Guida Michelin 2024: tutti i ristoranti stellati a Firenze e in Toscana
Le novità della guida più amata dai buongustai
La Guida Michelin 2024 mostra un nuovo record di qualità per la gastronomia in Italia, quest’anno più che mai ancora tanti giovani chef premiati con le stelle, anche in piccole località di provincia.
Quattro le nuove stelle in Toscana. A Firenze - come da pronostico - conquista la stella Ariel Hagen di Saporium, a cui si aggiunge Marco Bernardo de La Magnolia dell’Hotel Byron a Forte dei Marmi e due sorprese: Mirko Marcelli di Osmosi a Montepulciano (Siena) e Daniele Canella del Visibilio a Castelnuovo Berardenga (Siena). Qui di seguito la lista aggiornata.
TUTTE LE STELLE DI FIRENZE
Difficile trovare le parole per descrivere un vero templio del gusto della cucina italiana considerato uno dei 10 migliori ristoranti al mondo. I padroni di casa sono Giorgio Pinchiorri e Annie Féolde, da più di 40 anni la coppia più gourmet del panorama mondiale. Primo in Europa ad aver la corona di Wine Spectator dal 1984, la cantina di Enoteca Pinchiorri va oltre 100.000 bottiglie con più di 4000 etichette, introvabili in altre parti del mondo. Imperdibile l’esplorazione delle proposte basate sulla qualità delle materie prime di Annie Feolde e della sua brigata di cucina, guidata dallo chef Riccardo Monco.
Nell'elegante ristorante dell'Hotel Brunelleschi, i piatti dello chef Rocco De Santis sorprendono il palato con i suoi piacevoli contrasti: tra acidità e dolcezza, tra cotto e crudo, tra sapidità e leggerezza. Il risultato della sua cucina è un concentrato di tecnica, idee sempre nuove, esperienza e contaminazioni di usi e tradizioni della sua terra d’origina, la Campania.
Atto di Vito Mollica (ex Chic Nonna) *
Il ristorante improntato sul fine dining curato dall’Executive Chef Vito Mollica, la cui filosofia è quella di utilizzare materie prime di eccezionale qualità per un menù stagionale di impronta tradizionale ma dal gusto internazionale. È qui che Vito Mollica crea i suoi piatti più ambiziosi, grazie a quel connubio tra tecnica e ricordi di infanzia che l’ha fatto apprezzare dalla critica nazionale. Qui la nostra ultima intervista allo chef.
Il Palagio - Four Seasons Hotel *
Leggendario ristorante del Four Seasons Hotel Firenze, una stella Michelin, regno dell’Executive Chef Paolo Lavezzini. Stagionalità, genuinità degli ingredienti, qualità delle materie prime sono gli ingredienti principali della sua cucina, per portare in tavola tipicità e tradizione in maniera eccellente.
Saporium* (NUOVO)
Classe 1993, Ariel Hagen è la rivelazione fiorentina di questa Guida Michelin 2024. Dopo aver iniziato la sua carriera in Belgio, dove ha lavorato all'Osteria Romana di Bruxelles, è tornato in Italia - più precisamente sulle Dolomiti - alla corte di Norbert Niederkofler al St. Hubertus (tre stelle Michelin). È stato anche Sous chef del mentore Gaetano Trovato all'Arnolfo (due stelle Michelin) di Colle Val d'Elsa, per poi approdare a Borgo Santo Pietro a Chiusdino, dove ha sviluppato tutto il suo amore per la cucina in piatti d'autore in un ambiente auto-sostenibile con un approccio a rifiuti zero. Un'esperienza di fine dining che ha bissato anche a Firenze, nel suo Saporium che in poco tempo è già diventato un punto di riferimento in città. Qui la nostra ultima intervista allo chef.
Un'esperienza di alta gastronomia e un panorama memorabile sulla Firenze più meravigliosa. Lo chef Claudio Mengoni, è pronto a far conoscere la sua filosofia di cucina, vera e sincera dove i suoi ingredienti trovano creatività e rigore, senza compromessi.
Tappa obbligatoria per gli amanti del bello, all'interno dell'universo Gucci Garden, Gucci Osteria, con la cucina di Karime López, conferma la sua meritatissima stella Michelin. Imperdibile e ricco di ricordi, il menù è multietnico, con i sapori italiani che si sposano alla perfezione con quelli messicani e sudamericani. Merito di un grande maestro, Massimo Bottura.
TUTTE LE STELLE IN TOSCANA:
Arnolfo – Colle Val d’Elsa **
Una conferma Gaetano Trovato. Gli ambienti, eleganti ed accoglienti, sono quelli di un'ex dimora privata del XVII secolo. Incantevole la terrazza panoramica da godersi durante l'estate. La cantina è nella mani del fratello dello chef, Giovanni Trovato.
