprenditore e vicepresidente della Camera di Commercio di Firenze, che hanno scelto di credere in questo progetto di rigenerazione urbana e soprattutto di risorgimento per tutta la città.
Nasce così The Lodge, il nuovo indirizzo fiorentino da vivere a pieno soprattutto nella bella stagione. Un locale con tre anime - ristorante fusion, cocktail bar e agorà che ospita spettacoli d’intrattenimento - dal respiro internazionale e con vista impagabile sulla città.
Il ristorante del The Lodge è caratterizzato dalla cucina Nikkei, ormai sempre più apprezzata in tutto il mondo. Una cucina che nasce a fine ‘800, a seguito di una forte emigrazione giapponese verso il Sud America, dove i sapori orientali del Giappone iniziano a fondersi con quelli sudamericani che già avevano subito una contaminazione europea. Così il lime, le patate e il mais, si uniscono al dashi, alla salsa tosazu e alle alghe e danno vita alla cucina nikkei. Più che una semplice cucina, un incontro di colori e culture diverse, dove si mischiano il fascino eterno del Machu Picchu con l’essenzialità del Giappone, per una ristorazione che stupisce e regala un tocco di eclettismo anche al palato.
“Sia all’aperitivo che a cena sarà possibile provare molteplici tipologie di piatti preparati da chef con esperienza internazionale. Tutto verrà accompagnato da intrattenimento Live, ogni giorno. Sì perché the Lodge non sarà solo ristornate ma anche un Cocktail e Lounge Bar con street food e aperitivi” ha dichiarato entusiasta uno dei soci, Tommaso Corsini.
Si può, infatti, degustare un cocktail con dello street food nel giardino Jungle, o assistere a programmi d’intrattenimento. The Lodge e The Jungle si propongono come luoghi unici per la cultura culinaria, la musica, e gli appuntamenti che caratterizzeranno tutta l’estate fiorentina. Un teatro di confronti e dibattiti tra importanti esponenti della cultura, dell’economia e della politica.
Sono stati selezionati anche rinomati dj toscani, performer e artisti, e se le norme anti-covid lo permettono la collina del Piazzale sarà nuovamente il luogo più amato dai fiorentini.