La prima partita di polo in piazza Santa Croce
Ce la racconta J. Michael Prince, presidente e CEO di USPA Global e U.S. Polo Assn.
Mercoledì 12 giugno, in piazza Santa Croce, si è giocata la prima partita di Polo amichevole tra Italia e Francia disputata sul celebre sabbione nel centro di Firenze.
Ne parliamo con J. Michael Prince, Presidente e CEO di USPA Global Licensing/U.S. Polo Assn., che racconta come è nato questo evento inedito, in occasione del Pitti Uomo.
J. Michael PrincePolo e Calcio Storico. Come è nata l’idea di questa sinergia?
I 135 anni di storia della United States Polo Association sono una parte importante del nostro DNA. Uno sport così antico e rappresentativo della storia di Firenze come il Calcio Storico risuona davvero con noi, visto che il Polo ha più di 2.000 anni.
Chi sono gli organizzatori di questa inedita partita di Polo?
La U.S. Polo Assn. è il principale promotore dell’evento, in collaborazione con il Comune di Firenze, il Calcio Storico Fiorentino e, naturalmente, la FISE. Insieme, abbiamo potuto unire le squadre nazionali italiana e francese in una partita sportiva per celebrare le magnifiche tradizioni fiorentine. U.S. Polo Assn. è orgogliosa di vestire i giocatori di Polo, i calcianti e gli sbandieratori con le polo U.S. Polo Assn. per la parata che precede entrambe le partite. Una maglietta personalizzata U.S. Polo Assn. double horsemen performance team è disegnata per le squadre nazionali italiana e francese. Inoltre, vengono distribuiti cappellini personalizzati con la scritta Firenze Polo Tribute 2024.
Piazza Santa Croce vista dall'alto (ph. Dario Garofalo)Quali le squadre coinvolte?
Le nazionali di Polo italiana e francese, in una amichevole giocata a tre giocatori: per l’Italia, Stefano Giansanti come Capitano, Giordano Magini e Goffredo Cutinelli Rendina; per la Francia, Elouan Badarello, Côme Dubois e Jules Legoubin.
A lei è stato affidato per l’occasione l’antico ruolo di Messere. In cosa consiste e come ha accolto questa notizia?
Nella tradizione questo ruolo viene affidato a qualcuno che ha un legame particolare con Firenze. Nel cerimoniale del Calcio Sorico ho il compito di annunciare il Decreto della Signoria detto “Grida” e di lasciare il comando al Maestro di Campo con l’ormai famosissima frase: “Maestro di Campo, a te il comando!”. Per me naturalmente, è stato un grandissimo onore riceverlo.
