La Biennale Internazionale dell'Antiquariato di Firenze a Palazzo Corsini
Fino al 6 ottobre torna la kermesse con grandi opere d’arte da tutto il mondo, cene di gala e ospiti d'eccezione come Andrea Bocelli
La 33ma edizione della Biennale Internazionale dell’Antiquariato di Firenze accoglie a Palazzo Corsini - fino al 6 ottobre 2024 - 80 gallerie con 14 nuove prestigiose partecipazioni internazionali.
780 ospiti sono giunti da tutto il mondo per l’esclusiva cena di Gala del 26 settembre a Palazzo Corsini la cui “regia” è stata affidata a Gucci Osteria da Massimo Bottura. Gucci è stato infatti uno dei main sponsor di questa edizione, in un raffinato connubio arte e moda. Uno degli eventi più attesi è stata la cena in programma il 27 settembre che si tiene nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio. Una serata in compagnia del maestro Bocelli con un'asta di beneficienza d'eccezione.
“La 33esima edizione della Biennale internazionale dell'Antiquariato di Firenze - ha detto la Sindaca Sara Funaro - ci offre ancora una volta l'opportunità di immergerci nella bellezza e nella ricchezza dell'arte, grazie alla presenza di 80 gallerie provenienti da tutto il mondo. Un appuntamento che rappresenta ormai un punto di riferimento fondamentale per il collezionismo internazionale e un'occasione imperdibile per tutti gli appassionati d'arte di ammirare da vicino opere rare e preziose. Un ringraziamento particolare va agli organizzatori, alle gallerie partecipanti e a tutti coloro che contribuiscono a rendere la Biennale un evento di successo e in costante crescita”.
“Questa edizione è una delle più belle sotto la mia gestione - ha aggiunto Fabrizio Moretti Segretario generale BIAF - Abbiamo i migliori mercanti del mondo ad esporre i loro capolavori a Palazzo Corsini. Come sempre, la Biennale diventa un museo in vendita.”
ESPOSITORI
Gallerie di antica tradizione come Colnaghi, fondata addirittura nel Settecento, Agnews, londinese è del 1817, la galleria Enrico Frascione - la cui famiglia si occupa di dipinti antichi dalla fine dell’800 e vanta la partecipazione alla Biennale di Firenze dalla prima edizione nel 1959 - e ancora Botticelli Antichità, inaugurata proprio nel 1959, Bacarelli e Longari. La maggior parte delle gallerie che esporranno alla BIAF, ha all’attivo in media dai 30 ai 50 anni di esperienza come Sarti, Tornabuoni, Lampronti, Piva, Sperone & Westwater, Dickinson il cui fondatore Simon Dickinson in passato ha scoperto opere di Botticelli, Tiziano e Rubens, tra i molti. Tutte queste gallerie, piccole o grandi che siano, hanno contributo a formare il gusto dei collezionisti internazionali e hanno venduto - e tuttora vendono - capolavori ai musei più importanti al mondo. Dietro a ogni pezzo esposto vi sono, quasi sempre, anni di nuovi studi e ricerche, restauri ed expertise per offrire al mercato opere inedite, rare e nelle condizioni ottimali di conservazione, criterio fondamentale soprattutto nel settore dell’antico, naturalmente.
I CAPOLAVORI IN MOSTRA ALLA BIENNALE
Tra i protagonisti dello stand di Carlo Orsi c'è una Madonna con il Bambino e Santa Maria Maddalena di Tiziano Vecellio. Questo olio su tela, databile tra il 1555 e il 1560, è stato riconosciuto come un autentico capolavoro del maestro veneziano da illustri esperti d'arte, tra cui Federico Zeri.
Accanto a Tiziano ci sarà lo Studio di Giove di Michelangelo della Galleria Dickinson.
Una Madonna col Bambino del Bronzino da Maurizio Canesso.
Botticelli Antichità propone una testa del vescovo Andrea de’ Mozzi (1296-1300 ca.), attribuita a un collaboratore di Arnolfo di Cambio, frammento del monumento funebre conservato nella chiesa ormai distrutta di San Gregorio della Pace, oggi inglobata nel Museo Bardini. Da Salamon & C., lo splendido dipinto I giocatori di Carte si aggiudica il Premio Pittura di Biennale.
LE ALTRE OPERE IN MOSTRA ALLA BIAF
Altomani & Sons segnala una recente scoperta: un Ritratto della granduchessa Vittoria Della Rovere, dipinto dall'artista marchigiana Camilla Guerrieri (Fossombrone, 1628 - Pesaro, 1690). La Galleria Caretto & Occhinegro presenta un raro Paesaggio Notturno con Storie di Cerere di Jan Brueghel I, detto dei Velluti. Colnaghi ha scelto un’opera dell’artista Giovanna Garzoni (Ascoli Piceno, 1600 - Roma, 1670) Natura morta con fiori in un vaso di vetro, 1640-1650 circa (tempera su pergamena con tracce di matita nera).
Da Orsini Arte e Libri, un’opera unica nel suo genere, su pergamena, considerata la nobile antenata della carta, legata strettamente alla storia della famiglia proprietaria della splendida residenza che ospita la Biennale dal 1997, rappresenta l’elemento più curioso e insolito dello stand. Si tratta di una coppia di miniature dell’artista veneziano Antonio David raffiguranti i ritratti di papa Clemente XII (Lorenzo Corsini, 1652-1740) e del nipote cardinale Neri Maria Corsini (1685-1770).
Alla Firenze di Cosimo III de’ Medici e di Giovanni Battista Foggini, ci introducono le proposte della Galleria di Alessandra di Castro: un rarissimo set di otto candelieri di bronzo dorato e una tela di Volterrano. Alessandra di Castro ha vinto anche i Premi Scultura e Arti Decorative. Da Robilant+Voena, un'opera eccezionale: un maestoso dipinto di Andrea Appiani, il Ritratto di Achille Fontanelli (1813). La Galleria Tettamanti porta, di Eliseo Sala un Ritratto del Rustem Bey, Giovanni Timoteo Calosso, olio su tela, del 1854. Da Società di Belle Arti è in evidenza un’opera di Vittorio Corcos del 1900, è un ritratto ricco di fascino di Anna Belimbau, moglie dell’amico Adolfo Belimbau. Antonacci Lapiccirella punta su un pastello divisionista di Umberto Boccioni (Ritratto di giovane, 1905 circa). La Richard Saltoun Gallery si presenta per la prima volta a BIAF e lo fa con uno stand dedicato a tre artiste italiane: l'innovativa minimalista Bice Lazzari (1900-1981), la pionieristica ceramista Franca Maranò (1920-2015) e la rinomata scultrice e pittrice Antonietta Raphaël (1895-1975). Per il Novecento opere di Le Corbusier da Tornabuoni Arte, Alberto Savinio da Sperone Westwater con un “Notturno” del 1950, un De Chirico del 1933 da Farsetti intitolato Le figlie di Minosse (Scena antica in rosa e azzurro II).