Caino – Montemerano **
È la creatura di Valeria Piccini, chef e donna dall'enorme sensibilità gastronomica e caparbietà, supportata - ora - dal prezioso contributo del figlio Andrea. Il “credo” di questa grande cuoca risiede nella volontà di consentire al suo ospite di capire esattamente cosa sta mangiando, evitando di adottare tecniche troppo estreme o prodotti non all’altezza.
Il Piccolo Principe – Viareggio **
Ambienti intimi ed accoglienti, si schiudono ogni giorno dell’anno per offrire a tutti gli amanti della cucina raffinata il gusto inimitabile di esclusive ricette creative dello chef Giuseppe Mancino. Delizie da gustare avvolti in un’atmosfera rilassante e piacevole: un’esperienza resa indimenticabile da un servizio eccellente.
Atman a Villa Rospigliosi – Lamporecchio *
Una cucina moderna, quella dello chef Marco Cahssai, dove ricerca e tradizione convivono all’interno di una location unica, la seicentesca dimora papale, circondata da splendido giardino, che già da sola vale la visita a Lamporecchio.
Bistrot – Forte dei Marmi *
Un’esperienza unica al sapore di mare. Cucina a vista, eleganti sale dal design ispirato allo stile coloniale e un fresco dehors estivo dove poter gustare i piatti ascoltando musica jazz. Nella cantina è possibile prenotare cene private esclusive. In cucina lo chef Andrea Mattei.
Bracali – Massa Marittima *
Situato nel cuore delle colline metallifere, a Massa Marittima, un locale di campagna antico che all’interno cela un luogo riservato e ricco di dettagli. Un ristorante gestito in maniera impeccabile dai due fratelli Bracali, che si dividono tra sala e cucina. In qualsiasi stagione dell’anno fare una tappa in questo ristorante merita il viaggio grazie a Luca, il fratello maggiore, cerimoniere della sala e grande intenditore di vini e Francesco, cuoco autodidatta, entrambi amanti dell’arte.
Butterfly – Marlia *
Splendido casolare ottocentesco suddiviso in piccole sale che permettono cene in tranquillità e riservatezza. Durante la bella stagione anche il curato giardino viene apparecchiato per gli ospiti. In cucina lo chef Fabrizio Girasoli.
Campo del Drago - Montalcino *
Nella meravigliosa cornice di Rosewood Castiglion del Bosco, l'Executive Chef Matteo Temperini, il Maître D’ Maikol Calosci e i loro team di cucina e di sala, offrono agli ospiti un viaggio di sapori attraverso la cultura enogastronomica toscana, in un'atmosfera intima e suggestiva.
Castello di Fighine – San Casciano dei Bagni *
Il menu è frutto della felice sinergia tra lo chef tristellato Heinz Beck e un giovane e talentuoso chef campano, Antonio Romano. Magnifica la vista che si gode dalle terrazze del ristorante, ricoperte di rose e glicini.
Franco Mare – Marina di Pietrasanta *
Il Franco Mare di Davide Stefanini con il talentuoso chef lombardo Alessandro Ferrarini è un vero place to be della Versilia e non solo. In prevalenza a base di pesce, la cucina soddisfa i palati con proposte il più delle volte classiche, che puntano sul pescato di altissima qualità senza perdersi in artificiosi tecnicismi.
Gabbiano 3.0 – Marina di Grosseto *
Lo chef Alessandro Rossi fonde la sua già ricca esperienza del territorio alla scoperta entusiasta del litorale, con il ristorante gastronomico Gabbiano 3.0. Un menù che concilia la ricerca gourmet e la fresca semplicità in un’esplorazione sensoriale appagante e sorprendente.
Giglio – Lucca *
In un bel palazzo settecentesco, il Giglio esiste dal 1979, ma la gestione affidata a tre giovani ragazzi risale a pochi anni or sono, si tratta di Stefano Terigi, Lorenzo Stefanini e Benedetto Rullo. È – infatti – una storia di squadra – quella dei tre amici cuochi riuniti nel rilancio di questo locale in una delle tante piazze del centro storico dell'incantevole Lucca.
Il Parco di Villa Grey - Forte dei Marmi *
Un’esperienza gastronomica e gustativa inedita. Accolto nel giardino-parco privato di Villa Grey, è un luogo in cui relazioni ed emozioni, accompagnandosi alla qualità dei piatti creati dallo chef Roberto Monopoli, concorrono a creare un’esperienza unica, personale, indimenticabile.
Il Pellicano – Porto Ercole *
In questo elegante hotel di Porto Ercole, la cucina dello Chef Michelino Gioia è sempre una sorpresa, che riempie di gioia e soddisfa tutti e cinque i sensi. La sala del ristorante stella Michelin è una grande veranda affacciata sul mare.
