Il programma del Museo Novecento per il 2021
Un anno di mostre e eventi del museo diretto da Sergio Risaliti
Dopo essere stato il primo museo a inaugurare una nuova mostra all’inizio del 2021- l' omaggio allo scultore inglese Henry Moore, a quasi 50 anni dalla sua memorabile esposizione al Forte di Belvedere a Firenze che prosegue fino al 18 luglio - il Museo Novecento non perde il passo della sua programmazione per il 2021 e presenta il calendario.
Oltre alla valorizzazione delle collezioni permanenti, è necessario investire sulla ricerca, sulla produzione di eventi e sulla formazione. - spiega Sergio Risaliti, direttore artistico del Museo - Per questo abbiamo puntato tanto su mostre internazionali, quanto sui giovani artisti nell’ottica di un museo che non sia solo deposito d’arte o macchina spettacolare ma anche luogo di sperimentazione e di sostegno al talento creativo.
Primavera
Si inizia il 28 aprile con tre appuntamenti.
Il ciclo DUEL, che al piano terra vede presenti artisti internazionali, chiamati ad instaurare un duello dialettico con le opere della collezione permanente del museo, avrà come protagonista Giulia Cenci (Cortona, 1988). Tallone di ferro, così il titolo della sua mostra, nasce e si sviluppa attorno al dialogo con una scultura in bronzo di Arturo Martini, Leone di Monterosso – Chimera (1933-35 ca.), rielaborazione in chiave moderna di un’immagine fantastica appartenente alla tradizione.
“Étoile". Titina Maselli, Salvatore Ferragamo e il mito di Greta Garbo. La cappella e la saletta al secondo piano del Museo ospiteranno un nuovo progetto dal titolo étoile, con approfondimenti dedicati ad alcune opere provenienti dalle Collezioni del Comune di Firenze. Il primo appuntamento, realizzato in collaborazione con il Museo Salvatore Ferragamo, a cura di Stefania Ricci e Sergio Risaliti, prende spunto dalla grande tela di Titina Maselli dedicata a Greta Garbo, opera donata dall’artista al Comune di Firenze in seguito all’appello lanciato da Carlo Ludovico Ragghianti all’indomani dell’alluvione del 1966. Per l’occasione, come all’interno di un piccolo scrigno, si presentano in dialogo, la tela di Titina Maselli con alcune calzature ideate da Salvatore Ferragamo per Greta Garbo (aperta sino al 29 agosto 2021).
Paradigma. Il tavolo dell’architetto, nel loggiato al piano terra del museo, inaugura GENDER GAP, a cura di Laura Andreini, una galleria allestita con i progetti e le maquettes di 20 architette internazionali: Carmen Andriani, Sandy Attia, Cristina Celestino, Izaskun Chinchilla, Maria Claudia Clemente, Isotta Cortesi, Liz Diller, Lina Ghothmeh, Carla Juaçaba, Fuesanta Nieto, Simona Ottieri, Carme Pigem, Guendalina Salimei, Marella Santangelo, Maria Alessandra Segantini, Benedetta Tagliabue, Monica Tricario, Patricia Viel, Paola Viganò e la stessa Laura Andreini. (fino al 10 ottobre 2021).
Ad aprile il Museo Novecento dedicherà ampio spazio al lavoro di artisti giovanissimi
Sempre mercoledi 28, Chiara Gambirasio (Bergamo,1996) presenterà il suo progetto site-specific ideato per il ciclo Ora et Labora, un intervento realizzato appositamente per il loggiato al primo piano del Museo (fino al 10 ottobre 2021).
Atelier des Beaux-Arts. Sempre ad aprile, due sale al primo piano del Museo Novecento saranno trasformate in altrettanti atelier, in cui lavoreranno, per 6 mesi, due giovani artisti provenienti dall’Accademia di Belle Arti di Firenze, partner del progetto. Le opere prodotte durante questo periodo saranno esposte in una mostra finale, allestita negli stessi spazi occupati dai due giovani studenti.
In concomitanza, saranno annunciati i 4 vincitori di WONDERFUL!, premio a sostegno dell’arte italiana indirizzato ad artisti e collettivi under 40, selezionati tra oltre 290 progetti tra quelli che hanno partecipato al bando.
Estate
Dal 15 luglio 2021 al 14 novembre, il ciclo SOLO, dedicato ai protagonisti del Novecento, proporrà Arturo Marini e Firenze, a cura di Lucia Mannini e Stefania Rispoli con la collaborazione di Margherita Scheggi e Valentina Torrigiani. Un progetto che ricostruisce vicende e intrecci fondamentali nella evoluzione del linguaggio artistico dello scultore, svoltesi in ambiente fiorentino. Arturo Martini (Treviso 1889 – Milano 1947) è presente nella Raccolta Alberto Della Ragione con varie opere significative, come le grandi sculture La Pisana (1933 ca.), il Leone di Monterosso (1933-1935 ca.) e L’Attesa (1935 ca.), oltre a un nucleo di piccole terrecotte. Il legame tra Arturo Martini e Firenze si declina dunque nella presenza, e nel ritorno, di alcune sue opere fondamentali degli anni Trenta - un breve ma rilevante capitolo che attesta la dinamicità culturale della città in quel periodo - e infine anche nel rapporto con le fonti visive che i musei fiorentini avevano potuto offrirgli.
