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Antonio Stelli (delegato AIS Grosseto)

20 Luglio 2015

I grandi vini della Maremma

Maremma. Da amara a dolcissima. Complici un territorio straordinario, l’intraprendenza di dinastie presigiose, la passione di grandi e piccoli vignaioli

Ecco alla Maremma, il nuovo volto della Toscana enologica. I suoi vini, poco conosciuti fino a qualche anno fa, oggi, sono diventati un grande cult a livello internazionale per la loro straordinaria qualità.

MONTEREGIO DI MASSA MARITTIMA
Partendo dalla parte più settentrionale, nell’entroterra di Follonica e Punta Ala, ecco i territori della Doc Montereggio tra Massa Marittima, Monterotondo, Montieri, Follonica, Scarlino, Gavorrano, Roccastrada e Castiglione della Pescaia. Siamo sulle colline metallifere dell’alta Maremma dove il Vermentino torna protagonista, ricco di profumi e aromi ma con note legate alla particolarità di questo territorio. Tra le tipologie previste nei rossi, il Sangiovese è il vitigno principe, ma il vino più rappresentativo della zona, apripista ai Supertuscans, è l’Avvoltore Igt Toscana (Sangiovese, Cabernet Sauvignon e Syrah) dell’azienda Moris Farms, intenso, potente, avvolgente perfetto con uno Stracotto di Maremmana, la razza bovina più pregiata della Maremma. In questa zona si trovano alcune tra le più significative testimonianze che alcune dinastie prestigiose del mondo del vino, hanno dedicato al terroir Maremma: Le Mortelle degli Antinori, Tenuta La Badiola del Gruppo Terra Moretti, Rocca di Frassinello (join venture tra Panerai di Castellare di Castellina e Domain Barone di Rothschild-Lafite), Rocca di Montemassi (Zonin).

MORELLINO DI SCANSANO
Nella parte più interna, incontriamo i territori del Morellino di Scansano, Docg dal 2007. E’ la denominazione storica della Maremma, il simbolo, la più importante, caratterizzata dal vitigno d’eccellenza il Sangiovese (all’85%, unito al restante 15% di Ciliegiolo, Colorino, Canaiolo, e i vitigni internazionali come il Merlot, Cabernet Sauvignon, Syrah). Raggruppa i comuni di Scansano, Magliano in Toscana, Manciano, Grosseto, Campagnatico, Semproniano e Roccalbegna. Tra i pionieri della Docg Scansanese Ezio Mantellassi ed Elisabetta Geppetti che con passione, intelligenza e caparbietà hanno permesso al Morellino di conquistare consensi e prestigio a livello internazionale.
Il Sangiovese, in Maremma, si esprime con grande autorevolezza e tipicità, donando non soltanto eleganza, ma soprattutto, potenza, struttura e longevità. Perfetto in abbinamento con il cinghiale in umido, piatto tipico maremmano che per struttura e persistenza gusto-olfattiva, trova una perfetta armonia con il Morellino di Scansano.

PARRINA
Siamo in una piccola zona pedecollinare a nord est di Orbetello. Il riconoscimento della Doc risale 1971. La sua massima espressione nel bicchiere nasce nella Tenuta La Parrina, diretta da Franca Spinola con intelligenza e capacità, il cui vino di punta è il cru Radaia Doc Parrina, Merlot in purezza, profondo, morbido, opulento, persistente che esprime tutte le potenzialità di questo vitigno internazionale impiantato nella zona.

ANSONICA COSTA DELL’ARGENTARIO
Dobbiamo riportandoci a bordo mare per incontrare il fascino pieno dell’Ansonica Costa dell’Argentario, splendido vitigno a bacca bianca autoctono dell’Isola del Giglio, recentemente recuperato e riscoperto sulle pendici del Monte Argentario e dell’Isola del Giglio. Carattere inconfondibile che coniuga la solarità del terroir all’espressione dei profumi della macchia mediterranea della Costa. Campione della sua rinascita il vignaiolo Francesco Carfagna, il ‘vignaiolo eroico’ che dal 1999 sta ricostruendo gli storici terrazzamenti della parte sud dell’isola del Giglio. Altura è la realizzazione del suo sogno.

CAPALBIO
Concludiamo il nostro viaggio, nella parte più a sud della Maremma, nei territori dei comuni Capalbio, Manciano, Magliano e Orbetello, dove l’amore per il vino di Georg Weber, elegante imprenditore tedesco, ha fatto di Monteverro una delle realtà più prestigiose e all’avanguardia del territorio. Il loro Chardonnay dona frutto, complessità, morbidezza, opulenza, mai stucchevole, ma sempre gradevole e invitante. 

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