Il Pievano – Gaiole in Chianti *
Nell'affascinante, romantica atmosfera di un convento millenario, che ceniate all'interno nella sala dei papi o ai tavoli sistemati nella suggestiva corte interna sarete -comunque - nelle rassicuranti mani di un giovane cuoco di origine greca. Da tempo in realtà innamorato della cucina toscana, lo chef Chef Stylianos Sakalis, vi offrirà un brillante saggio, tra raffinate presentazione, una rimarchevole ricerca di prodotti (soprattutto tra gli allevatori della zona) e la capacità di “tradurre” il tutto in maniera delicata ed equilibrata.
Cannavacciuolo Vineyard - Casanova di Terricciola *
Nel piccolo borgo etrusco di Casanova, nel comune di Terricciola, il ristorante Cannavacciuolo Vineyard guidato dell’executive chef Marco Suriano ha preso vita un esclusivo Relais, con al suo interno sei appartamenti di pregio, un’intima Wellness Suite e, grande protagonista, il Ristorante gastronomico firmato Cannavacciuolo.
La Magnolia dell'Hotel Byron - Forte dei Marmi* (NUOVO)
Il Ristorante La Magnolia accoglie gli ospiti con la sua atmosfera elegante e ovattata e durante la bella stagione pranzo e cena sono serviti a bordo piscina. Il menù si sviluppa tra antipasti, primi, piatti di mare e carne, oltre a due degustazioni. Una proposta gastronomica dello Chef Marco Bernardo che si rifà alla tradizione della cucina mediterranea unita ai sapori del territorio. La cifra stilistica dello Chef Bernardo sta nella semplicità: pochi ingredienti interpretati con lunghe e complesse elaborazioni per regalare al palato un’esperienza gustativa fatta di sfumature e accenti, di ricordi e di stupore.
L’Asinello – Castelnuovo Berardenga *
L’Asinello si trova a Villa a Sesta, nel comune di Castelnuovo Berardenga. L’alta qualità dei prodotti e dei piatti del menù e l’ottima gestione della sala sono stati premiati dalla Guida Michelin. Il riconoscimento di assoluto valore che arriva dal bestseller della ristorazione è anche il risultato del lavoro portato avanti dallo chef e proprietario Senio Venturi.
La Pineta – Marina di Bibbona *
Dal ’96, un punto di riferimento della ristorazione italiana con una splendida location in riva al mare. Siamo sulla spiaggia di Marina di Bibbona, al margine della pineta con Marina di Cecina. C’era una baracchina sulle palafitte, accanto al bagno La Pineta, e il ristorante si chiama ancora La Pineta. Yna bella sala sul mare, gli arredi navali, il parquet scuro. In cucina e in sala gli eredi diretti del grande Luciano Zazzeri: i figli Daniele, chef stellato in cucina e Andrea, in sala.
La Torre – Tavarnelle Val di Pesa *
Giovanni Luca Di Pirro è l’executive chef del ristorante La Torre e f&b manager di tutto il prestigioso resort Castello del Nero. Gli ingredienti per colpire il bersaglio ci sono tutti a cominciare dalla competenza e professionalità di un trentennio di carriera, il piacere di cucinare, il palato fine e l’amore del buon cibo. E poi, non meno importante, un carattere senza spocchia, pronto anche a mettersi in discussione se occorre.
La Trattoria Enrico Bartolini – Castiglione della Pescaia *
Un'altra creatura dello chef da stelle record Enrico Bartolini, elegante osteria gourmet, immersa nella meravigliosa Tenuta la Badiola, dedicata alla più autentica cucina del territorio interpretata con creatività e leggerezza per un’esperienza del palato immediata, ma al contempo raffinata.
Linfa – San Gimignano *
San Gimignano è diventata una destinazione food di rispetto grazie anche a Linfa, con lo chef Vincenzo Martella. L’obiettivo del ristorante è proprio quello di estrarre la linfa vitale dal suo giovane team; infatti, Linfa è sinonimo di vitalità ed energia. Si vuole sviluppare una nuova idea di cucina italiana con contaminazioni orientali, lavorando sulla “diversity” geografica nazionale ed internazionale.
Lorenzo – Forte dei Marmi *
Ormai una leggenda, sia per la Versilia ma anche per l’Italia: ottimo pesce, servizio attento e una cantina con più di mille etichette. Famosissima la sua maionese preparata in sala. A garanzia di tutto una stella Michelin.
