La mostra La Sala Grande. Giorgio Vasari per Cosimo I de’ Medici
Fino al 9 marzo, Palazzo Vecchio ospita l'esposizione che celebra la Sala Grande, Giorgio Vasari e Cosimo I de' Medici
Palazzo Vecchio, fino al 9 marzo, ospita la mostra che celebra la Sala Grande di Palazzo Vecchio in occasione dei 450 anni dalla morte di Cosimo I de’ Medici e di Giorgio Vasari.
La Sala Grande, conosciuta ai più come salone dei Cinquecento, è uno dei più grandi capolavori nati dalla lunga e fruttuosa collaborazione tra Cosimo I de’ Medici e Giorgio Vasari. Oggi in occasione del 450esimo anniversario dalla loro morte, la Sala ospita la mostra che ne celebra la grandezza storica e artistica.
La Sala Grande, sorta sul finire del Quattrocento, venne rinnovata negli anni Sessanta del XVI secolo su richiesta del duca Cosimo I de’ Medici che incaricò Giorgio Vasari di ristrutturarla in vista dei festeggiamenti per le nozze del principe Francesco con Giovanna d’Asburgo. Tra il 1563 e il 1565 la Sala Grande venne completamente messa a nuovo, le pareti vennero innalzate di 7 metri e il soffitto a cassettoni venne decorato con una serie di dipinti che mira a creare una mappa della Toscana basata sulla figura di Cosimo I de’ Medici.
L’esposizione racconta il processo di rinnovamento della sala, tramite lettere, disegni preparatori e testimonianze utili per comprendere il valore di quest’opera unica. Tra i disegni preparatori spiccano quelli della Presa di Porta Camollia e della Battaglia di Marciano. Tra le numerose lettere, che dimostrano i fitti scambi di aggiornamenti tra il duca e Vasari, i visitatori possono ammirare quella scritta da Michelangelo in veste di consulente per la realizzazione dell’opera, qui si può leggere come Michelangelo anni prima della fine dei lavori già aveva consigliato di alzare le pareti di 12 braccia.
La mostra, a cura di Carlo Francini e Valentina Zucchi, permette di ripercorrere il processo artistico che ha portato all’esecuzione di questo capolavoro, grazie anche alla produzione video di Art Media Studio, che accosta le opere esposte alle tavole e agli affreschi della sala. Inoltre, in una delle sale che facevano parte della residenza di Cosimo sono esposte opere di artigianato artistico del maestro Paolo Penko, una replica della catena e della medaglia donate da papa Pio V a Giorgio Vasari nel 1571.