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Prospettiva Vegetale - Giuseppe Penone, Firenze 2014
10 Marzo 2021

Penone e l'albero di 22 metri in piazza della Signoria

L’installazione dell'artista sarà la più grande opera mai ospitata nello spazio pubblico del centro storico di Firenze

Gli Uffizi omaggiano Dante con il maxi abete dell'artista Giuseppe Penone. L'installazione è stata inaugurata il 25 marzo, in occasione del Dantedì e rappresenta un anticipo anticipo della mostra di arte contemporanea Alberi Inversi, con lavori del maestro torinese, dedicata all’Alighieri ed accolta negli spazi delle Gallerie dal 1 giugno al 12 settembreAlta circa 22 metri, l’installazione è la più grande opera mai ospitata nello spazio pubblico del centro storico di Firenze.

Con una cromia che riprende la palette della Piazza, l'imponente scultura è - come ci spiega il Maestro Giuseppe Penone - un inno alla Natura, che ci è stata così di supporto in questo lungo anno di pandemia, ma anche il simbolo della trasformazione della terra in aria, di quel movimento a spirale del pensiero umano nel suo tentativo di evolversi che ricorda l'ascesa di Dante al Paradiso

Abete piazza Signoria - Giuseppe Penone

Penone arriva a Firenze per la seconda volta: era gia stato in città nell'estate del 2014 con la mostra Prospettiva vegetale. Dopo i successi ottenuti con la mostra realizzata nei giardini della Reggia di Versailles e l'installazione delle opere permanenti alla Venaria di Torino, Penone si confrontò con il parco storico di Boboli e con Forte di Belvedere - restituito al pubblico dopo una lunga chiusura. Prospettiva vegetalen fu un progetto inedito ideato da Sergio Risaliti e curato da Arabella Natalini e Sergio Risaliti.

"Un evento indimenticabile. Penone è artista di levatura mondiale, un punto fermo della storia dell’arte contemporanea. Più di altri rappresenta una visione umanistica dell’arte, anche in rapporto alla natura" ricorda Sergio Risaliti

Giuseppe Penone

A partire dalle sue prime esperienze giovanili, entrate da tempo nella storia dell'arte del XX secolo, Giuseppe Penone ha intrapreso un lungo percorso segnato da un interesse profondo per il rapporto tra natura e cultura. Un rapporto delicato e possente, espresso dal Maestro attraverso l’uso di molteplici materiali, da quelli più comuni sdoganati dai protagonisti dell’Arte Povera, all’impiego delle materie classiche della tradizione scultorea: legno, bronzo, marmo.

Penone ha quindi sviluppato un personalissimo dialogo dentro alla natura stessa, cimentandosi con insuperabile maestria con interventi in grandi spazi all’aperto, senza mai incrinare l’equilibrio antico che la caratterizza, ma riportandovi lo sguardo contemporaneo e la linfa vitale che lo contraddistinguono.
Il suo lavoro è stato esposto in alcune delle sedi museali più prestigiose al mondo, tra cui il Guggenheim di New York, il Centre Pompidou di Parigi e lo Stedelijk Museum di Amsterdam, ricreando ogni volta atmosfere evocative attraverso opere che riflettono sul lavoro dell’uomo e della natura, sulla pratica artistica, sul trascorre del tempo e della vita.

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