A seguire, alla metà di luglio, un nuovo appuntamento del ciclo DUEL sarà invece dedicato a Vinicio Berti, di cui ricorre il centenario della nascita e di cui il Museo Novecento conserva un importante fondo di opere, frutto della donazione della vedova dell’artista.
Settembre all’insegna di Jenny Saville.
Dopo Henry Moore, di cui il Museo Novecento sta esponendo circa 150 opere tra disegni, incisioni e sculture, sarà la volta della personale dell’inglese Jenny Saville (giovedì 16 settembre 2021) tra le più apprezzate esponenti del movimento artistico britannico yBa (young British artist). Fin dagli inizi i suoi studi hanno focalizzato il suo interesse sulle "imperfezioni" della carne, dettagli da cui è rimasta affascinata fin da bambina, quando vide per la prima volta i dipinti di Tiziano e Tintoretto in occasione di un viaggio in Italia. Tutta la sua recente produzione è incentrata sulle tematiche femminista e transessuale e sfida l’immagine stereotipata che abbiamo del corpo femminile e maschile. Celebri gli ultimi dipinti dedicati a un classico soggetto dell’arte rinascimentale: madre con figlio, ispirati ai gruppi con figure di Michelangelo e Leonardo. Ed è proprio con Michelangelo che la pittrice innescherà un dialogo a Casa Buonarroti, per un progetto artistico che si annuncia tra i più significativi dell’anno. Al Museo Novecento sarà presente sia al piano terra che al primo piano, con una serie di dipinti e disegni. La mostra di Jenny Saville si estenderà anche nella Sala dei Gigli in Palazzo Vecchio e in altre sedi (fino al 13 febbraio 2022).
Autunno
Il 29 ottobre, aprirà la mostra dedicata al Monte Verità, Anarchia, danza e architettura, a cura di Sergio Risaliti, Nicoletta Mongini e Chiara Gatti. Dire Monte Verità significa evocare cent'anni di utopia e ideali, incontri virtuosi e ricerche estetiche, esperienze eterodosse in campo coreografico e architettonico. Immagini d'epoca, testimonianze, proiezioni, abiti e oggetti simbolo, punteggiano un viaggio alle origini di questo cenacolo multidisciplinare, fervida culla della controcultura europea, meta nel tempo di figure memorabili come Rudolf Laban, danzatore e teorico della danza libera, Carl Gustav Jung, Hermann Hesse, Marianne Werefkin, Isadora Duncan, Jean Arp, Hugo Ball e non ultimo Harald Szeemann, tra i più celebri curatori d’arte contemporanea. In contemporanea con la mostra dedicata a questa affascinante storia, quanto mai attuale oggi, sarà realizzata la seconda edizione del Festival Match, dedicato alle arti performative a cura di Stefania Rispoli e Jacopo Milani.
Venerdì 29 ottobre 2021
Il secondo appuntamento con il ciclo SOLO sarà all’insegna di Leoncillo. Curata da Martina Corgnati e Enrico Mascelloni, la mostra vuole indagare per la prima volta la complessità dei richiami all’antico e al classico che hanno animato il lavoro di Leoncillo Leonardi (Spoleto, 1915-1968). La mostra di Leoncillo si aggiunge a quelle di Martini, Medardo Rosso, Mirko, Manzoni, Vedova, Agnetti, Severini, Mauri, in coerenza con l’intento scientifico del progetto SOLO, nato per valorizzare artisti del Novecento presenti nelle collezioni civiche e per colmare le lacune derivanti dall’assenza delle opere di alcuni dei maggiori esponenti delle avanguardie nelle stesse.
MUSEO NOVECENTO OFF: Progetti Speciali in altre sedi
Da fine aprile il Guerriero ferito di Henry Moore arriva a Palazzo Vecchio, nel Terrazzino di Saturno
In collegamento con le mostre dedicate ad Henry Moore presso il Museo Novecento, l’opera Guerriero ferito dello scultore inglese, attualmente esposta presso il Chiostro di Santa Croce, verrà ricollocata nel luogo originariamente voluto da Moore. Il trasferimento avverrà il giorno 25 aprile, la stessa data che, nel 1974, avrebbe dovuto, secondo le volontà dell’artista, contrassegnare l’installazione del bronzo al centro del Terrazzino di Saturno in Palazzo Vecchio. Il progetto, realizzato in collaborazione con il British Institute e l’Opera di Santa Croce, rimarrà esposto per circa sei mesi.
Sempre da fine aprile Ali Banisadr sarà al Museo Bardini e in Sala dei Gigli con un omaggio alla Divina Commedia. Originario di Teheran, Ali Banisadr (1976) si è trasferito negli Stati Uniti da bambino e le sue opere sono influenzate dalle sue vicende biografiche e dalla condizione di rifugiato di guerra. Le opere di Ali Banisadr saranno esposte all’interno Museo Bardini mentre nella Sala dei Gigli in PalazzoVecchio troveremo una sezione con dipinti che l’artista ha voluto dedicare alla Divina Commedia di Dante, in occasione delle celebrazioni per i 700 anni dalla morte del Sommo Poeta.
Anj Smith al Museo Bardini (30 Settembre 2021 – gennaio 2022). La mostra dell’artista inglese Anj Smith (Kent, 1978), pensata per gli spazi del Museo Bardini, presenterà opere recenti e nuove produzioni, realizzate durante il lockdown ed esposte per la prima volta a Firenze all'interno di una istituzione pubblica italiana.