La mostra di Rachel Feinstein a Firenze
Fino al 18 settembre la prima monografica dell'artista americana al Museo Stefano Bardini, Palazzo Medici Riccardi e Museo Marino Marini
Dal 9 giugno al 18 settembre a Firenze è possibile vedere Rachel Feinstein in Florence, la mostra monografica dell'artista americana che presenta una serie di opere esposte per la prima volta a Firenze in alcuni dei luoghi simbolo della città: Museo Stefano Bardini, Palazzo Medici Riccardi e Museo Marino Marini.
"Rachel è un artista che riesce a stare dentro alle avanguardie, al modernismo, ma al tempo stesso non è ideologicamente e formalmente chiusa a un confronto generoso con la tradizione iconografica del passato" afferma Sergio Risaliti, Direttore del Museo Novecento. "In questo senso, la mostra instaura una sorta di osmosi e dialettica con ognuno dei tre musei, cogliendo in ciascuno di essi qualcosa di peculiare e risvegliando in noi interessi sopiti e meno approfonditi".
Rachel Feinstein è tra le artiste contemporanee più interessanti del panorama internazionale. I suoi lavori, che spaziano dalla scultura alla pittura, hanno una dimensione onirica che trae ispirazione tanto dall’arte classica e dalla pittura rinascimentale quanto dalle favole moderne e dai cartoons.
Accanto ai capolavori del Museo Stefano Bardini, sede della collezione dell’omonimo antiquario e connoisseur che tra i suoi tesori conserva opere di Donatello, Della Robbia, Tino da Camaino, Tintoretto e molti altri, sono esposti alcuni lavori che riflettono sulla figura femminile o sono ispirati a santi e icone, parte dell’indagine dell’artista sul consumo delle immagini religiose.
A Palazzo Medici Riccardi, luogo simbolo della dimora principesca rinascimentale e sede della prima residenza della famiglia Medici, gli ambienti del giardino e delle sale accolgono alcune sculture in ceramica e una serie di dipinti che ben dialogano con la dimensione artistica tardobarocca del museo.
Nella cripta del Museo Marino Marini vengono presentate alcune sculture che testimoniano l’intensa sperimentazione anche materica di Rachel Feinstein, poste in dialogo diretto con i capolavori dello scultore toscano.
In un dialogo serrato con gli spazi dei tre musei, da sempre deputati alla celebrazione e alla memoria del poter maschile, le opere di Rachel Feinstein creano una rottura senza precedenti. La loro carica espressiva rompe l’equilibrio delle forme, portando a riflettere su temi come il pathos e l’eros attraverso la rappresentazione del corpo femminile e l’impudente confronto tra spiritualità e desiderio.