Un giorno a Siena: cosa vedere e dove mangiare
Il nostro itinerario tra i monumenti e i ristoranti da non perdere in città
Bastano davvero poche ore, trascorse insieme a chi a Siena ci vive e ne conosce ogni segreto, per comprenderne il significato. La città, ancor oggi circondata dalle mura, è patrimonio dell’Unesco dal 1995 ed è conosciuta in tutto il mondo per Il Palio, la competizione tra le diciassette contrade, giostra equestre di origine medievale. Nel ‘200 era un’orgogliosa repubblica ricca di commerci, fastosa per i suoi palazzi e le sue chiese, capace di esprimere grandi scuole pittoriche e artistiche.
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Ore 10
Lasciate l’auto in uno dei parcheggi che circondano la città: sulle ‘lastre’ (così si chiama la pietra serena delle strade) da cinquant’anni si cammina solo a piedi. Noi siamo arrivati al parcheggio di Fontebranda.
Superate le mura, si vede torreggiante la splendida Chiesa di San Domenico e un’alta salita (pettata, in senese) ci conduce dritti fino a piazza del Campo, unica nella sua forma di conchiglia a nove spicchi, centro della città dal ‘300 e punto di passaggio obbligatorio per vivere la sua quotidianità. Qui si può ammirare il Palazzo Civico, la Torre del Mangia - e godere di una delle viste più suggestive dall’alto dei suoi 88 metri - e la Fonte Gaia, la più bella delle fonti d’acqua senesi, copia di quella scolpita da Jacopo della Quercia tra il 1409 e il 1419.
Da qui si prende via di Città: troverete Palazzo Chigi-Saracini, splendido esempio di architettura medievale che ospita la prestigiosa Accademia Musicale Chigiana.
Fermatevi all’Antica Drogheria Manganelli per comprare un po’ di caffé, pepe o cioccolato, e all’Antica Pizzicheria de Piccoli per il panforte.
Proseguendo, si arriva a piazza del Duomo. Dal 27 giugno al 31 luglio e dal 18 agosto al 18 ottobre, il pavimento del Duomo di Siena è visibile con i suoi suggestivi mosaici: un capolavoro unico realizzato con la tecnica del commesso marmoreo. Il pavimento “più bello, grande e magnifico che sia mai stato fatto”, così Giorgio Vasari ha definito quest’opera iniziata nel Trecento e andata avanti fino all’Ottocento, su disegno di tanti artisti come Domenico di Bartolo, Matteo di Giovanni, Domenico Beccafumi e Pinturicchio. Si tratta di 56 tarsie il cui messaggio richiama costantemente la Sapienza.
Il Museo dell’Opera del Duomo conserva le opere dei maggiori artisti senesi. Se volete ammirare il panorama più emozionante della città si può salire fino alla vetta della facciata del Duomo incompiuto: durante la sua costruzione una pestilenza annientò la città; e quando un secolo dopo riprese vigore fu deciso di abbandonarlo e costruirne uno nuovo, girandolo di novanta gradi, l’attuale.
Ore 13
Per un pranzo veloce dedicato alla buona tradizione senese potete optare per l'Osteria Il Grattacielo o l'enoteca I Terzi. Mentre se cercate qualcosa di più esclusivo e ricercato potete dirigervi verso Le Logge, l'Antica Osteria Da Divo, o il Ristorante Casato.
Ore 16
Pomeriggio dedicato allo shopping: le boutique di ricerca non mancano. Concedetevi una bella passeggiata lungo il Corso Cortecci, con i suoi due negozi di abbigliamento e accessori in Banchi di Sopra e piazza del Campo, rappresenta un punto di riferimento dal 1935 dove potete trovare maison top. Franchi, altro nome storico, ha appena realizzato il restyling del negozio in via del Corso.
Concept store di respiro internazionale è Mag, in via dei Termini: nata sulle tracce di un’antica maglieria, oggi propone la migliore selezione di marchi cult.
Chi segue i brand di ricerca sicuramente non può perdere Dolci Trame (anche in vendita online su www.dolcitrameshop.com). Se siete appassionati di vintage fermatevi da Aloe&Wolf (www.aloewolf.it) in via del Porrione e pochi passi più avanti da Brocchi (www.laurabrocchi.it), realtà artigiana che porta avanti la tradizione dello scalpello.
Step merenda. Ecco le migliori pasticcerie: lo storico Nannini, la pasticceria La Favorita, appena fuori un altro nome storico, quello della pasticceria Buti.
Ore 19
Per l’aperitivo, scegliete la bellezza di piazza del Campo e sorseggiate un bicchiere di vino o uno spritz da Liberamente Osteria o al bar Il Palio.
Ore 21
La cultura del buon vivere si respira soprattutto a cena. Numerose le specialità del territorio, tra cui spicca la cinta senese, razza autoctona le cui documentazioni risalgono al periodo etrusco e che è entrata a far parte del registro delle Dop a livello europeo (insieme all’olio e al panforte). Segnaliamo la cucina toscana ma rivisitata in chiave contemporanea dell’Osteria Le Logge, aperta da Gianni Brunelli nel 1977 e portata avanti oggi dalla moglie Laura con l’aiuto dell’amico e collaboratore di sempre, Mirko. Altri must: Taverna di San Giuseppe, Mugolone Ristorante e la Compagnia dei Vinattieri.
Ore 23
Se cercate un bell'hotel dove soggiornare potete optare per il Grand Hotel Continental Siena - Starhotels Collezione, hotel 5 stelle nel cuore della città.