Lunasia – Viareggio *
Nell’atmosfera glamour del ristorante Lunasia, lo chef stellato Luca Landi offre l’occasione di vivere un’esperienza gastronomica ai massimi livelli, attraverso un mix di classicità e innovazione, estetica e sapore, colori e profumi che trasformano ogni portata in un’autentica opera d’arte culinaria.
Lux Lucis Hotel Principe – Forte dei Marmi *
All'interno dell'albergo Principe Forte dei Marmi, un ascensore vi condurrà al roof garden, dove la vista sul litorale è incantevole e, con un po’ di fortuna, lo sono anche i tramonti. Da qui ci si trasferisce in sala, preceduta dalla cucina a vista. Originario delle colline modenesi, lo chef Valentino Cassanelli, ama disseminare qua e là qualche inserto emiliano. Qui la nostra ultima intervista allo chef.
Octavin - Arezzo *
Il ristorante Octavin dello chef Luca Fracassi ha puntato da subito sulla valorizzazione delle tipicità aretine con un tocco di internazionalità e grande attenzione alla qualità. Una ricerca appassionata di prodotti quali migliore espressione di questa terra, per poterli poi lavorare e combinare in una chiave nuova.
Osmosi - Montepulciano* (NUOVO)
Una cucina fatta di materia e sostanza, in cui il focus è sui sapori e sulle loro capacità evocative. Piatti composti tipicamente da pochi ingredienti ma espressi al massimo delle loro potenzialità, senza particolari vincoli se non per la qualità e il gusto.
Osteria di Passignano – Tavarnelle Val di Pesa *
Fa parte dell'universo Antinori. Dell'osteria porta il nome e l'attenzione per la cucina tradizionale, ma è in realtà un elegante ristorante fra mura antichissime, posto accanto alla Badia di Passignano, fondata nel XI secolo. In cucina lo chef Matteo Lorenzini.
Paca - Prato*
Il Paca dello chef Niccolò Palumbo porta a Prato la tanto ambita Stella Michelin. Qualità degli ingredienti, armonia dei sapori, e una cucina che affascinano ogni ospite.
Poggio Rosso – Borgo San Felice, Castelnuovo Berardenga *
Uno scrigno di sapori e profumi della tradizione che vengono reinterpretati in chiave internazionale dallo sguardo dall’Executive Chef Juan Camilo Quintero, alla scoperta di un percorso gastronomico autentico ma con un forte senso di innovazione.
Relais Il Falconiere – Cortona *
Indirizzo da non perdere per gli appassionati di cucina toscana, che qui trovano le grandi carni, insaporite da spezie (siamo in una località di Cortona, dove il pepe è un grande cult) ed erbe aromatiche. In cucina la chef stellata Silvia Baracchi, che si dichiara orgogliosamente Etrusca.
Romano – Viareggio *
Celebre ristorante che ha festeggiato nel 2016 cinquant’anni di attività con la sua stella Michelin, la più antica della Versilia. La cucina della famiglia Franceschini è un concentrato di qualità ed essenzialità, che guarda al mare con intriganti incursioni nei sapori di terra.
Silene – Seggiano *
Grande tradizione, prodotti autoctoni, perfetto connubio tra l’energia della modernità e l’intramontabile eleganza della tradizione firmata dallo chef Roberto Rossi. Ottimi i primi piatti e le carni, con qualche proposta di pesce, il tutto condito con olio di produzione propria, erbe e verdure dell'orto di proprietà.
Terramira - Capolona *
Tradizione e innovazione trovano una perfetta fusione nella cucina di Terramira dove i fratelli Filippo e Lorenzo, chef e sommelier, hanno unito la loro passione e la loro esperienza, maturata attraverso qualificate esperienze in locali di eccellenza, per dare vita al loro sogno. Una cucina che valorizza i prodotti del territorio nel rispetto della tradizione, proponendone una armoniosa reinterpretazione.
Visibilio - Castelnuovo Berardenga, Siena * (NUOVO)
Un ristorante fine dining firmato dallo Chef Giuseppe Iannotti. Il menù degustazione è un percorso gastronomico alla scoperta della terra del Chianti vista e raccontata con estro e divertimento dalla mente visionaria dei suoi Chef.
Tre le nuove stelle verdi toscane, per la sostenibilità sia in chiave economica che sociale ed ambientale, troviamo Enrico Bellino della Cerreta Osteria a Sassetta (Livorno), e sempre Ariel Hagen di Saporium sia a Firenze che a Chiusdino.
È stato conferito per la prima volta anche il Premio Passion Dessert 2024, che è andato a Riccardo Monco di Enoteca Pinchiorri a Firenze; Gaetano Trovato di Arnolfo a Colle Val d’Elsa (Siena). E sempre Gaetano Trovato del ristorante Arnolfo ha ricevuto il premio Michelin Special Award Chef Mentor.