Dopo 50 anni il Guerriero di Henry Moore torna a Palazzo Vecchio
L'opera resterà a Palazzo Vecchio fino al 9 gennaio, mentre al Museo Novecento continua la grande retrospettiva
Dopo quasi 50 anni Henry Moore torna a Firenze : era il 1972 quando lo scultore fu protagonista della memorabile mostra al Forte di Belvedere.
Dal 18 maggio al 9 gennaio 2022 l'inedita installazione HENRY MOORE RELOCATED - Guerriero con scudo abiterà la Sala Leone X di Palazzo Vecchio.
La scultura in bronzo Guerriero con scudo (Warrior with Shield) era stata donata da Moore alla città di Firenze proprio nel 1972, poco dopo la sua grande esposizione al Forte Belvedere, e avrebbe dovuto essere collocata a Palazzo Vecchio, ma per una serie di avvenimenti non ci arrivò. Oggi invece, torna finalmente dove l’artista l’aveva immaginata.
La mostra è curata da Sergio Risaliti, direttore artistico del Museo Novecento, in collaborazione con il Comune di Firenze, MUS.E, British Institute of Florence e Opera
di Santa Croce.
Ma oltre 100 opere del grande artista inglese sono già presenti al Museo del Novecento all'interno di due percorsi espositivi: Il Disegno dello scultore. Henry Moore, visitabile fino al 18 luglio 2021 e Henry Moore in Toscana visitabile fino al 30 maggio 2021.
Anche queste mostre sono curate da Sergio Risaliti, Direttore artistico del Museo Novecento, insieme a Sebastiano Barassi, Head of Henry Moore Collections and Exhibitions. Organizzata in collaborazione con la Henry Moore Foundation, la mostra al Museo del Novecento presenta una corposa selezione di disegni, circa settanta, assieme a grafiche e sculture. Secondo Moore infatti: “L’osservazione della natura è decisiva nella vita dell’artista. Grazie a essa anche lo scultore arricchisce la propria conoscenza della forma, trova nutrimento per la propria ispirazione e mantiene la freschezza di visione, evitando di cristallizzarsi nella ripetizione di formule”.
Con “Henry Moore. Il disegno dello scultore” si accende quindi un faro sulla produzione grafica di questo protagonista della scultura contemporanea, che nel corso della sua intensa attività ha avuto modo di confrontarsi anche con la tradizione della grande arte italiana dei secoli precedenti, in particolare con quella dei maestri attivi a Firenze e in Toscana, i grandi artefici dell’umanesimo in arte. La città ha infatti rappresentato un momento saliente e forse cruciale nella formazione del genio artistico di Moore, giunto in città per la prima volta nel 1925, durante il suo primo viaggio di studio in Italia, realizzato grazie ad una borsa di studio messa a disposizione dalla Royal College of Art. Fu quella l’occasione per ammirare e osservare le creazioni dei grandi maestri del passato, tra cui Giotto, Donatello, Masaccio e Michelangelo.
La mostra rinsalda quindi il legame di Moore con il territorio, che tuttora ospita opere monumentali dell’artista e che ha accolto, oltre all’importante esposizione del 1972, una mostra nella Sala d’Arme di Palazzo Vecchio nel 1987.
Come evento collaterale dell’esposizione Henry Moore. Il disegno dello scultore il Museo Novecento ospita dal 18 gennaio al 30 maggio 2021 nelle sale al secondo piano, attigue alla raccolta di Alberto Della Ragione, la mostra Henry Moore in Toscana.Il progetto nasce con l’intento di sottolineare il legame tra lo scultore e il territorio toscano e presenta una serie di opere provenienti da collezioni private che testimoniano, insieme a documenti e fotografie, l’intensa relazione artistica e affettiva che legò lo scultore alla città di Firenze e alla Toscana. Le opere in mostra – tutte acquistate negli anni a ridosso della antologica fiorentina – testimoniano l’intraprendenza culturale e il gusto di amanti dell’arte contemporanea in grado di vedere il bello, la poesia, anche in forme di dirompente novità come quelle di Moore in quegli anni. Collezionisti illuminati grazie ai quali si dette vita alla grande operazione del Forte Belvedere e di lì a poco a quella realizzata a Prato, che con la velocità e il senso del rischio, tipico della città laniera, seppe aggiudicarsi una delle sculture monumentali di Moore presentate sui bastioni del Forte.