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Firenze Coronavirus

Text Teresa Favi
Ph. Niccolò Rastrelli

30 Marzo 2020

Firenze sospesa nel tempo

Il nostro secondo fotoracconto della città ai tempi del Coronavirus, firmato da Niccolò Rastrelli

Firenze deserta.

Come dentro un quadro romantico: la riva dell'Arno di una Firenze durante il Coronavirus

Silenziosa, immobile eppur sempre viva e bella. Inondata di luce dorata che fruscia sugli intonaci dei palazzi, bacia le pietre calde delle cornici intorno alle persiane verdi, le facciate arcigne e i colonnati - ora più astratti che mai - degli edifici storici che come quinte di un gran teatro all’aperto stanno lì, vuoti e sospesi nel tempo, in attesa che l’intervallo finisca e torni lo spettacolo della vita a smuovere, anche in modo imperfetto, quella sosta irreale.

Gli abitanti di Firenze alle finestre delle proprie abitazioni

Ma Niccolò Rastrelli, l’autore di queste immagini, è troppo sedotto dalla materia umana, dallo spettacolo della vita, per soffermarsi sull’intervallo.

La celebre giostra di piazza delle Repubblica

E, malgrado la quarantena di questi giorni imponga lo scenario di una Firenze metafisica mai vista.

Il piazzale degli Uffizi

E' riuscito a catturare mute e composte tracce di ‘resistenza’ con quel suo obiettivo sempre pronto più a scolpire che a fotografare.

La poetica di un Piazzale Michelangelo deserto, come non lo è mai stato

Fino a trasformare la visione di una città fatta di palazzi e chiese isolati, creati dal Brunelleschi o da Michelangelo, in materia vivente che vibra anche ai tempi del Coronavirus.

La stazione di Santa Maria Novella

La pietra forte e la pietra serena, l'argento, il bronzo, la terra di Siena, l’acqua dell’Arno, sostanza viva percorsa da una incontenibile animazione anche quando sembra ferma. 

I pochi cittadini che passeggiano in città

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